martedì 24 maggio 2016

SONO PROLIFICA

«Le mie poesie sono ciò che saranno tutte le mie poesie che verranno dopo, cioè poesie che hanno un fondamento in uno stato psicologico strettamente dipendente dalla mia biografia; non conosco sognare poetico che non sia fondato sulla mia esperienza diretta. I discorsi mi hanno sempre disturbato».

Questa frase del grande Ungaretti mi è capitata sotto gli occhi studiando con una mia allieva pomeridiana e mi si è spalancato il mondo, perché  ho riscontrato quello che in piccolo, molto in piccolo, infinitesimale direi, provo io alla redazione del blog.
 Una mia amica mi fa sempre tanti complimenti e presentandomi a suoi amici, per me totalmente estranei, sottolinea la mia prolificità, sia biologica che intellettual-amanuense, bene!
 Che ci posso fare, mi diverto così, a parlare, anzi a scrivere di me e delle mie idee, a viso scoperto, senza tema di essere sbugiardata, quel che penso sta qui, lo potete visionare tutti. Certo, alcune volte sono insopportabile, pesante, però mai scontata, permettetemelo.
 Molti ora, non riconoscendomi di persona, quando mi presento ricollegano il mio nome al blog-Facebook e cambiano espressione, di solito molto felice, mi chiedono magari un articolo di aiutino e, se lo ritengo giusto, li aiuto perché no? In fondo sono solo una povera madre di famiglia sprovveduta e estranea al mondo della cultura, dell'arte e della politica che contano; una di cui ci si può facilmente approfittare promettendole qualcosa che di norma tarda ad arrivare, se non si perde addirittura per strada.
 Sono innocua io.
 Fate attenzione, però, d'ora in poi.








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