lunedì 15 agosto 2016

CASTRUM PLEBIS, OVVERO CITTÀ DELLA PIEVE, PATRIA DI PERUGINO

 Domenica pre-ferragostana, gita in Umbria, ai confini con la Toscana e lo senti dal parlare dialettale, quella meravigliosa calata toscana che starei ore ad ascoltare.
 Si arriva in circa un'ora e mezzo di macchina, comodi, tranne gli ultimi chilometri di tornanti, ma poi all'arrivo il panorama ripaga; siamo nel pieno della festa della cittadina divisa dai colori dei quartieri, in cui si disputa il palio, sfila un corteo storico in costumi rinascimentali...Qualcosa mi suona familiare, ma non siamo venuti per sentire i tamburi, no! Alla scoperta dell'arte del maestro di Raffaello e di tutti i tesori racchiusi dai mattoncini marroni di laterizio, splendida. Chiese, musei, scavi archeologici, museo di storia naturale, torri di guardia, filmati in 3D, lo zafferano, un bel gelato seduti al bar della piazza centrale, tutto questo e tanto altro offre Città della Pieve con percorsi turistici segnalati, tanti locali tipici e caratteristici a buon prezzo - anche se noi consumiamo i nostri panini sugli scalini della chiesa.
 La visita guidata archeologica ai ritrovamenti di una tomba etrusca ha affascinato anche i pargoli stravolti dal numero di chiese e pale d'altare da guardare e studiare, però il Perugino: equilibrio, simmetria, dolcezza dei volti, acconciature, ambientazione e riproduzione del contado del Trasimeno, ripicche col committente, il vero pezzo forte, maestro di Raffaello.
 Veramente un gioiello, strade pulite e tanti cestini disseminati in ogni dove, il duomo è rimasto sempre aperto, abbiamo scovato un'ex cabina telefonica trasformata in porta-libri-scaffali a disposizione dei lettori, che mettono in comune i volumi per un giro di letture infinito - BELLA!
 Unica pecca la chiusura delle attività e dei musei per la pausa pranzo di tre ore: non è facile rimanere calmi e controllati in giovane età a scorrazzare per i vicoli di una cittadina a misura d'uomo, si potrebbe anche dar un po' fastidio ai pesci rossi di una fontana.
 Visita consigliata agli amanti dell'arte, della buona tavola, della verde natura, a chi non si lamenta di quanto sia distante il parcheggio.














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