domenica 28 settembre 2014

QUANDO I GIOCHI ARRIVANO IN PIAZZA - VT

Oggi pomeriggio ho portato i pargoli in centro...al Sacrario di Vt per giocare a "campana".
Splendida giornata di sole, sembrava primavera, merenda tradizionale - pane e olio/pomodoro/crema di nocciola/zucchero/mortadella/marmellata e da bere solo acqua liscia, naturale, offerta e tanti giochi diretti dagli scout del capoluogo.
Ai miei tempi - eppure non sono tanto vecchia - era attività quotidiana uscire in cortile con gli amichetti del quartiere per tutto il pomeriggio, dopo i compiti, e sporcarsi e cadere e sanguinare (e per fortuna anche i miei figli praticano questa attività).
Oggi invece lo spiegava la neuropsichiatra infantile, come comportarsi con i figli, come lasciarli sfogare all'aria aperta e magari non assillarli con l'igiene. In un angolo, sotto un gazebo, tra i cuscini, un'arzilla signora anziana leggeva fiabe a piccoli diavoletti eccitati e scalzi. E poi tanti passatempi da tavola, per esercitare l'olfatto, per solleticare il tatto, per smaltire il pranzo domenicale. Il più gettonato dai miei bimbi è stata la pista dei tappetti delle bottiglie da tirare con una "schicchera", come dice il nonno.
Niente tecnologia e nessuno, sembrava, ne sentisse il bisogno.




QUANDO AD ORGANIZZARE SONO GLI SPADACCINI DEL GRUPPO STORICO

Devo confessare che l'idea di assistere all'auto-celebrazione di un nutrito e rumoroso gruppo di giovanotti proprio non mi allettava. Invece mi sono dovuta ricredere. Ho ricevuto diversi inviti per questo evento, il 40° anno dalla fondazione di un gruppo folkloristico, forse il più rappresentativo del mio paese, presso il Castello Orsini, un tempo penitenziario, oggi sede della presentazione di un libro fotografico, apertura di due sale-esposizione di materiale storico e inaugurazione della mostra Ars Doloris.
Tutti tanto emozionati, eleganti, pettinati, tirati a lustro, ma defilati, una conferenza di presentazione snella e veloce, con tanto di omaggio "da tortura". Poi giro veloce tra vecchi abiti da esibizione, foto, tante foto perfettamente allineate su pannelli neri appesi alle pareti e cimeli preziosi, più per il valore affettivo che storico. Infine il folto pubblico si è raccolto nel cortile esterno, ha ascoltato uno spiritoso discorso di un giovane tanto emozionato quanto logorroico, che ha ringraziato tutti coloro che hanno permesso l'apertura dei locali-lavanderia trasformati in sale-mostra di strumenti da tortura.
Taglio del nastro del sindaco, un tempo spadaccino anch'esso, breve fila per scendere ripide scalette e poi brividi.
Spettacolare, ben riuscita, veritiera. Complimenti per l'idea, la tenacia nella realizzazione e il risultato finale.












sabato 27 settembre 2014

E INTORNO TUTTO VERDE

Passare tante ore immersi nella natura, con la prospettiva di giocare, divertirsi e imparare, questo in poche parole il riassunto dell'inaugurazione di un bosco didattico nel territorio del mio paese. Proprietà privata recintata, ma ben curata, tagliata e segnalata. Ci sono giovani motivati, adulti soddisfatti, autorità politiche poco loquaci, la banda musicale allegra, tante persone di ogni età come semplici spettatori, giocolieri e trampolieri che intrattengono i più piccoli e pestiferi.
La scaletta è rispettata, tanti operatori come formichine girano continuamente tra gli ospiti per controllare, pulire, rimboccare boccali, distribuire calici e riempire piatti di cibo buono, semplice e genuino. Tutto intorno è il verde di alberi frondosi, l'arredo da giardino è comodo e signorile, lo steccato tirato a lucido e l'aula di scienze meravigliosamente tecnologica. Nel pomeriggio si sono uniti anche i piccoli sbandieratori, esibendosi in un ristretto spiazzo libero, cosa chiedere di più? Spero solo che si realizzino tutti i buoni propositi e i sogni dei curatori, le idee dei politici e i desideri dei cittadini riguardanti una grande area verde a poca distanza dal centro storico.












DE AMICITIA

Un'amica ride delle tue gaffe, ma non ti prende in giro.
Un'amica non ti fa arrivare sola e, soprattutto, non ti manda via sola.
Un'amica sacrifica anche il riposo della domenica per camminarti a fianco.
Un'amica chiarisce l'offesa, non aspetta che sia il tempo a farlo.
Un'amica non ti giudica dal vestito o dalle scarpe, ma dalle parole e dai sorrisi.
Un'amica non aspetta scuse imbarazzanti, ma scomode verità.
Un'amica ti cerca per essere consolata, ma anche per consolarti.
Un'amica ti telefona appena conosce il risultato sballato di un esame clinico e piange, ma poi ti avverte subito, quando è tutto chiarito e ride.
Un'amica è presente al tuo esame di maturità, alla tua discussione di laurea, al tuo matrimonio, alla nascita dei  tuoi figli, ma pretende lo stesso da te.
Un'amica non rifiuta l'invito a cena, ma non è un cliente fisso.
Un'amica non ti sceglie per il tuo conto in banca, né per la tua professione.
Un'amica ti presta i soldi per realizzare il tuo sogno, perché crede nelle tue capacità non nel sogno.
Un'amica non fa domande giuste, ma aspetta risposte esatte.
Un'amica conosce la tua risposta, prima ancora che ti ponga la domanda.
Un'amica vede i tuoi difetti, ma ti vuol bene anche per quelli.
Un'amica non è una sorella, ma poco le manca.

venerdì 26 settembre 2014

L'ARTE NELLE SCUOLE? NO, LE SCUOLE NELL'ARTE

Sta per concludersi una mostra maestosa, quanto meno per l'altezza e la mole delle sculture esposte, presente a Palazzo Chigi-Albani da circa due mesi e proprio in questi giorni le classi della scuola primaria hanno visitato i locali al piano terra del Palazzo, che ospitano quadri, ceramiche e bronzi e il complesso delle fontane cinquecentesche. I bambini erano elettrizzati, curiosi, avidi di spiegazioni ed aneddoti inerenti la vita e il lavoro dello scultore Roberto Joppolo, che gentilmente era presente e a disposizione di piccoli visitatori per spiegare le varie tecniche di realizzazione delle sculture in metallo. Il percorso della mostra è ricco di colori, forme e materiali, che hanno attirato gli sguardi e riempito i blocchetti per gli appunti di date e titoli fantasiosi. Non è semplice spiegare l'arte agli adulti, figuriamoci ad un bambino, ma certo i piccoli sono più aperti alla fantasia, ad una visione del mondo particolare, speciale, realizzata non con colori convenzionali, ma vivaci e spiritosi. L'arte non ha età, tutti la possono capire, sta all'adulto esperto e appassionato prendere per mano il giovane e condurlo alla scoperta dei tesori, sempre con lo scopo di conservare, curare e trasmettere quanto di bello e buono si è prodotto e si produce.









lunedì 22 settembre 2014

SCORCI IN FRAZIONE - CHIA

Sabato pomeriggio, passeggiata solitaria alla scoperta della "periferia" del comune di Soriano nel Cimino.
VENI VIDI AMAVI.










QUESTA VOLTA E' IN PALIO LA CLASSE...75

Ci stiamo preparando, tutti nel paese sono coinvolti, nel bene e nel male, come si suol dire, alla Sagra delle Castagne nessuno sfugge o può sottrarsi. Perché la strade si trasformano, i tamburi rullano, le sarte e le ricamatrici confezionano, le cucine infornano, ma soprattutto molti giovani e giovanissimi sono protagonisti, in primo piano.
Oggi pomeriggio il via ufficiale è stato dato con la presentazione dell'idea vincente per il palio e c'era anche la Classe. C'è sempre una prima volta e oggi si è creato un evento nell'evento, dal momento che si è organizzata una cena "medievale", con pietanze il più vicino possibile ai sapori, ai gusti, agli odori del periodo precedente alla scoperta dell'America: zuppe di legumi, minestre, carne di maiale stufata, cicoria, spinaci e molto altro. Il tutto preparato non da cuoche esperte o professioniste, ma da persone appassionate, con grande voglia di fare e fare bene, per raccogliere fondi a favore della festa patronale.
Come ho avuto modo di affermare in altre occasioni, il gruppo che si è formato su base anagrafica sta cercando di fare il meglio, certo la convivenza non è semplice e motivi di scontro si presentano spesso. Per realizzare ogni evento si affrontano lunghe riunioni, in cui ognuno espone il proprio punto di vista che magari non combacia con quello degli altri, ma la bravura sta proprio in questo confronto-valutazione-decisione finale, che anche questa volta è stata un successo di pubblico e di complimenti.










domenica 21 settembre 2014

Conferenza alla Rocca Albornoz

Per non farmi mancare nulla e occupare un po' di tempo libero, sono andata alla Rocca Albornoz di Viterbo ad ascoltare una delle massime studiose di etruscologia, in occasione delle giornate europee del patrimonio. Si tratta di Adriana Emiliozzi, un'elegante signora, non più giovane, che con voce piacevole e ferma ci ha illustrato per circa novanta minuti la struttura, lo sviluppo e le ricostruzione dei carri etruschi, siano essi da guerra o da parata. In una sala gremita, al primo piano, nel buio artificiale, davanti ad un maxi-schermo, mi è sembrato di rivivere una delle tante lezioni universitarie giovanili. Quello che mi cattura sempre è l'energia, la passione dei professori, precisi, puntuali ed esaurienti: non è facile mantenere alta l'attenzione, spiegare in termini chiari e illustrare le differenze scorrendo il cursore su uno schermo di computer, magari anche con qualche imprevisto tecnico. Per l'occasione il biglietto d'ingresso è costato un solo euro, altro buon motivo per partecipare all'evento.
















ROMOLO TRIVELLONI, DA SCOPRIRE A RONCIGLIONE

Ronciglione, Cantina del Palazzo delle Maestranze, inaugurazione ore 11, sobria, semplice, intima. In trasferta, alla scoperta di un artista nato nel 1917 e morto nel '74. Si tratta di una esposizione pensata e voluta da un artista per un artista, una buona vetrina, un'occasione imperdibile per conoscere e apprezzare. Ho avuto modo di parlare con amanti dell'arte, che condividono con me questa passione, ho ragionato con il curatore e la signorina che emozionata ha introdotto la vita e il lavoro di questo pittore. Si tratta di quadri provenienti da collezioni private, che non sono in vendita, ma che aspettano comunque di essere ammirati, guardati e studiati. E' il secondo appuntamento e altri simili ne seguiranno, il tutto offerto dall'impegno di privati, senza scopo di lucro, ingresso libero, cosa chiedere di più? Certe iniziative non posso che essere ammirate e prese come esempio, spero.









venerdì 19 settembre 2014

PER LE VIE DEL CENTRO CON CLASSE...75

Nonostante manchino tre mesi, la Classe si sta adoperando anche per allestire un Presepe per le prossime festività e come prima mossa sta valutando la location, come va di moda definire ora il posto più adatto per un evento. Bisogna naturalmente considerare i mezzi economico-finanziari, la forza lavoro, i materiali da acquistare, utilizzare, restaurare. Tenuto conto di tutto questo e altro ancora, si è proposto di organizzare la Natività lungo le strette vie, gli scorci nascosti, le volte buie del rione paesano più antico e suggestivo. L'idea è molto buona e realizzarla costerà, come sempre, tempo e denaro. Comunque ieri sera siamo andati in avanscoperta a valutare il sito storico-artistico, che a nostro parere meglio si presta a tale nobile e "sacro" scopo. Che dire, se non che i vicoli sono veramente unici, da scoprire, da gustare con gli occhi e con il cuore, per chi, come la sottoscritta, è cresciuto tra Vicolo del Fiscale, Borgo di Sotto e gli Scoppi. Però...devo lamentare una certa trasandatezza, passatemi il termine: sporcizia, guano di piccioni, resti di lavori edilizi e molto altro. La magia del luogo resta, con un po' di amaro in bocca. Se andrà in porto l'intuizione, chiederemo l'aiuto dei residenti, ma non solo, per valorizzare al meglio il nostro medievale centro storico.



mercoledì 17 settembre 2014

DI CHE TI LAMENTI? DIPENDE DAI PUNTI DI VISTA...

Giornata particolarmente frenetica, capita, bene così, almeno non ho tempo di pensare al lavoro che non ho e a come trovarne uno buono.
Dallo specialista, medico dello sport, ascolto una lunga disquisizione su quanto sia importante mantenere il peso-forma, specialmente nella fase dello sviluppo, ma al contempo quanto sia triste chi sta a dieta, chi non gode dei piaceri della cucina sopratutto in compagnia dei parenti riuniti intorno ad una tavola imbandita.
Mi reco in comune, sezione anagrafe, c'è una sola persona che aspetta e due ragazzi stranieri seduti nell'ufficio, davanti all'addetta, che ascoltano, annuiscono e parlano. Buono, penso ingenuamente. Invece la questione è lunga, complicata, ingarbugliata e i minuti passano, arrivano altre persone e cominciano il brusio, le battutine e i rimproveri.
Comunque la fila scorre, ottengo il mio certificato e di buona lena continuo il giro delle commissioni, direzione fruttivendolo: mestizia, c'è poco movimento, pochi acquisti e di conseguenza poco guadagno, quando invece le tasse sono in agguato.
In farmacia, stranamente, attendo veramente poco, colpa di settembre, "mese debole" che non vede esplodere nessun tipo di problema sanitario.
Mio marito torna a casa dopo una giornata di lavoro intensa e lunga per colpa di una riunione d'emergenza.
La sera al telefono mia sorella descrive una capoufficio terribile, incontentabile, tiranna e sanguisuga.

Ho fatto il pieno, almeno imparo a credere che il mondo mi crolli addosso...