L'ultimo collegio, quello che chiude l'anno scolastico cade a fine giugno, in un torrido pomeriggio civitonico quando il sole picchia, l'aria ristagna e i punti all'ordine del giorno sembrano non finire mai.
Ma la giornata è cominciata presto con una riunione in collegamento in seduta plenaria dei docenti di secondaria a ragionare di flussi, orari, metodologie, ricreazioni, indifferenziata, che pizza!
Poi per non rimanere troppo distanti e condividere la sofferenza sudoripara, ci siamo ritrovati in Sala Cicuti, al richiamo di "Tutti al Gli" per confrontarci di organico di diritto e di fatto, come a significare tra il dire e il fare...
Poi alle 17:00 il collegio vero e proprio, quello di relazioni e funzioni strumentali, orario mensa e criticità, Gioia e dolori. Siamo poi passati a festeggiare con la professoressa Ferrante l'uscita del libretto scritto e illustrato dagli studenti di Istituto classi quinte primaria e prima secondaria di primo grado, piccoli e meno piccoli a ritirarne una copia, con tanto di foto e due discorsi di incoraggiamento. Finita la cerimonia, sfatte nel trucco e con le acconciature improbabili di stecche e penne a reggere il castello di capelli, ci siamo salutati sparpagliati nei quattro angoli del regno, ognuno per il suo modo di festeggiare baciare allontanarsi. Alcuni, ma solo i volenterosi e abili, hanno sostenuto anche il Consiglio di Istituto, sette punti sette da chiudere a doppia mandata.
E solo al tramonto ci siamo ritrovati noi della secondaria con la presenza del Capo a cenare sotto fronde di ulivi, moderni Ulisse approdati ad Itaca dopo lunghi mesi di navigazione in acque poco tranquille e pericoli multiformi.
Serata piacevole, dispiace per chi non ha potuto partecipare per motivi familiari o di salute, a loro va la nostra stretta di abbraccio fraterno.
Ci sono già incarichi in vista, calendari che scalpitano, corsi in avviamento, uscite da comprovare, tutor da salutare.
Ci sarebbe un bilancio da stilare, come si fa sempre a chiusa di un periodo, specie se contorto e ingolfato, ma francamente la stanchezza è troppa per rimuginare ancora, chiudiamo qui per ora.
Buona estate, che sia costellata di affetto e amore incondizionati.
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