sabato 29 aprile 2023

QUELLI CHE IL PRANZO, ELEMENTARE

 Siamo nati e cresciuti alle falde cimine, tra il chiosco della Luigina e il brecciolino dei giardinetti, sfamati dalle patate grondanti grasso di pollo di Calogero, collezionisti di figurine comprate da Sandro il giornalaio, tra le fontane di Papacqua e i vicoli de la Rocca.
 L'appuntamento era al muretto di Renzo il benzinaio o al campetto dei Frati, con il gettone per la cabina telefonica, il biliardino o la moneta da 500 lire per la canzone.
Capelli corti contro i pidocchi, abbinamenti improbabili dettati dai lasciti di fratelli o cugini maggiori, cartella con le bretelle, scarpe ortopediche e occhiali orribili.
 Primo anno alle elementari 1981/82, ultimo 1985/86: c'erano L'URSS, la Guerra Fredda, il papa polacco e Regan presidente, affittavamo le cassette per guardare Il tempo delle mele, abbiamo festeggiato lo scudetto della Roma e l'ottavo Re davanti a Calogero juventino.
 C'eravamo quando è nevicato nel 1985, muri di nave in mezzo a piazza, ci vestivamo da Romeo i'Ccoccone, le scarpe risuolate da Camillo, i giochi da Giulietto e la Lidia. 
 Un altro secolo un altro millennio: siamo maturati, formati, sposati, separati, divorziati, singoli; ora c'è chi scrive, chi cura, chi insegna, chi alleva, chi vende, chi compra, chi tatua, chi arresta, chi multa, ci coltiva, chi cuce.
 Sempre giovani e belli, abbiamo deciso di organizzare un pranzo per ritrovarci nonostante il tempo, i problemi, gli impegni e saremo in tanti con le nostre maestre. E già perché il bello sta nel riunire la classe, ricomporre il gruppo, scovare le foto e paragonare presente e passato, come eravamo e chi siamo diventati.

 Classe 1975 del Paesello, 5 sezioni e le nostre maestre uniche, in tutti i sensi, Napoli Cima Zappi, 18 giugno 2023 Soriano.

In foto reperti "preistorici" di in certo grado di commozione ❤️

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