Prima volta - e me ne vergogno - alla scoperta di questo territorio "confinante" con casa nostra, molto simile a quel che conosciamo, ma sempre con quel fascino del selvaggio, poco battuto e misterioso che contraddistingue la nostra provincia.
Il percorso non è tanto semplice, però all'ombra per gran parte e i resti archeologici non sono tutti a portata di mano, nascosti dalla vegetazione molto rigogliosa: in diversi punti troviamo fonti di acqua affioranti, ma anche frane di argilla, avventuroso!
Stiamo in giro per più di tre ore, per circa cinque chilometri di cammino e alla fine veniamo ripagati dal ritrovamento di fossili di conchiglie in superficie, che siamo autorizzati a portare a casa, sommo trofeo!
Ci lasciamo con l'impegno di ritornare al più presto per visitare la Torre dell'Orologio e per partecipare ad altre uscite che sono in fase di programmazione, ottima idea...
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