domenica 29 dicembre 2019

CANTO DI NATALE, IN CHIESA, SPETTACOLO

 Spettacolo teatrale di beneficenza nella chiesa di Sant'Agostino, parrocchia di San Pietro, ore 21:00, un classico, Canto di Natale, secondo anno consecutivo, ingresso a offerta sul banco all'entrata dove si può lasciare il proprio obolo e prendere anche un lavoretto, un oggetto realizzato dai ragazzi e dalle catechiste.

 Davanti all'altare maggiore, scena minimalista con paramento di legno e qualche sedia: il vecchio Scrooge cattura l'attenzione, calamita lo sguardo anche dei più piccoli, sarà per l'abbigliamento, sarà per i capelli o forse per il trucco, accentuato e particolarmente riuscito.
 La storia coinvolge benché conosciuta e nota: irrita il ragionamento egoista e quasi farneticante dello zio, nemico del Natale; impressiona  il viaggio nel tempo attraverso le sue amicizie e le passioni giovanili; commuove la sua disperazione inginocchiato davanti alla lapide col suo nome e il gelo dell'indifferenza.

 Si definisce festa conviviale, si parla di calore umano e di scambi di doni: il Natale è il periodo dell'anno in cui più forte si sente il trasporto verso l'altro indifeso e bisognoso; la parrocchia si attiva proprio per portare soccorso e appoggio ai malati anche con questo appuntamento.
 Il gruppo sta lavorando per raccogliere fondi, per organizzare aiuti concreti per i piccoli delle Filippine, per chi soffre e non può risolvere facilmente i propri problemi.

 Rispondono all'appello alcuni attori del gruppo dialettale di Soriano della Vojola, guidati dal regista Annesi e altri interpreti che non conosco; non manca il Coro F. Suriano per sottolineare la solennità del momento, gli intermezzi e i cambi di scena; tutti ringraziano Cristina Panfili che coordina il lavoro in parrocchia e l'invio di pacchi e di tutto ciò che può servire nelle missioni.

 Bene, molto bene: a Natale puoi, anzi devi.










sabato 28 dicembre 2019

SPADACCINI, MINI MA NON TROPPO

 Ve ne avevo già parlato, a proposito di prove tecniche in notturna: si sono ritrovati di lunedì sera, dopo cena, nei locali del Casalaccio, nonostante la stanchezza la scuola lo sport e il sonno, i Nostri non si sono tirati indietro, non hanno declinato l'invito di Mario, Salvatore, Enrico e gli altri per migliorare la tecnica, la pratica e lo stile guerresco, sì!

 Domani pomeriggio, nell'ambito degli appuntamenti previsti dal Comitato Sant'Eutizio Classe 1980, al Rione Rocca del paesello si esibirà il gruppo giovane, gli spadaccini mini-piccoli-nanerottoli insomma.
 Si tratta di un'esibizione di tutto rispetto, a cui i bambini si sono preparati con grande impegno assieme ai grandi, allenatori e ragazzi del gruppo maggiore, a partire dalle ore 17:30, appena passato il Ponte, come chiamiamo noi Sorianesi l'arco d'ingresso al Rione storico di Soriano.

 I piccoli si sono allenati con quelli più esperti, navigati, abituati da anni al pubblico, agli applausi e alle destrezze in piazza, ma sembra che domenica pomeriggio i mini daranno molto filo da torcere ai grandi, dimostreranno tutto il loro valore e le capacità di lotta e resistenza, equilibrio e stoccata.

 Certo parlo e scrivo da mamma, di parte, da genitore impegnato nell'organizzazione familiare, con un certo orgoglio concedetemelo... Comunque vi invito a lasciare il divano, il caminetto, le cartelle della tombola, le carte da briscola e a passeggiare il Centro Storico, a degustare quanto di buono hanno preparato mani sapienti, ad acquistare a chilometro zero, a contribuire alla riuscita della Festa patronale di maggio 2020, a supportare chi lavora per il bene del Paese, a investire in amore per le aziende e le attività locali, a rendere vivo e forte Soriano.

 In più la ghiotta occasione di ammirare certi piccoletti spadaccini... Cosa chiedere di più all'ultima domenica dell'anno?

 Un grazie anche - non dimentichiamolo - a chi ha scattato la foto che trovate nell'articolo, un certo Marco D. V.

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domenica 22 dicembre 2019

LA CLASSE 80, IL SECONDO GIORNO

 Ci avviciniamo al Santo Natale 2019 spazzati via da un vento che farebbe tremare anche Mary Poppins: eppure la Classe salda continua imperterrita il proprio lavoro nel rianimare il Rione Rocca, il più antico e suggestivo di Soriano.

 Scrivo questo articolo perché ieri mattina, sabato 21, il Presidente Angelo mi ha fermata e ringraziata per l'articolo sul lavoro della prima giornata, quello di domenica 15, ma anche a proposito del suggerimento dei dolcetti secchi del paesello da gustare al posto dei classici natalizi popolari e nazionali, quando ti fermi nel vicoletto a sinistra della Misericordia, alla cantina di Simona M.

 Scrivo perché la Classe va supportata in questo lungo percorso alla realizzazione della festa patronale di maggio 2020: sono in pochi, ma lavorano tanto, aiutati anche dai familiari; oggi i nostri bicchieri di cioccolata calda ci sono stati serviti dalla maestra Olga, la mamma di Sara, che abbiamo invece trovato alla cassa; alla macchina dello zucchero filato abbiamo salutato Alessia, la cognata di Francesca che prepara le pizzette fritte alla base del campanile della chiesa del Santo.

 Il meccanismo è semplice: si cambiano gli euro in gettoni da spendere nel percorso eno-gastronomico della Classe; ci sono poi gli altri banchi con frutta secca, miele, lavori artigianali dove acquistare regali, pensieri, dolciumi, raffinati oggetti da collezione e pezzi unici di mani sapienti.

 In più il piccoletto, pur non credendo del tutto alla storia di Babbo Natale, ha approfittato dell'occasione e ha portato la letterina proprio a lui in persona, nella sua casetta, foto ricordo scattata da Marcello e via verso la piazza centrale per la tombola dei commercianti.

 Non che abbiamo vinto qualcosa, sorte più che scontata, ma il bello sta nel partecipare, nel vivere il paesello nostro di questi giorni sferzati di vento, in giro per negozi, alla ricerca del regalo a chilometro zero. Gli appuntamenti proseguiranno per tutte le festività, non vi lasciate scappare l'opportunità di contribuire alla raccolta fondi e a tenere alto il morale di ragazzi Ottanta!

 Nelle foto, il Presepe allestito all'interno della Chiesa di Sant'Eutizio e la casetta dell'estrazione dei numeri della tombola, sul sagrato del Duomo.
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LE FATINE, LE LETTURE E UN BAR

 Nel grande e affiatato gruppo delle Fatine del Sorriso, c'è un sottogruppo di tutto rispetto di cui faccio - immeritatamente - parte anch'io: Fatine Letterarie, non ancora famose, ma sulla strada del successo! Ci occupiamo di storie, di letture, di storie lette e scritte, inedite e importanti che riguardano piccoli angeli e grandi famiglie, amore offerto e ripagato, lacrime di gioia e di commozione, risate grasse e battute spiritose.

 Un primo grande appuntamento presso l'agriturismo L'Orto di Hans in aprile, per raccontare l'avventura di Matteo e dei suoi cari, poi in agosto in rilassato clima estivo ci siamo concesse un incontro di pagine colorate e amichetti pimpanti al bar La Luigina.

 Vi propongo un nuovo incontro di parole natalizie, scambi di auguri e sorrisi speciali per venerdì 27 dicembre, ore 11:00 di nuovo al bar La Luigina, nei pressi della Piazza centrale di Soriano. Ci ritroveremo per coccolarci, per passare dolci momenti insieme, per fare il punto della situazione letteraria, per raccogliere idee e spunti di riflessione tra amichetti di lettura.

 Quando gli appuntamenti di lettura si moltiplicano, quando mi cercano per intrattenere di parole e pagine i piccoli amici, quando raccolgo qualche complimento dei grandi e i sorrisi dei piccoli, beh, mi commuovo.

 Allora, ricapitolando, Le Fatine vi aspettano venerdì 27 con tanti libri da ascoltare: se le conoscete già sarà un'occasione di baci, abbracci e saluti; se non le conoscete sarà il momento buono per stringere amicizia fatata!



sabato 21 dicembre 2019

SEI LETTORI IN CERCA DI STORIE

 Gruppo di lettura attento e silenzioso, storie senza tempo, grandi insegnamenti e qualche orco: questo in sintesi l'appuntamento in edicola, con i miei amichetti Alessio, Giorgia, Elisa, Lorenzo, Elena e Pietro.
 Sul grande tappeto, comodi; a scelta libri che parlano di emozioni, dai vestiti dell'imperatore al Gatto furbo, da Pinocchio birichino all'amore di Bella per la Bestia, impegnativi certi temi, colorate le pagine, ispirati gli ascoltatori che captano ogni passaggio, curiosi di certi atteggiamenti insensati degli adulti.
 Ci piace ritrovarci, ci piace condividere preferenze letterarie, anche se piove e fa freddo, ma nella saletta tutto sembra fuori dal tempo e in uno spazio grande che abbatte le pareti, ci aiuta la fantasia.

 Gli incontri di lettura previsti per queste festività 2019 sono tre, ne abbiamo già consumati due, sabato prossimo l'ultimo, ore 10:30 in edicola, ingresso libero, fantasia sguinzagliata.

 E poi, alla fine delle fatiche letterarie Romina ha offerto ai presenti una gustosa merenda, bisogna trattarsi bene, i piccoli lo sanno!




giovedì 19 dicembre 2019

LA SCUOLA DEVE CREDERE...

 Riporto le parole del Dirigente Scolastico a termine del saggio di Natale, tenuto nel Duomo di Civita Castellana, questa mattina, a classi riunite, circa 300 alunni dalla prima alla terza media, dalla Iannoni alla Salvo D'Acquisto. La scuola deve credere che i piccoli miracoli possano accadere, che i progetti inclusivi prendano vita e che tutti possano sentirsi parte di un grande gruppo, magari con una maglia bianca e i calzoni scuri.

 Ora penserete che sia esagerata, che sia campanilistica oltremodo e un tantino retorica.
 Niente affatto: di questi tempi si parla, anzi si straparla di docenti, alunni, genitori, inclusione, crocifissi, religione, educazione, telecamere e chi più ne ha più ne metta e molto spesso in negativo, additando fannulloni, educatori svogliati o demotivati, sommersi dalle scartoffie o ancorati alla cattedra, poco inclini a scoprire o risvegliare il talento dei ragazzi, lenti nell'esaltare in ognuno il dono o la particolarità, il carisma.

 Oggi abbiamo assistito a qualcosa di magico: la professoressa Ferrante e il professor Soli hanno messo in piedi un concerto di novanta minuti circa con i loro alunni, per le famiglie e il mondo della scuola tutto. Tutti in servizio gli insegnanti sì e chi non doveva ha partecipato comunque, c'era e basta per applaudire e per cantare con i ragazzi.

  E in particolare per la mia scuola di Faleria? Una gioia immensa vedere la professoressa Sbernini con il suo flauto traverso tra gli alunni di Seconda; guardare la piccola grande Sara affascinata dal suono e dalle voci dei compagni accanto al professor Ridolfi; ascoltare la voce di Federico e delle ragazze di Prima; brividi per Giulia Ranya e Aurora; gioire con i ragazzi di altre professioni sorridenti ed emozionati con i loro strumenti.

 Il concerto nel Duomo, una magia, a Natale puoi.
Anche senza l'albero
E i pacchetti da scartare,
Anche senza tutta
Questa festa artificiale,
Fosse, come gli altri giorni,
Il giorno più banale... Buon Natale!




lunedì 16 dicembre 2019

LE SPADE, LE PROVE E IL NATALE

 Sarebbe stata una serata come tante, impigiamati tutti e pronti ad essere schiacciati dal sonno, invece Mario ci ha chiamati a raccolta, radunati al Casalaccio, per le prove. Di lunedì sera, ore 21:15, una pazzia, un sacrificio troppo pesante se non fosse stato per i nostri piccoli ma valorosi spadaccini!

 Ebbene, il gruppo è stato invitato a movimentare, colpire, roteare e assaltare il Rione Rocca durante i pomeriggi di festa natalizia organizzati dal Comitato Classe 80 e non si poteva mica mancare ad una ghiotta occasione come questa? Se il paesello chiama, se l'esibizione funziona, se il pubblico scalpita perché rinunciare a qualche infilzata, capriola, destra/sinistra? Si tratta di spazi e momenti dedicati ai più piccoli, pensati e studiati per accogliere quei dolcissimi capricciosi che sprigionano magia natalizia da ogni letterina.

 Il piccoletto, sovreccitato come tutti gli altri, nonostante la giornata scolastica, i compiti e lo sport in palestra non ha battuto ciglio, non ha brontolato o cercato scuse: alle prove, miei prodi, ci sono anche i grandi! Tutti loro, eccoli, lì a dare man forte, a segnare il ritmo, a ricordare la stoccata: Transilvania, Ceccarelli, i singoli, varie ed eventuali che ora non ricordiamo!
 Quando si organizza al paesello, non può mancare il GSS, Gruppo Storico Spadaccini, pur se nella formazione mini e medi, caspiterina!

 L'appuntamento da non perdere, l'esibizione da gustare durante il percorso eno-gastronomico al Rione Rocca, sarà per domenica 29 dicembre, dopo gli spaghetti col tonno e i fritti misti, ma prima del cotechino, non ve lo dimenticate...

Rione Rocca, ore 17:30, domenica 29 dicembre, per salutare la fine e brindare ad un nuovo inizio d'anno in compagnia dei piccoli grandi spadaccini.

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domenica 15 dicembre 2019

DI NATALE, PROVE TECNICHE

 Siamo usciti apposta, per un giro alla Rocca e tutta l'intenzione di acquistare qualche regalino, renderci conto delle idee artigianali in corso, supportare il Comitato Classe 80 e assistere allo spettacolo dei burattini.
 La classe che organizzerà la festa patronale per maggio 2020 sta raccogliendo fondi e per le festività ha allestito un percorso eno-gastronomico casareccio di tutto rispetto, chiamando a raccolta mani sapienti, menti geniali e visionarie, commercianti di buona volontà e tutti coloro che vogliono proporsi al pubblico, farsi conoscere e dialogare con chi affronta la salita storica.
 C'è movimento e questo ci piace; Sara ci accoglie alla cassa, bisogna acquistare i gettoni spendibili nelle varie bancarelle del Comitato, Angelo sta ultimando l'accensione delle candele da addobbo a terra, a bordo fontana, sui gradini della chiesa; Francesca e Marina ci preparano una pizzetta fritta da record; Simona e Luca ci addolciscono con cioccolata calda e nocchie zuccherate. Bravi.
 E poi varie mercanzie, regali per tutti i gusti: dai prodotti da forno artigianali alla frutta secca, dalle decorazioni all'oggettistica, dal pannolenci alla carta eva, dal glitter all'olio al miele al liquore.
 Prodotti del territorio, amici e conoscenti, chi lavora ogni giorno nella propria bottega e chi segue una passione, chi ascolta il cuore e chi si prodiga per la realizzazione di un evento: bravi tutti, a mettersi in gioco, a sfidare il freddo, ad attendere con il sorriso, a soddisfare i desideri, a sentire qualche lamentela, a migliorare l'offerta, a riempire il bicchiere e il bicchierino.

 A proposito, se posso permettermi: invece di pandoro e panettone, perché non incartare qualche dolcetto secco? Quelli che al paesello chiamiamo tozzetti, spizzicate, ciambelline, anisette...

 CHI BISOGNA RINGRAZIARE PER AVER ANIMATO LA ROCCA IN UNA DOMENICA DI DICEMBRE COME NON SI VEDEVA DA TEMPO?

sabato 14 dicembre 2019

DI LETTURA, IL SABATO MATTINA

 E abbiamo letto, in compagnia di splendide principesse e coraggiosi cavalieri.

 Nella saletta dell'edicola sulla piazza centrale del paesello, ambiente morbido e colorato, abbiamo accolto vivaci bimbi di età differenti accomunati dalla curiosità per le storie e dalla passione per i libri: a loro disposizione una collana sulle emozioni, i cartonati di Peppa e Alice Cascherina di Gianni Rodari.
 Biancaneve e l'invidia della matrigna, la Sirenetta e il coraggio delle scelte, le storie della buona notte della Famiglia Pig: tutti letti e quindi ascoltati, speriamo anche recepiti e incamerati, perché di storie ed esempi si cresce.
 Un'opportunità che Romina e Marta mi hanno offerto e che ho accolto con grande entusiasmo, perché di una libreria, di uno spazio di scambio se ne sentiva il bisogno e questi sono piccoli successi che fanno bene.
 Il sabato, quando siamo tutti un po' più liberi e tranquilli; gli sgabelli e i tavolinetti ad altezza bimbo, lo spuntino finale con dolcetti di pasticceria e fruttoso succo, offerto in piazza, credo che difficilmente si possa chiedere di più.

 Un grazie in particolare a Martina, Ludovica, Edoardo, Pietro, Elena, Allegra, Chiara, Lorenzo, Sara, Luca, Elisa e Giorgia che, più o meno concentrati e birichini, hanno partecipato all'incontro e ai loro accompagnatori adulti.
 Prossimo natalizio appuntamento sabato 21 dicembre, ore 10:30.

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venerdì 13 dicembre 2019

GIUNTI AI LIBRI

 Ora vi racconto come sono andati i fatti del pomeriggio appena trascorso, movimentato direi.

 Ore 17:00 appuntamento all'Iper di Viterbo, in libreria per un incontro di libri/bambini/scolari; invece abbiamo scoperto che il tutto era spostato alla rotonda d'entrata: gioco di magia e merenda, ad attenderci due signore con un carrello della spesa ognuna colmo di buste bianche con logo, impossibile sbagliarsi. Lo spettacolo del mago, un poco sgangherato, cominciato in ritardo, si è prolungato oltre la pazienza dei bambini, ma fa niente. Al momento di ritirare i libri, l'amara scoperta: la busta contenente tra i dieci e i venti volumi assortiti sarebbe stata consegnata solo all'insegnante in persona, per evitare che un privato qualsiasi se ne appropriasse, come già accaduto in altre circostanze.
 Ero in compagnia di altre mamme, tante di Soriano e questo mi ha proprio colpito: una percentuale molto alta di mie compaesane con nonne o mariti al seguito, pronti tutti - come la sottoscritta - a festeggiare i libri, la lettura, la magia di un regalo in un ambiente particolare.
 Quindi è stato subito chiaro che nessuno dei bimbi presenti avrebbe ricevuto un dono personale, men che meno se non si fosse presentato qualcuno autorizzato/delegato/nominato dalla Scuola di riferimento.
 Piccola, ma pressante rimostranza di noi intervenute, convinte di essere abbastanza civili e oneste da prendere in consegna il pacco-dono, anche sottoscrivendo un "contratto", ma niente, addette irremovibili. Poi ad ulteriore mia richiesta, ho cercato conferma al telefono con la vice preside, che mi ha invece prospettato tutt'altro tipo di organizzazione, completamente sovvertita; stimo Cinzia Mechelli e sono fermamente convinta della sua precisione direttiva: ogni famiglia avrebbe partecipato in forma autonoma e privata per il proprio pargolo, da avviare o coinvolgere nella lettura.
Mistero.
 Situazione risolta con una mia firma: ebbene sì, alla fine sono riuscita ad ottenere diciassette libri, diciassette, di varia natura e forma da consegnare, sotto la mia responsabilità, alla scuola elementare del paesello.

 Il pomeriggio è comunque scivolato in modo piacevole in compagnia degli altri genitori; tutti siamo rimasti però sconcertati dal modo di "regalare" quei volumi ai nostri figli: sinceramente uscendo di casa col tempaccio eravamo convinti di ottenere un piccolo dono personale, prezioso per ogni pargolo.

 I libri sono sul mio tavolo in sala, provvederò quanto prima a recapitarli in presidenza, firmato!






giovedì 12 dicembre 2019

QUEI CORISTI ZAMPETTANTI

 Si avvicina il Santo Natale, si affollano saggi e recite scolastiche, si pianificano rimpatriate e cenoni di auguri; cosa c'è di più natalizio dei canti dei bambini? Dolci loro: cappellini, magliettina rossa/bianca/blu, mani dietro alla schiena e guance gonfie.
 Oggi pomeriggio nell'aula magna delle scuole medie del paesello mio, hanno organizzato alla grande, addirittura una rassegna di cori scolastici, d'Istituto, da varie parti della provincia: da Canepina - Vignanello, da Civita Castellana e, certo, da Soriano con ben due taglie: i piccoli dei primi tre anni delle elementari e i "grandi" di quarta, quinta e secondaria di primo grado; voci dunque non ne mancano dalle nostre parti.
 Tutti bravi, come ha sottolineato la vice-preside Cinzia Mechelli, spigliati pure direi per essere la prima volta e in un ambiente nuovo, ma soprattutto - e non me ne vogliano gli altri - speciali i piccolini. Zampettanti, zampillanti, perfettamente a loro agio sul palco da sinistra a destra, su e giù a seguire le direttive della professoressa Tiziana Barbierato con l'accompagnamento del professor Francesco Achilli.
 E i "grandi" divisi per l'ultimo pezzo tra maschi e femmine? Spettacolari nello schioccare le dita al ritmo di "Stand by me" e sì, perché i nostri si sono esibiti solo in lingua straniera, europei dunque!

 Belli tutti, chiedetelo alle nonne; professionali, chiedetelo alle mamme; pezzi unici, chiedetelo agli insegnanti!

 Il Natale: i bambini e le loro voci, i sorrisi, gli auguri cantati e donati al mondo e tutti ci sentiamo più buoni, riconciliati.
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mercoledì 11 dicembre 2019

IL NOBEL, CON GRAZIA, A FALERIA

 Non potevamo lasciar passare inosservata una data come quella del conferimento a Grazia Deledda del Premio Nobel per la letteratura, ancora l'unica donna italiana ad aver ottenuto questo riconoscimento, correva l'anno 1927, Stoccolma 10 dicembre.

 Nella scuola media dove ho l'onore di insegnare lettere, lavora di francese Emanuela Rachele, di origini sarde, cagliaritane, come precisa subito, sul mare e la spiaggia più belli del mondo: a lei l'onere e il piacere di raccontarci della sua isola e di Grazia.

 Un discorso di poco più di un'ora per i ragazzi di prima, un viaggio attraverso la Barbagia e i Barbaricini, la mentalità, le idee e i costumi di una terra difficile da raggiungere, montuosa e impervia. E la conquista sabauda dell'Isola, l'impoverimento della produzione e la conseguente scelta degli uomini di darsi al banditismo. La considerazione generale negativa maturata dal continente, assecondata dagli studi "scientifici" di questi isolani, emarginati, quasi una razza inferiore, dalle dimensioni particolari del cranio e dalla lunga e folta barba.

 Il racconto prende le mosse da Cosima, opera in cui la Deledda descrive la sua casa, i suoi familiari, l'amministrazione domestica e l'ospitalità, il ritrovo e il dialetto, anzi la lingua.
 Genio precoce della scrittura, Grazia, appoggiata dal padre come interessi, ma fortemente osteggiata dalla madre e dalle donne, sì perché scrivere non sta bene, scrivere non è compito di una femmina per bene. Le donne sarde sono rispettabili se sposate, non certo nubili, zitelle; l'abbigliamento, i colori e i capelli a modo, mai eludere le regole, la tradizione.

 E poi la fuga, grazie al matrimonio con Palmiro, da Cagliari verso la capitale, la modernità e i circoli culturali, gli intellettuali, ma sempre nel ricordo della sua terra, sacra e santa.
 A chiusura dell'intervento la professoressa ha coniugato i verbi ausiliari alla maniera sarda, meraviglia nei legami fonetici alle altre lingue europee, di famiglia latina, la passione.

 Enorme la grandezza del nostro premio nobel femminile, eppure Grazia Deledda venne osteggiata da tanti, uomini - scrittori - critici, ma non solo, in vita, anche nel momento della massima fama e a tanti anni di distanza dalla morte. Nei nostri libri di antologia non troviamo nulla, alcun rimando o pagina di tanta bravura e noi abbiamo rimediato, un poco, in questo modo.

 Grazie infinite a Emanuela, che ha descritto la sua terra natale come non avrebbe potuto fare nessun altro, con quel particolare luccichio negli occhi e dolcezza di voce, propri di chi sente forte il legame delle radici e l'amore per il luogo da cui si spicca il volo.


sabato 7 dicembre 2019

IL PRIMO FILM DELLA STAGIONE

 Di nuovo, finalmente, al cinema del paesello mio, chiuso da troppo tempo: ma come si fa dico io a privare una comunità di un luogo di cultura, aggregazione e divertimento per un tempo infinito?

 Fortunatamente, Cinzia e Antonio sono tornati a sorridere e ad accoglierci dietro al banco e, non poteva essere altrimenti, con un film adatto a tutta la famiglia... Addams!

 Sacchetto di pop corn caldi da sgranocchiare, comodamente seduti sulle poltroncine blu: bella la pre-serata del sabato sera in comitiva.

 Un film ottimo, con tante sfaccettature, tanti spunti di riflessione, dai cellulari su cui girano tante false notizie, inventate all'uopo, alle telecamere stile Grande Fratello, al mondo di pura plastica rosa al bullismo delle medie, dal difficile rapporto madri-figlie, alla carriera ad ogni costo.

 Siamo diversi e ci vogliamo conformare, siamo speciali, ma preferiamo confonderci tra la folla e omologarci: avere una forte personalità dà fastidio agli altri, essere accettati con i propri difetti sembra un'impresa, ma anche le tradizioni familiari, i parenti stretti e le decisioni difficili, le generazioni in conflitto, ma sempre e comunque le proprie origini e le radici ben salde.

 Il diverso si combatte, si addita, si sbeffeggia e si demolisce: l'importante arrivare al proprio obiettivo, al controllo degli altri e alla raggiunta superiorità non solo economica.

 Un film da non perdere, per tutti i gusti; popolare al punto giusto, un cartone per riflettere sul contemporaneo, sulla bontà della reputazione, sul sentimento del diverso.

 E per finire, un attenzione particolare per le definizioni: quello che per i normali appare chiaro e innocuo, agli occhi di mamma Addams non lo è, dal cavallo con la spada conficcata nella fronte, al rosa che dà dipendenza... Una donna in pensiero per quanto potrebbe accadere agli altri e non al proprio corvino del malaugurio.

 Prossimi film in uscita al paesello sul presepe e sul burattino più famoso del mondo, chi volesse compagnia, sa dove cercarmi!

https://www.facebook.com/cinemaflorida.soriano/

lunedì 2 dicembre 2019

VERDI DI VIRUS

 Eccoli là i piccoli, classe 2009 - 2010, pronti per il campionato categoria Aquilotti, ma c'è anche un 2008 a dare una mano: palestra comunale del paesello, lunedì piovoso, seconda partita, la prima in casa per il piccoletto.

 In tutto sono dodici mini-atleti e siccome i tempi sono sei, Daniele il loro allenatore li divide quattro per frazione e nessuno si inalbera, nessuno si offende e tutti giocano, corrono, galoppano, partecipano, contribuiscono.

 Bisogna vincere ogni tempo per assicurarsi la vittoria finale e l'impegno non manca, certo i nostri piccoletti risultano più bravi su azione che da fermi, in corsa più che col tiro libero ottenuto per il fallo subito.

 Sono tutti bravissimi e, naturalmente, belli, lo dicono le tifose sugli spalti - che poi siano le mamme, le nonne e le zie poco importa, il tifo è una questione seria.
 Arbitra Fabio, con tanta pazienza e qualche sorriso.

 I nostri avversari indossano il completino rosso: si gioca con animazione, con foga e con tanto coraggio; nessuno rinuncia alla palla, neanche se cade in terra e gli altri lo "calpestano", neanche quando scappa qualche colpo di gomito, al polpaccio o sul fianco.

 Alla fine i piccoli Virus vincono tre tempi, due li perdono e uno finisce in pareggio, ma per rendere il tutto ancora più amichevole e cordiale si disputa un settimo tempo e poi tutti in riga per il saluto con schiaffo.

 Bello, divertente e tutto molto mosso!