domenica 3 luglio 2016

UNA MOSTRA "INTRIGANTE"

 Sabato pomeriggio, inaugurazione alle cosiddette Scuderie del Palazzo: lì alle fonti si sta sempre freschi, si sta sempre bene, dopo un giro in galleria e uno stuzzichino al buffet ancora meglio.
 Inaugurano tre artisti: due donne, che conosco di persona e un uomo, che invece non so chi sia; le signore sono mie concittadine una per nascita e l'altra per scelta, due signore molto raffinate, dai modi gentili, pacati, dalla voce calma e controllata, mai sopra le righe.
 Al piano terra tutta una serie di ritratti scattati, al piano superiore invece le installazioni, i video e i fili delle artiste, che meraviglia!
 Si tratta dell'interpretazione della realtà, secondo i miti e secondo il personale punto di vista di chi soffre ogni giorno nel combattere il male: risultati alti, di pathos, sofferenze, immagini anche forti che analizzano il trascorrere del tempo, la fugacità della nostra immagine e la morte, chiamata di volta in volta in modo diverso, come dire il sonno.
Il dolore del corpo ma anche della mente, della persona che non può modificare il suo stato, ma esorcizza la battaglia quotidiana.
 Maria Grazia Tata è di una delicatezza infinita, una signorilità d'altri tempi e poi interpreta e ripropone nelle sue opere la mitologia dei popoli antichi, in primis il mondo greco, come posso non amarla?
 Vi invito a visitare l'esposizione naturalmente, che è dislocata in tutti gli ambienti visitabili del Palazzo che non ci meritiamo di possedere, vista l'ingrata fine riservatagli.











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