lunedì 30 luglio 2018

AFFINITÀ ELETTIVE

 E sembra che in pochi giorni tanti uomini del contado si siano dati appuntamento sul mio profilo pubblico, la mia pagina social, forse attirati da una nuova fotografia di riconoscimento, per domandarmi l'amicizia, cioè la condivisione di notizie e battute.
 Bene, siccome sono una persona educata e cortese, di primo acchito non voglio sembrare troppo asociale, appunto, quindi ho risposto positivamente ad ogni richiesta, poi la situazione sembra sia degenerata.
 Signori miei, accettare non equivale a subire i vostri continui assalti, domande, scambio di informazioni: non mi interessa minimamente la vostra età, il vostro lavoro; sono gentile e paziente, mi immagino che vi interessiate dei miei stessi argomenti, passatempi, opinioni simili, non sto raccattando compagnia, non sono in cerca dell'altra meta del cielo.
 Non crediate che la mia immagine corrisponda a verità infallibile quotidiana, specie la mattina appena sveglia o la sera dopo una giornata fitta di impegni da mamma, sì perché tengo famiglia, ho già riempito la mia esistenza.
 Intanto chiedetelo a quel santo uomo che mi sopporta come sposa da sedici anni e come suo complementare da più di venticinque, sono insopportabile, logorroica, irascibile, con la doppia personalità - pubblica e privata, non voglio altri impicci nella mia semplice esistenza, no grazie.
 Se poi pensate che una donna si ritrovi sui social a caccia di corteggiatori, credo non abbiate capito niente del gentil sesso, non basta un complimento scritto, non serve una frasetta in stentato italiano per attirare lo sguardo femminile.
 Smettetela di pretendere appuntamenti, cercare particolari, informarvi, le donne - quelle gajarde - hanno altro a cui pensare, già dal vivo si prendono parecchie fregature, come pensate di convincerle dallo schermo?
 E allora dopo la seconda domanda sul particolare con messaggio privato vi elimino dalla mia combriccola, sapevatelo.

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