giovedì 11 agosto 2016

CHE FACCE!

 E allora continuiamo a raccontare l'espressività di questo paesello, le emozioni e i sentimenti: è bello esternare ciò che si prova, riuscire a comunicare il proprio sentire, la forza del pensiero e delle idee...
 Ognuno ha dunque il suo profilo, ho solo colto alcuni momenti più o meno seri, eterni, magici o buffi, a ognuno la sua faccia!

Faccia tosta, faccia d'angelo, faccia di bronzo, faccia da schiaffi, faccia scura, faccia da luna piena...

Cominciamo da un opera d'arte di strada, spiritosa, affiancata da inciviltà allo stato puro, tutto il buono e il cattivo della fantasia paesana.


 Una casa che ha una facciata buffa, ditemi voi se non ci vedete occhi-naso-bocca spalancata di meraviglia!



 Con una faccetta così, come non portare le batterie esaurite per riempire il suo pancino?


 Qui gli Etruschi ci fanno un baffo, le loro antefisse poi...


 Questo è il mascherone che accoglie chi arriva al paesello dalla montagna, sulla Porta Albani, mette soggezione!

 Questi sono i miei preferiti sulla fontana del Madruzzo, soffro con loro, mi stanno simpatici perché eternamente chiusi in questo muro color gommapiuma che li soffoca, vorrebbero uscire lo so, sembra sentire il loro lamento...


 Anche questa faccetta da coniglio non è male, birbante e birichina, in un parco giochi semiabbandonato, peccato...

 Dolore e sofferenza, due espressioni dal Monumento ai Caduti: uno di quei casi in cui si passa senza fermarsi e posare lo sguardo.


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