domenica 30 aprile 2023

CONFERMAZIONE, COMMOZIONE

 In duomo, un mattino plumbeo ha accolto il gruppo di ragazzi nati nel 2007/2008 per chiudere un percorso guidati da Giulietta, Bruno, Ilaria e Maurizio: hanno ricevuto la Santa Cresima, o Confermazione. Alti, emozionati, eleganti, sorridenti a tratti impacciati: un semicerchio di occhi espressivi, dietro madrine e padrini non meno sensibili all'emozione.

 Crisma, canti, letture, foto di gruppo: la celebrazione scivola piacevole, occhi lucidi e baci, abbracci e incoraggiamento. Nessuna predica, solo considerazioni su famiglia gruppo amicizia e aiuto, parole molto vicine all'uditorio.

 Arrivare alla Cresima oggi non è scontato o lineare come "ai miei tempi": distrazioni ripensamenti valori attesa maturità, ogni ragazzo aspetta il suo momento, la sua occasione, la certezza di scegliere per Fede e non per compiacere o festeggiare.

 Dubbi e incertezze, spesso si vacilla, le prove quotidiane mettono a dura prova il dialogo con il Signore, la perfezione umana che si ricerca di bellezza successo e sicurezza si scontra con la nostra fragilità, gli ostacoli, la malattia e la debolezza.

 E alla fine il cerchio di mani unite: Gruppo Amici Complicità. Grazie a chi ha accompagnato i nostri figli in questa "scoperta".

sabato 29 aprile 2023

QUELLI CHE IL PRANZO, ELEMENTARE

 Siamo nati e cresciuti alle falde cimine, tra il chiosco della Luigina e il brecciolino dei giardinetti, sfamati dalle patate grondanti grasso di pollo di Calogero, collezionisti di figurine comprate da Sandro il giornalaio, tra le fontane di Papacqua e i vicoli de la Rocca.
 L'appuntamento era al muretto di Renzo il benzinaio o al campetto dei Frati, con il gettone per la cabina telefonica, il biliardino o la moneta da 500 lire per la canzone.
Capelli corti contro i pidocchi, abbinamenti improbabili dettati dai lasciti di fratelli o cugini maggiori, cartella con le bretelle, scarpe ortopediche e occhiali orribili.
 Primo anno alle elementari 1981/82, ultimo 1985/86: c'erano L'URSS, la Guerra Fredda, il papa polacco e Regan presidente, affittavamo le cassette per guardare Il tempo delle mele, abbiamo festeggiato lo scudetto della Roma e l'ottavo Re davanti a Calogero juventino.
 C'eravamo quando è nevicato nel 1985, muri di nave in mezzo a piazza, ci vestivamo da Romeo i'Ccoccone, le scarpe risuolate da Camillo, i giochi da Giulietto e la Lidia. 
 Un altro secolo un altro millennio: siamo maturati, formati, sposati, separati, divorziati, singoli; ora c'è chi scrive, chi cura, chi insegna, chi alleva, chi vende, chi compra, chi tatua, chi arresta, chi multa, ci coltiva, chi cuce.
 Sempre giovani e belli, abbiamo deciso di organizzare un pranzo per ritrovarci nonostante il tempo, i problemi, gli impegni e saremo in tanti con le nostre maestre. E già perché il bello sta nel riunire la classe, ricomporre il gruppo, scovare le foto e paragonare presente e passato, come eravamo e chi siamo diventati.

 Classe 1975 del Paesello, 5 sezioni e le nostre maestre uniche, in tutti i sensi, Napoli Cima Zappi, 18 giugno 2023 Soriano.

In foto reperti "preistorici" di in certo grado di commozione ❤️

mercoledì 26 aprile 2023

NEL NOME DEL PADRE

Ci siamo ritrovati nella stessa piazza, all'ombra della stessa croce: la prima volta era un piovoso pomeriggio autunnale e salutavamo Federico nel suo ultimo viaggio, oggi con un caldo sole primaverile ci siamo stretti attorno ad un'alunna di terza.
 La nostra è una piccola realtà scolastica sospesa sul ponte tra Faleria e Calcata, così come è intima la vita quotidiana tra questi due borghi tufacei al confine della provincia romana; non possiamo non conoscerci tutti, grandi e piccoli, docenti e discenti, non possiamo non entrare in contatto empatico con ognuno, sia solo per un saluto, il tragitto in pulmino, la sosta davanti al bagno, la biblioteca.
 E così una terribile notizia ieri ha spezzato il clima festivo, ha sconvolto pensieri e parole, ci ha schiaffeggiato spegnendo il sorriso.
 Tutto perde equilibrio, nulla sembra più scontato e quello che un attimo prima è saldo e forte subito dopo sfuma tra lacrime amare.
 Ultimi due mesi di scuola, preparazione frenetica, crescita e maturazione, consolidamento delle amicizie, scoprirne di nuove, battiti di cuore per cotte e primi amori: ora siamo come congelati, attenti alle parole, riflessivi e pronti a sostenere chi è stato travolto dai fatti.
 I professori a volte servono anche a questo, un abbraccio forte forte.

mercoledì 19 aprile 2023

ACCOGLIENZA MAGNIFICA, DA PRESENTAZIONE

  Sono stata contattata prima di Pasqua dalla fiduciaria di Plesso, la maestra Loredana Ricci: mi sono emozionata per l'invito gentile, affettuoso e per niente scontato nella sede della primaria Manzi di Civita Castellana a raccontare il mio libello, a spiegare la mia storia.

 Mi hanno accolta con tutti gli onori questa mattina: prima un giro della scuola con presentazione a tutti i docenti presenti e poi un cioccolato di benvenuto, intanto i bambini in pausa ricreazione mi guardavano con curiosità, interesse e un bel sorriso sdentato: attendevano con ansia una vera e propria scrittrice, chissà se sono rimasti contenti?

 Ci siamo quindi ritrovati nel grande ambiente centrale a cavea di teatro: tutte le classi, dai piccoli ai grandi, cuscino alla mano si sono sistemate davanti a me, a terra, in ordine crescente, insegnanti ai lati. Sono rimasta in piedi per tutto il tempo, armata di microfono: ho guardato negli occhi i miei interlocutori, ho ascoltato le loro domande, i dubbi e i sogni da realizzare. C'erano un tavolino tovagliato ed una sedia, ma niente, ho scaricato la tensione rimanendo salda e giocherellando con il filo: una vera professionista, sembravo, era timore di non riuscire ad accattivare il mio uditorio!

 Il tempo è letteralmente volato nello scambio di ricordi, consigli di lettura, avventure familiari, curiosità bambinesche e richieste interessanti, bravissimi tutti e al termine mi hanno dedicato anche una canzone, un'esecuzione speciale, da bambini ad ex bambina.

 Un'esperienza magica, mi hanno atteso come una personalità, mi hanno accolto con un mazzo di fiori, mi hanno applaudito e chiesto copie del libello che ho firmato e dedicato: un grazie speciale alla maestra Loredana, ai colleghi e al DS Cicognola, sempre disponibile a nuove iniziative che avvicinano docenti e alunni. Attendo con trepidazione i commenti, le riflessioni e le impressioni di piccoli e grandi.


martedì 18 aprile 2023

TRA CONTINUITÀ E PASSATO: IL FUTURO DELLA SCUOLA

Martedì impegnativo: due ore di chiacchiere e commozione, sul e con il mio libello!

 Sono stata invitata da Antonella Moretti, fiduciaria della Matteucci di Faleria, a raccontare agli alunni della primaria il mio passato prossimo; due gruppi di bambini davanti a me e maestre al mio fianco per ricordare i passi e l'impegno a diventare docente, spiegare come era la scuola degli anni Ottanta e come si affrontavano i compiti per casa senza internet o aiuto dei genitori.

 Un primo incontro con i bimbi di prima, seconda e terza: interessati, attenti e curiosi che hanno ben chiaro il lavoro dei loro sogni, lo sport e le coccole degli adulti. La lettura, l'ascolto, la spiegazione delle maestre sono fondamentali per un lavoro fruttuoso a casa, ma anche il gioco e il divertimento sano, lontano dalla tecnologia e all'aria aperta. Ho estratto dalla mia borsa il mio primo diario "segreto" che suscita sempre un certo effetto e il libro che per diletto sto leggendo, perché il segreto sta nella costanza dell'esercizio e nel rimanere saldi sulle proprie convinzioni di realizzare il sogno.

 Una seconda parte invece per le classi quarta e quinta, i grandi, quelli che vedono già all'orizzonte le medie, il salto del gradino superiore: ho subito tessuto le lodi della stesura di una lettera d'amore, di un messaggio cartaceo o di un ricordo fermato nell'agenda. Diventare ciò che si desidera, scegliere il percorso giusto, non fermarsi alle difficoltà: sono argomenti validi e vicini a loro, qualunque sia il mestiere prescelto. Certo il pallone e il calcio raccolgono sempre tanti proseliti, ma anche curare gli animali conserva un suo fascino. Ho invitato tutti a leggere, frequentare una biblioteca e, soprattutto, non lasciarsi sfuggire l'aiuto e l'appoggio delle insegnanti che incontreranno nel lungo percorso.

 Ho scritto un libello sulle mie esperienze, cerco di condividerle con chi mi circonda: raccolgo confessioni, occhi sgranati, confronti e critiche di chi ha affrontato un percorso simile al mio o di chi ha goduto di appoggio economico della famiglia o di chi, pur avendone le possibilità, ha preferito il lavoro in giovane età.

 Solo con il confronto si cresce e si migliora.

 Grazie a tutte le insegnanti che mi hanno accolta, ai bambini curiosi e al DS Cicognola che ha appoggiato la proposta.

venerdì 14 aprile 2023

PENNAC, UNO DI NOI

  È sempre un piacere ospitare un approfondimento di letteratura, francese poi è chic, très bon.

 La professoressa Pasqualini oggi ha edotto la classe seconda sulla vita e le sfide di un autore contemporaneo particolarmente amato, Pennac, quello che ha ordinato i diritti del lettore in dieci meravigliosi imprescindibili e imprescrittibili punti.

 Pennac era un ragazzino senza entusiasmo per la scuola e lo studio, eppure trovando il giusto docente è scattata in lui la molla dalla scrittura, è stato valorizzato e dischiuso al mondo della comunicazione scritta. E le sue opere raccontano queste sue vicissitudini studentesche, le preoccupazioni materne e i fantasmi adolescenziali di compiti e voti.

 Presentazione, scambio di idee e congetture, scoprire quale diritto più si avvicina al proprio essere lettore, imparando che siamo tutti un poco bovariani quando ci immergiamo nelle oagine di un romanzo. I ragazzi hanno seguito con interesse, hanno espresso il loro pensiero critico e raccontato le loro preferenze, da  Schiappa a Sporcelli, dall'Amore alla Magia.

E possiamo anche abbandonare un libro, saltare le pagine o spilluzzicare, ce lo dice proprio uno dei migliori.

 Grazie alla disponibilità della professoressa Enrica Pasqualini, in forze alla Salvo.



martedì 11 aprile 2023

ORGANIZZIAMO UN PRANZO❓️

  Noi che siamo entrati nella scuola dell'obbligo nel settembre 1981, noi che avevamo una maestra unica per ogni materia, noi che abbiamo fatto ginnastica con quelle orribili tute con le strisce bianche verticali sulle gambe.

 Noi che all'allerta pidocchi venivamo praticamente rasati, maschi e femmine, noi che abbiamo subito il taglio a scodella come alla moda.

Noi che portavamo pane e mortadella o pane e salame quando le crostatine si sbriciolavano o le girelle si schiacciamento nella plastica. 

 Noi che avevamo il libro delle letture e il sussidiario che ti spiegava tutto lo scibile.

Noi che abbiamo recitato a memoria, abbiamo cantato, ci siamo travestiti, abbiamo giocato, corso e camminato: passeggiata ecologica, giochi della gioventù, festa della mamma, recita natalizia, letterina per il papà sotto al piatto...

 Abbiamo deciso di ritrovarci per una giornata di ricordi, affetto, amicizia, qualche lacrima e foto d'epoca: ci vediamo domenica 18 giugno.

 Ci sono due mesi di preavviso per permettere a tutti di organizzare turni di lavoro, famiglia, ferie, altri pranzi, per offrire a chi vive lontano di programmare un ritorno a casa, una rimpatriara in grande stile.

 Siete tutti invitati chi ha frequentato le elementari al Paesello, classe 75 e alcuni fuori quota, con le maestre Maria Teresa Napoli, Miriam Zappi, Annamaria Cima, Giancarla Pennazzi e Paglieri.

 Contattateci, vi aspettiamo!

lunedì 3 aprile 2023

PRESENTAZIONE DA PROF AD ALUNNI

 Terza ora di lettere, in terza: presentazione simulata, intervista con pubblico e moderatore, Leonardo e gli altri.

 Mettersi in gioco, raccontare e raccontarsi davanti alla classe in uscita: dalla lettura del mese al diario delle elementari fino al blog. I ragazzi hanno partecipato con gusto, si sono prestati e interessati, a cominciare da Leo che conoscendo il libello ha formulato alcune domande iniziali da cui far partire il confronto.

 Don Milani, la visita a Barbiana, i vari articoli che accompagnano la quotidianità, ricercare i testi che parlano di loro alunni; ma i miei interlocutori sono anche interessati agli anni di servizio, ai profitti della pubblicazione, alle difficoltà liceali.

Ho risposto a tutte le domande, ho dato la parola ad ogni braccio alzato e ho scoperto punti di vista particolari: merita di essere raccontata ogni esistenza? Professoressa o scrittrice? Quali lavori per mantenersi gli studi? Il prossimo libro? E la fama?...

 Bello, semplice. E commovente. Avevo la voce incrinata e gli occhi umidi. Prima o poi riuscirò a non commuovermi. Non con i miei ragazzi però.