giovedì 7 aprile 2016

COME FERRO VIVO - PROVE TECNICHE DI PROIEZIONE

 Oggi pomeriggio a Ronciglione piccola riunione di lavoro - prova proiettore per il film di Giuseppe Carrisi in programma il 16 aprile durante l'installazione di Capaldi al Museo della Ferriera Vecchia.
 Ho potuto aiutare ben poco io, inesperta tecnologica, per questo è fondamentale la presenza di Giovanni Galotta dell'Associazione Iterland, che ha infatti risolto qualche lieve intoppo.
 Presenti il Maestro e il giornalista, protagonisti dell'incontro su arte e immigrazione appunto, interrogati da me e M. Luisa Garabelli su tempistica, scaletta degli interventi, contenuto dei vari discorsi.
 Si lavora sodo, ma tira una buona aria di intesa, si collabora alacremente a rendere interessante e impegnativo il dibattito artistico, da cui nasceranno sicuramente altri incontri, altri occasioni di studio e condivisione.
 Il tema è certo forte, di quelli impegnativi e per nulla scontato, perché si proietteranno immagini girate in Africa, ma anche alle periferie di Roma, dove tante ragazze trovano la fine del loro viaggio di speranza.
 Assurda realtà, assurda società che vende le sue figlie per cento dollari, terribile paura delle ragazze terrorizzate e sfruttate dai loro aguzzini, che chiedono loro cifre enormi per pagare il debito dell'arrivo in Italia.
 Giuseppe Carrisi, giornalista Rai di lunga carriera, ha diretto questo film, che ora proietta girando di scuola in scuola, di occasione in occasione per far conoscere, informare e non lasciare nell'indifferenza tutti noi.
 Sabato 16 aprile al Museo della Ferriera Vecchia, non mancate di approfondire la realtà.





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