lunedì 9 luglio 2018

LETTURA ADULTA

E oggi ha preso il via un piccolo nuovo progetto, un esperimento.
 Al paesello, casa di riposo per anziani gestita da una delle persone più generose che abbia avuto la fortuna di incontrare sulla mia strada, la proposta: lettura ad alta voce per gli ospiti della struttura, subito accettata e messa in atto.

 Intanto l'appuntamento pomeridiano è stato accolto con grande entusiasmo dalle persone, che si sono accomodate sulla terrazza esterna, in cerchio, non tutti deambulano autonomi, ma le assistenti gentili sono a disposizione e si trova la sistemazione in modo veloce e silenzioso.
 Gli anziani vanno calmi e mai di fretta, non controllano orologio o cellulare, parlano a bassa voce e ti ascoltano sereni e seri, non parlottano tra di loro, anzi chiedono il silenzio a chi non riesce a tacere.
 Avevo preparato due testi completamente diversi: ho cominciato con Pirandello, per un'entrata trionfale sulla letteratura del paesello "Canta l'epistola" e "Rondone e Rondinella"; non che non siano piaciute queste due novelle ambientate nel nostro territorio, ma certo non sono proprio di svago e felici. Molto meglio con il libro Cuore di De Amicis, ma solo i racconti mensili a lieto fine: Il Piccolo Scrivano Fiorentino, Il Piccolo Patriota Padovano e Il Tamburino Sardo.
 A questo proprio non avevo pensato: gli adulti che ne hanno passate tante, che si stanno riposando e che cercano pace e tranquillità amano ascoltare qualcosa di positivo, con il finale giusto senza lacrime e pessimismo, bene.
 Altra considerazione, con De Amicis hanno ascoltato parole che ora non si usano più, ma a loro magari tanto vicine e si sono entusiasmati alle indicazioni in lire e ai molti richiami alla Storia della Nazione, realtà che per tanti giovani e giovanissimi è difficile da afferrare.
E allora mi sono sentita utile, mi ha fatto enorme piacere la loro gentilezza, mi hanno accolta con garbo e mi hanno salutata con la promessa di altri incontri: solo racconti brevi, dall’inizio alla fine per seguire con facilità, per trovare serenità senza patemi e la scelta è ricaduta su Marcovaldo - con Calvino non si sbaglia mai, ma stavo pensando anche ad una versione moderna di Boccaccio, quelle novelle strappa-risate sarebbero proprio azzeccate...

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