Ora vi racconto come sono andati i fatti del pomeriggio appena trascorso, movimentato direi.
Ore 17:00 appuntamento all'Iper di Viterbo, in libreria per un incontro di libri/bambini/scolari; invece abbiamo scoperto che il tutto era spostato alla rotonda d'entrata: gioco di magia e merenda, ad attenderci due signore con un carrello della spesa ognuna colmo di buste bianche con logo, impossibile sbagliarsi. Lo spettacolo del mago, un poco sgangherato, cominciato in ritardo, si è prolungato oltre la pazienza dei bambini, ma fa niente. Al momento di ritirare i libri, l'amara scoperta: la busta contenente tra i dieci e i venti volumi assortiti sarebbe stata consegnata solo all'insegnante in persona, per evitare che un privato qualsiasi se ne appropriasse, come già accaduto in altre circostanze.
Ero in compagnia di altre mamme, tante di Soriano e questo mi ha proprio colpito: una percentuale molto alta di mie compaesane con nonne o mariti al seguito, pronti tutti - come la sottoscritta - a festeggiare i libri, la lettura, la magia di un regalo in un ambiente particolare.
Quindi è stato subito chiaro che nessuno dei bimbi presenti avrebbe ricevuto un dono personale, men che meno se non si fosse presentato qualcuno autorizzato/delegato/nominato dalla Scuola di riferimento.
Piccola, ma pressante rimostranza di noi intervenute, convinte di essere abbastanza civili e oneste da prendere in consegna il pacco-dono, anche sottoscrivendo un "contratto", ma niente, addette irremovibili. Poi ad ulteriore mia richiesta, ho cercato conferma al telefono con la vice preside, che mi ha invece prospettato tutt'altro tipo di organizzazione, completamente sovvertita; stimo Cinzia Mechelli e sono fermamente convinta della sua precisione direttiva: ogni famiglia avrebbe partecipato in forma autonoma e privata per il proprio pargolo, da avviare o coinvolgere nella lettura.
Mistero.
Situazione risolta con una mia firma: ebbene sì, alla fine sono riuscita ad ottenere diciassette libri, diciassette, di varia natura e forma da consegnare, sotto la mia responsabilità, alla scuola elementare del paesello.
Il pomeriggio è comunque scivolato in modo piacevole in compagnia degli altri genitori; tutti siamo rimasti però sconcertati dal modo di "regalare" quei volumi ai nostri figli: sinceramente uscendo di casa col tempaccio eravamo convinti di ottenere un piccolo dono personale, prezioso per ogni pargolo.
I libri sono sul mio tavolo in sala, provvederò quanto prima a recapitarli in presidenza, firmato!
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