Peccato che abbiamo assistito solo alle ultime due, invece le rappresentazioni teatrali sono arrivate appunto alla decima edizione, meraviglia.
Si passa da Bassano, si arriva al Mandrione e si parcheggia all'uscita del percorso, che è meglio ritrovarsi la macchina per il dopo...
Serata fredda e ventosa all'entrata, ma una volta addentrati nel fitto bosco, tutto cambia e poi bisogna percorrere un bel tragitto, un saliscendi per niente agevole, ma di sicuro magico, vuoi per le fiaccole a segnare il percorso, vuoi per i raggi lunari di trafitto tra i rami, vuoi per i musicisti che ci accolgono ad ogni cambio di palcoscenico naturale.
Una giovane di oggi persa tra la tradizione e la voglia di affermarsi, tra l'attaccamento alla famiglia e i desideri più forti di evasione, alla ricerca nella Valle dell'oscuro di se stessa e del suo vero sentire, si imbatte in tanti personaggi strambi, ma volitivi e sicuri che le daranno la forza di capire e scegliere, godere della vita e della propria "diversità": San Francesco - giullare di Dio - il giovane Kepler, un pirata aspirante corsaro, Selene e il suo uomo...
Toccante, magico, senza intoppi o sbaffature, istruttivo, incoraggiante direi; si parte dalla cancellazione della propria storia, del chi si era per arrivare alla Luna che porta speranza, in un viaggio nel tempo e nello spazio delle fantasie della guida della giovane.
Chi siamo? Cosa cerchiamo?
Tutto è comunque dentro di noi, ogni risposta, ogni sogno e la possibilità di affermarsi per quel che vogliamo dipende solo da noi.
Sabato sera si replica, non ve lo consiglierei, vi obbligherei ad andare, per supportare economicamente e moralmente questo gruppo affiatato di attori e musicisti, professionisti ed appassionati del loro lavoro. E poi non dimenticate la splendida natura, che fa da degna cornice all'operare umano.
Scusate la pessima qualità delle foto, peggio di così non potevano venire con il cellulare!
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