martedì 23 aprile 2024

FATINE: RIUNIONE FUSTELLATA, DOLCE

    Riunione da Rosangela e Marco, dopo cena.

Lettura, approvazione, votazione, confronto, dialogo, scambio di opinioni. È l'incontro che chiude un anno associativo e ne apre un altro, bilanciando idee e progetti, risultati e prospettive. Ci siamo, seduti al grande tavolo rettangolare, si firma la presenza, si tace per ascoltare il Presidente. E basta? Ma anche no. Che non si rimanga con le mani in mano, che non si perda tempo prezioso, che non si lasci andare una ghiotta occasione di artigianato. Alessandra infatti estrae una busta magica contenente rettangoli di carta eva grandi come carte da gioco, colorati brillantinati, che nascondono un segreto.

 Stampate su ci sono le sagome delle Fatine, bacchetta magica in mano e stellina in basso: con mano ferma ma delicata, ampia dose di pazienza e vista acuta bisogna staccare il profilo, in modo che esca allo scoperto per finire sui sacchetti solidali.

 E tutti a dare una mano, impegnativo ma non impossibile, meglio la carta bianca della rossa e via di gran lena: chi legge, chi ascolta, chi lavora e chi sta senza far nulla, ma poi scrive un articolo.

 E quando tutto è stato computato, approvato, stabilito si passa alla parte dolce della serata, perché non ci si lascia senza una dolcezza, anzi due. Perché Mariangela ci fa assaggiare il suo biscotto di S. Anselmo, che Bomarzo protegge.

 Buone idee, ottima compagnia. E pure la dieta dovrebbe essere messa all'ordine del giorno. Prossimamente.


venerdì 19 aprile 2024

GALIMBERTI A VITERBO, LECTIO MAGISTRALIS EMPATIA

 Giovedì 18 aprile, Teatro San Leonardo di Viterbo gremito già un'ora prima dell'inizio, incontro per caso la mia amatissima professoressa del liceo e ci sediamo vicine per aggiornamenti, complimenti nei miei confronti - anche troppi prof! - e tante coccole culturali.

 Attendiamo tutti Galimberti, che non si fa aspettare, puntuale ed elegante sale sul palco, si spoglia del giaccone e rimane in piedi; veloce presentazione di chi ha organizzato l'incontro, i dottori Schiralli e Mariani, che seguo da tempo con grande attenzione.

 Dopo vari tentativi di illuminazione pubblico, perché il professore vuol guardare negli occhi i suoi interlocutori, si comincia con voce calma, rilassata, profonda.

 Riporto alcuni stralci di intervento, che ha abbracciato tutti i gradi di scuola e formazione, rivolgendo anche rimproveri forti ai docenti, senza risparmiare il modo di reclutare chi ha il compito di formare il futuro: la scuola non ha bisogno di professionisti falliti, di chi fa il conto dei gironi mancanti alla pensione come la fine del servizio militare, di chi si accontenta di un magro stipendio sicuro però per tutta la vita.

 Gli argomenti toccati da Galimberti sono molteplici e ben conosciuti: l'educazione dei bambini, sin dai primi istanti di vita, fino al dodicesimo anno, quando poi decade l'autorità genitoriale per le pulsioni sessuali. Quale il male più grande per i nostri figli? La mancanza di futuro, che certo aspettava i loro nonni alla fine degli studi, al momento della scelta di vita; ora i giovani laureati sanno che non troveranno facilmente lavoro per quello che hanno studiato, la banca non erogherà loro un mutuo senza garanzie.

La motivazione: non andiamo avanti perché qualcuno ci spinge, ma perché qualcosa ci attrae: manco lo scopo dice Nietzesche, manca la risposta la perché. Quando un giovane non ha interessi, nessun tipo di desiderio, chi gli ha ucciso il desiderio? Il desiderio è la mancanza che ti fa muovere a cercare l'oggetto, la soddisfazione di tale desiderio, ma se il bambino o il ragazzo ha già tutto prima, perché si dovrebbe dare da fare.

 Educazione significa seguire i ragazzi nei loro processi evolutivi dalla pulsione alle emozioni, ai sentimenti: lo fa la scuola? No, anche perché le classi dovrebbero essere di 12/15 persone, non si può educare se non si segue ogni alunno.

 Una volta la sessualità faceva la sua comparsa intorno ai quattordici/quindici anni, ora intorno ai dieci/dodici anche prima; la sessualità non si aggiunge alla struttura mentale e affettiva dei bambino, la comparsa della sessualità determina una radicale rivisitazione della propria visione del mondo, cioè è una roba mentale. Il problema non è insegnare la sessualità ai ragazzi delle medie - a parte che sanno tutto dal giorno che hanno il telefonino. Alle medie devi seguire che cambiamento ha la loro visione del mondo, educare è questo: vedere in che modalità ricompongono le idee, ricompongono la visione che essi hanno degli stimoli del mondo.

 Freud, 1909, dice che la scuola deve fare qualcosa di meglio che indurre i giovani al suicidio, si vede che già allora andava come oggi! I ragazzi, a loro stessa insaputa, subiscono un lavoro psicologico pazzesco che consiste nel cambiamento radicale del loro modo di vedere il mondo. Gli adolescenti vanno spesso in crisi, parola greca che vuol dire giudico.

 Bisogna consultare libri di antropologia culturale per vedere che in tutte le tribù primitive si distingueva il sacro dal profano, il puro dall'impuro, il totem dal tabù: queste cose vanno acquisite. I Greci avevano collocato nell'Olimpo gli dei che in realtà erano i rappresentanti di sentimenti e passioni umane: Zeus, il potere; Atena, l'intelligenza; Afrodite, la sessualità; Apollo, la bellezza, Ares, l'aggressività; Dioniso, la follia. Queste cose le impari, oggi non possiamo più ricorrere ai miti, ma abbiamo quei serbatoi dove puoi imparare quei sentimenti possibili e immaginabili in tutte le loro forme, invenzioni e declinazioni che si chiama letteratura, perché la letteratura dice cos'è il dolore in tutte le sue forme sia tragiche che malinconiche, ti insegna cos'è l'amore, la speranza, l'angoscia, la disperazione, il suicidio, la noia, la tragedia, lo spleen... Nelle scuole abbiamo bisogno di letteratura, non di computer.

 Se hai poche parole, pensi poco non che il pensiero si serve della parola per esprimersi.

Raffaele Simone, dall'intelligenza sequenziale all'intelligenza simultanea. Sequenziale è quell'intelligenza che serve per leggere e per scrivere, come si fa a leggere? Si passa da sinistra a destra, poi a capo, di nuovo da sinistra a destra. In questo passaggio continuo succede che fai lavorare il cervello in una maniera pazzesca e velocissima, il quale cervello è costretto a tradurre un segno grafico in un'immagine. Simultanea: quando guardi un quadro con un colpo solo lo vedi. Oggi non abbiamo più l'homo sapiens, abbiamo i ragazzi videns, che sviluppano solo l'intelligenza simultanea, quella sequenziale no.

 Un fiume in piena di esortazioni a mettersi in gioco con i ragazzi, ricorrendo anche a corsi di teatro per accattivarseli, se serve ad appassionarli alla Divina; non punire, ma andargli incontro, stimolarli alla curiosità di imparare, di conoscere, di crescere, i ragazzi amano il docente prima ancora della materia, si ricorderanno per sempre di chi li ha fatti innamorare: perché come afferma Platone "la mente non si apre se prima non si è aperto il cuore". Empatia da ritrovare, da non dimenticare, da esprimere proprio come i bambini piccolissimi che piangono se l'amichetto a fianco piange, che da grandicelli gli portano caramelle o lo abbracciano per farlo calmare.

 E in tutto questo discorso ho avuto al mio fianco proprio quell'insegnante che mi ha permesso di appassionarmi alla parola, alla letteratura, alla lettura...


lunedì 15 aprile 2024

ANDAMMO A CARSULAE

  Testo redatto collettivamente: resoconto dell'uscita didattica di venerdì 12 aprile a Carsulae - Terni - organizzata nell'ambito del progetto "continuità" con gli alunni della V Primaria Matteucci e della I sec.di primo grado Salvo D'Acquisto di Faleria.

 Carsulae, ovvero piccole grotte, è un sito archeologico circondato dalla natura, attraversato dai basolati della via Flaminia e scavato da U. Ciotti nella seconda metà del Novecento.

 La prima parte della giornata è trascorsa alla scoperta di domus, archi, teatro, tombe, tabernae, chiesa, basilica, foro e tanto altro. Divisi in due gruppi misti, ognuno sotto la guida di un archeologo, abbiamo scoperto gli scavi, i resti del passato e le testimonianze che di solito ci annoiano nello studio.

 Dopo una pausa pranzo per rifocillare gambe e testa, abbiamo partecipato alla caccia al tesoro.

 Per pranzare abbiamo scelto una parte di giardino ombrosa per gustare sia ciò che avevamo nello zaino sia i prestiti degli amici; invece di riposare molti hanno cominciato a correre, rincorrersi e cercare piantine spontanee. Abbiamo così potuto sperimentare la scuola come divertimento, camminata all'aperto, ascolto di un esperto senza il suono della campanella a scandire la divisione del sapere.

 Nel pomeriggio, come da programma, si è svolta la caccia al tesoro a squadre: selezionati sei gruppi eterogenei, cartina in mano, siamo andati in ordine sparso alla ricerca di indizi per sei tappe. Su tutta l'area archeologica abbiamo ricercato cartelli e indicazioni fino a ritrovarci di nuovo al museo, davanti al piccolo sarcofago di piombo meta della vittoria. Hanno guadagnato la gloria "le belve" capitanate da Sofia: ad ognuno una moneta "romana", per tutti gli altri partecipanti un braccialetto di gomma.

 Giornata indimenticabile nel bene e nel male: il sito archeologico ha un certo fascino anche sotto il sole; la bellezza della Storia non solo per le docenti; giochi e risate fra "grandi e piccoli"; nuova esperienza misto di cultura, spensieratezza e corse; il cibo assume un ottimo sapore diverso!

 E poi abbiamo trascorso una giornata intera tra ragazzi e insegnanti per anticipare le medie e salutare le maestre della quinta: i bambini un poco preoccupati per il futuro scolastico, noi pure!


                                                                        Gli alunni della classe 1A della SDA di Faleria

                                                                                Le insegnanti Corsi, Maracci, Piemartini





domenica 14 aprile 2024

IL RICHIAMO DELLA CAMPAGNA

  Una semplice passeggiata di un paio d'ore in tutto, sotto un sole cocente nonostante sia solo metà aprile: intanto perché stare chiusi in casa mi ricorda i divieti del 2020, poi perché il cielo terso è un richiamo troppo forte.

 La campagna, gli spazi aperti, la possibilità di correre a pieni polmoni: ricordi forti di infanzia lontana, libera. Nel mio libello celebro questo tempo mitico, età dell'oro del viver mio, sento odori forti, richiami di animali, fiatone.

 Cos'è la vita rurale? Il tempo lento, l'attesa, il lavoro faticoso e lungo un'intera giornata dall'alba al tramonto, il controllo della luna, la misura dell'acqua, ripartire le provviste, ammassare le scorte, ridurre gli sprechi, provvedere ai semi. Anche le fasi della vita attraverso il contatto con gli animali domestici: dall'accoppiamento alla cucciolata, la covata, le uova al mattino e alla sera, la nutrizione, la tosatura, la macellazione, piume e penne bruciate, la morte.

 In campagna tutti sono utili, il grande insegna al piccolo, il piccolo guarda impara e poi prova. Per ognuno c'è un impegno, ognuno porta avanti un compito alla sua portata. Non c'è mai nessuno con le mani in mano, alle brutte si fa il giro del podere a controllare la rete, a salutare i confinanti, a cercare rami secchi, buche di talpa, scavi di volpe infida.

 La campagna è la casa, il pollaio, la stalla, l'orto, il magazzino degli attrezzi, l'aia, la rimessa dei trattori, la cantina, la voliera, il frutteto, il castagneto, il prato per il gregge, il porcile, l'ovile, la forma per lo scolo dell'acqua, la piccionaia, il punto raccolta del letame...

 Un mondo magico da vivere e scoprire, in cui perdersi, rincorrersi, ritrovarsi seguiti dai cani da caccia.




COMPAGNIA, MAESTRI DI EMOZIONI

 Sabato sera a teatro, tra amici come una grande famiglia che si riunisce per le occasioni importanti: va in scena in nuovo spettacolo, che poi tratta anche di scuola in qualche modo, non possiamo proprio mancare.
 Anche se il titolo dell'opera richiama il protagonista maschile dell'inizio, poi si passa il testimone ad altri personaggi, altri ruoli, altre guide.
 Dagli Anni Sessanta ai giorni nostri, dal mito al film, dai burattini alla realtà multimediale: come raccontare la Storia le storie, la realtà con la fantasia, come raggiungere i ragazzi e appassionarli alla Conoscenza. 
 Sui banchi di legno, tra le pagine di un libro, nelle parole di una panchina, nei quadri "ricostruiti", siamo quello che sentiamo, siamo quello che leggiamo ascoltiamo apprendiamo e, naturalmente, rimandiamo agli altri.
 Emerge forte anche l'idea della forma che si tramanda da insegnante ad alunna, che a sua volta diventa professoressa e cerva di coinvolgere i propri alunni nella fruizione dell'Arte.
 La scelta dei testi, delle storie, dei miti, degli episodi storici più significativi è molto interessante, certo la Caverna di Platone ha un suo forte impatto mentale, così cone ho molto apprezzato la visita guidata al museo tra cori calcistici, disvelamento di identità e dichiarazione amorosa.
 Bravi tutti nelle parti recitate quanto nelle parti cantate, per i balletti e le musiche che animano spesso la scena; pubblico coinvolto nel ritmo e nell'entusiasmo, con fragorosi applausi a scandire le battute.

 E quando si riaccendono le luci in sala pensi proprio di aver scelto un mestiere fondamentale, unico, privilegiato.

 Torniamo sempre volentieri in quel teatro per La Compagnia delle emozioni su invito della professoressa Serena Panti, un faro non solo scolastico per mia figlia Maria Cristina.

venerdì 12 aprile 2024

SOGNO O REALTÀ❓️

 Sono diversi giorni che non scrivo.
Nessun articolo sul blog, eppure è una delle mie passioni più importanti la scrittura; elaborare e condividere, riflettere e chiedere partecipazione, nulla a livello culturale ha assunto più importanza per me in tempi non sospetti.
 Stiamo lentamente ricostituendo il gruppo classe del Liceo che si è maturato nel 1994, ben trent'anni fa: un desiderio che covo da tanto, ritrovare tutti, abbracciarli e chiedere loro chi sono diventati, cosa hanno realizzato dei loro sogni e cosa ancora tengono nel cuore.
 È giusto vivere di sogni, sperare attendere credere di riuscire? Meglio la concretezza e rimanere con i piedi ben saldati a terra?
 Non solo ho ancora troppi desideri irrealizzati, aspiro probabilmente all'impossibile e respiro di fantasticherie che mi "tengono in vita".
 Per esempio, penso di poter cambiare il modo di ragionare di certa gente, aprire lo sguardo di alcune persone, schiudere una mente o un cuore.
 Ma tutto questo vale, serve, interessa a qualcuno? 
 E la libreria dagli scaffali di legno o la casetta con vista mare invernale? 
 L'affetto incondizionato dei miei pochi amici?
 Il riconoscimento del mio lavoro a scuola e del libro che ho pubblicato?

 Forse sono una inguardabile malata di sogni di "grandezza", una povera illusa che spera di affidare i propri pensieri ad una tastiera per conoscere e farsi conoscere.
 Serata.
 Riflessioni di stanchezza.

martedì 19 marzo 2024

I VALORI NEL PENSIERO DI DON MILANI

 Ognuno di noi ha diritto all'assoluta Verità.
Non ci nascondiamo dietro le ombre, dietro gli alberi, dietro i pilastri, siamo sinceri.
La Parola fa eguali perché se io acquisisco la Cultura, sviluppo la parola, per mettermi seduto a chi ne potrebbe sapere più di me, perché le leggi diseguali diventino uguali a tutti a quelli ultimi. La Parola a Barbiana veniva spezzettata perché su quel tavolo c'erano tre libri, il primo era il vocabolario.
 Quando affrontavano un tema, analizzavano grammaticalmente ogni parola dal titolo in poi.
 Il secondo libro era il Vangelo: per essere un buon cittadino bisogna avere la facoltà della parola che si acquisisce con la cultura, ma per essere un buon cristiano devi sapere anche il Vangelo. Di ogni argomento affrontato nella settimana troviamo un brano del Vangelo o del Vecchio Testamento che parli anche del tema affrontato. Il terzo libro allo stesso pari: per essere un buon cittadino la parola, per un buon cristiano il Vangelo e per essere cittadino sovrano la Costituzione.
 Il terzo valore è il Tempo: il buon Dio te lo ha dato e tu non lo puoi sprecare, è prezioso il tempo. Non si gioca a carte, si legge il giornale perché ti stanno prendendo in giro. A Barbiana tutti i giorni dopo pranzo si legge il giornale, leggi, ti stanno prendendo in giro, entra nelle fabbriche, lotta, studia la Costituzione italiana, difendi i diritti. Il tempo è prezioso, è una bestemmia sprecarlo.
"A me manca sempre il tempo", lo diceva, lo ha scritto: "Non mi riesce mai di leggere un libro in santa pace perché il tempo mi manca".
 Il quarto è la non rassegnazione, io non mi sono rassegnato, sono venuto quassù, niente strada, niente acqua, niente d nulla e che facevo? Mi muravo, facevo l'eremita, prendevo la pistola e mi sparavo. No! Ho messo a disposizione gli strumenti che avevo, la cultura.
 Ultimo, è meraviglioso e senza questo valore non possiamo andare avanti, è l'Amore, l'amore immenso che lui ha avuto per i suoi bambini, i suoi figlioli, non li chiamerà mai né allievi né scolari, i miei bambini i miei figlioli, li ha amati così immensamente che li ha messi su un altare, ha fatto fare il monachello meraviglioso, tutto colorato in mosaico e lui lo battezza Santo Scolaro perché erano dei santi, l'amore lo esplicita sul testamento: "Ho amato più voi che Dio, ma penso che Lui non stia attento a queste sottigliezze".
 La grande pedagogia del Priore di Barbiana è l'amore, l'amore immenso, l'obbedienza alla Chiesa, essere al centro della Chiesa, obbedire ciecamente, essere al servizio degli ultimi, essere testimone vero del Vangelo.

 Dall'intervento di Annalisa Mensi alla Giornata di studi su don Milani, Sala Cicuti XXV APRILE, Civita Castellana, 18 marzo 2024.

CITTADINI DI SERIE A, SEMI

 Lunedì 18 marzo, una giornata di studio, racconti, storie, ricordi, confronto e tanto Amore che ricorderemo per lungo tempo.

 Amore per il prossimo, per gli ultimi degli ultimi, per la parola e il sapere, per la Scuola, per l'obbedienza, per la Storia, per la Saggezza contadina, per sé stessi e gli altri pari: don Milani.

 È venuta a raccontarcelo, a farcelo apprezzare, a commuoverci Annalisa Mensi della Fondazione Don Milani di Barbiana, nostra ospite per tutto il giorno a disposizione degli alunni e degli adulti.

 In Sala Cicuti una concentrazione e un'attenzione diversa, curiosa dei nostri ragazzi che hanno ascoltato di un prete che amava i suoi "figlioli" e li faceva studiare dodici ore al giorno, tutti i giorni, anche festivi, che li mandava a cercare notizie nelle biblioteche pubbliche, che sezionava la parola insieme a loro e che con la scrittura collettiva ha contestato la scuola italiana del '62, quando i ragazzi di Vicchio sono stati respinti.

 La Costituzione, arma per lo sciopero e la richiesta di un ponte per attraversare un torrente che un giorno ha quasi ucciso un bambino che lo attraversava per raggiungere la scuola: conoscere attraverso la lettura perché solo la Parola rende liberi, rende uguali.

 Immenso Don Milani, poliglotta, fissato con il tempo e la necessità di non sprecarlo, l'insegnamento del progettare e del fare, del costruire e scoprire, del rispondere ad ogni domanda e del soddisfare ogni richiesta: perché bisogna avere a cuore i propri ragazzi, averne cura.

 Mi sono commossa nel considerare la realtà sociale, il livello di analfabetismo, le sofferenze materiali e morali a cui sono state sottoposte quelle famiglie, quelle persone prima che un prete di trentuno anni bussasse alla loro porta a chiedere dei loro figli e della possibilità di un'istruzione che cambiasse la loro vita. Don Milani ha letto negli occhi dei suoi figlioli e ha saputo capire il dono di ognuno, il desiderio da rincorrere: così noi ancora oggi e a maggior ragione dobbiamo guidare i giovani attraverso i mille tentativi della modernità di abbandonare, lasciare, mollare.

 Ora ancor più forte è l'esigenza di aiutare a trovare la propria strada, a valorizzarsi e distinguersi.

 Noi abbiamo sotterrato un seme oggi in ognuno dei bambini incontrati, abbiamo riflettuto con gli adulti sull'importanza del prendere una decisione e dello schierarsi.

 Per far sbocciare i cittadini di domani, il nostro Futuro, cittadini di serie A: che nessuno sia lasciato indietro.

 Grazie ancora ad Annalisa Mensi della Fondazione di Barbiana, grazie alla Dirigente Simona Cicognola che ha organizzato il tutto e ci ha permesso di condividere tante emozioni e naturalmente grazie a chi ha partecipato raccogliendo l'invito a "crescere".







domenica 17 marzo 2024

CI SONO CADUTA DI NUOVO

 Questo è un articolo di riflessione, quindi se non volete leggere di film mentali e considerazioni personali che tendono all'infinito fate prima a tornare indietro e concentrarvi su altro.
 Sono disperatamente dipendente da dimostrazioni di affetto, piccole o grandi che siano, e non essere al centro delle attenzioni di alcune persone per me importanti mi causa instabilità emotiva.
 Mi spiego.
 Se scrivo un articolo che ti riguarda, attendo trepidante una tua approvazione, un messaggio, un complimento, una condivisione.
 Se abbiamo deciso di vederci, ma poi procrastini, allunghi i tempi, accampi scuse più o meno sensate, l'attesa mi logora.
 Se ti comporti in modo squilibrato, secondo l'umore, dalle stelle alle stalle, tu ne esci vincente io sotto un treno.
 Se organizzi una serata ed io resto fuori, l'indifferenza mi distrugge.
 Se ti chiedo un consiglio o un parere su un'idea o un lavoro non puoi illudermi con un "ci penso io" e poi dileguarti, dimenticarti, soprassedere.

 Quando capita sono dolori per la mia autostima, perché la teoria mi è nota e tu nella mia vita hai tutta l'importanza che io decido di concederti, ma sulla pratica faccio fatica.
 

sabato 9 marzo 2024

L'ABBRACCIO DI CALCATA

  Presentazione del libello, emozioni ed attesa delle grandi occasioni: mi aspettano a Calcata, alla Biblioteca Comunale.

 Doppia fila di sedie colorate in un ambiente spazioso e disegnato, artistico alle mie spalle. Mi affiancano come moderatrici Patrizia Peron e Alessandra Sanna, fa gli onori di casa nel presentarci ed accoglierci il Sindaco Sandra Pandolfi.

 Il pubblico arriva composto, silenzioso e inatteso: ci sono i miei alunni attuali e qualche vecchia guardia, amici e familiari; batte il cuore ancora più forte e più veloce.

 Un conto a scuola, nelle mie vesti istituzionali, un conto in libera uscita, informale e "messa a nudo".

 Dialogo a tre, esperienze e ricordi, letture scelte e richiesta di delucidazioni o approfondimenti: fasi della vita, aspettative, bocconi amari e TIGNA. Tanta, tutta quella che serviva per arrivare partendo svantaggiata, per affermarmi ed essere accettata, per scrivere ed essere letta.

 Il blog: che sia il quarto figlio, una fregatura o l'intuizione geniale che mi ha fatto conoscere al mondo, comunque uno strumento "di successo ".

 Un pomeriggio speciale per il calore e l'affetto, le domande e le confessioni a cuore aperto davanti ai ragazzi, per le copie firmate e le strette di mano, i sorrisi e le coccole.

 Sono tornata alla base soddistatta, sorridente, come non mi capitava da diverso tempo e con un regalo speciale: un quaderno dalla copertina arabescata e una penna, per continuare a crederci. Nella scrittura, nelle parole, nelle emozioni.

 Ancora grazie al Sindaco, a chi mi ha affiancato con garbo e signorilità, ai ragazzi del Servizio Civile e al pubblico intervenuto, un vero onore per me.




venerdì 1 marzo 2024

DON MILANI, INCONTRIAMOCI

 In vista della giornata di studi che si terrà il prossimo 18 marzo, continua il mio viaggio attraverso i vari plessi del grande Istituto Comprensivo in cui presto servizio per raccontare un poco vita e opere di Don Milani. 
 Ed oggi, grazie all'organizzazione della fiduciaria Valentina Tizi, sono approdata alla sede centrale per incontrare le classi terza e quinta primaria del XXV APRILE: bellini loro, e attenti!
 Aula di terza, accesa la Lim i bimbi si sono disposti in due file a semicerchio, i grandi dietro, i piccoli davanti, gomiti sui banchi: attenzione ma anche interventi, riflessioni e considerazioni azzeccate, ho anche scoperto che gli alunni di terza stanno approfondendo la figura del Priore di Barbiana con letture a tema e video storici, bello!
 Si parla di povertà materiale e culturale, dei lavori del bosco e della campagna, dell'infanzia dei fortunati e di chi invece era addetto a raccogliere uova o governare gli animali.
 Ho raccontato un poco di me, dell'esperienza della visita con Agostino, il chierichetto che ha accolto il nuovo curato in un lontano pomeriggio piovoso di dicembre che ora è il Presidente della Fondazione che mantiene intatto il ricordo di don Lorenzo.
 Abbiamo letto le testimonianze degli alunni "originali" e qualche pagina dal mio libello, piccola grande soddisfazione.
 Ed è volata via così veloce un'ora e passa di approfondimento e piacevole chiacchierata tra alunni ed insegnanti di ieri e di oggi.
 Grazie ancora alla maestra Valentina e alle sue colleghe per avermi contattatae ospitata, proprio un'esperienza importante.



mercoledì 21 febbraio 2024

INCONTRIAMOCI, FORMAZIONE

 Ultimo incontro di sette, la dottoressa Falzone oggi pomeriggio in carne ed ossa in Sala Cicuti, ad illustrarci diversi "segreti", strategie e suggerimenti per migliorare la vita scolastica, la quotidianità di una comunità attiva, molto attiva.
 Si parla di comunicazione, di ascolto, di tempo dedicato all'altro: come capire i bisogni, come migliorare l'autostima, come rispondere in modo costruttivo.
 Esigenze dei nostri alunni, mantenimento dell'attenzione, miglioramento dei rapporti tra pari: il campo d'azione è ampio, ricco e, a volte, difficile da gestire, ma l'obiettivo del corso è proprio questo.
 Un punto fondamentale che la dottoressa ha sottolineato è stata la strategia dei messaggi IO, senza minimizzare o sdrammatizzare le emozioni del nostro interlocutore dobbiamo puntare all'assertività.
 E poi la Falzone, dopo una pausa caffè, ci ha esortati a parlare, aprirci, sottoporle problemi concreti, realtà tangibili per un confronto di prospettive e punti di vista.

 Che fosse facile nessuno lo ha mai pensato, ma che servissero poteri speciali lo sto capendo giorno dopo giorno, anno dopo anno.

 LA MADRE SPECIALE di Erma Bombeck

Vi è mai capitato di chiedervi come vengano scelte le madri di figli con handicap? In qualche maniera riesco a raffigurarmi Dio che da istruzioni agli angeli, che prendono nota in un registro gigantesco.
- Armstrong Beth, figlio; Santo Patrono, Matteo.
- Forest Marjorie, figlia; Santa Patrona Cecilia.
- Rutledge Carrie, gemelli; Santo Patrono … diamo Gerardo. E’ abituato alla scarsa religiosità.
Finalmente, Dio passa un nome a un angelo e sorride ‘a questa diamo un figlio con handicap’.
L’angelo è curioso ‘perché a questa? Dio! E’ così felice!’
‘Esattamente – risponde Dio sorridendo – potrei mai dare un figlio così ad una donna che non conosca l’allegria? Sarebbe una cosa crudele’.
‘Ma ha pazienza?’ chiede l’angelo.
‘Non voglio che abbia troppa pazienza, altrimenti affogherà in un mare di autocommiserazione e di pena. Una volta superati lo shock e il risentimento, di sicuro ce la farà’.
‘Ma Signore, penso che quella donna non creda nemmeno in Te!’
Dio sorride ‘non importa. Posso provvedere. Quella donna è perfetta e dotata del giusto egoismo’.
L’angelo rimane senza fiato: ‘egoismo! E’ una virtù?’
Dio nega. ‘Ma se non sarà capace di separarsi ogni tanto dal figlio non sopravviverà. Si, ecco la donna cui darò la benedizione di un figlio imperfetto. Ancora non se ne rende conto ma sarà da invidiare. Non darà mai per certa una parola. Non considererà mai che un passo sia un fatto comune. Quando il bambino dirà mamma per la prima volta, lei sarà testimone di un miracolo e ne sarà consapevole. Quando descriverà un albero o un tramonto al suo bambino cieco, li vedrà come poche persone sanno vedere le mie creazioni. Le consentirò di vedere chiaramente le cose che vedo io … ignoranza, crudeltà, pregiudizio … e le concederò di elevarsi al di sopra di essi. Non sarà mai sola. Io sarò con lei ogni minuto di ogni giorno della sua vita, poiché starà facendo il mio lavoro, infallibilmente, come se fosse al mio fianco.
‘E per il Santo Patrono’? chiede l’angelo, tenendo la penna sollevata a mezz’aria?
Dio sorride: ‘basterà uno specchio’.



martedì 20 febbraio 2024

BIMBO, MERAVIGLIOSA CREATURA

  La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, un messaggio sul gruppo del volontariato: c'è una famiglia colpita nel cuore, chiamata ad una prova tanto difficile.

 Di nuovo il Paesello in allerta, quando l'emergenza riguarda un bimbo, un puttino, un piccolo angelo. Famiglia conosciuta perché numerosa, perché immersa nella vita attiva, perché colpita più volte da lutti inspiegabili.

 Si prendono subito contatti con i familiari, si cerca di capire cosa possa servire di urgente, come ci si debba muovere per alleviare un poco i pensieri, le preoccupazioni, le difficoltà quotidiane e materiali. 

 In queste situazioni nessuno si tira indietro, c'è un unico movimento di solidarietà perché lontano da casa, soli in una stanza, tutto si ingigantisce tutto sembra schiacciarti. 

Intanto nelle nostre preghiere si chiederà intensamente di tornare presto a leggere insieme in biblioteca, su quei morbidi divanetti con gli altri amichetti un po' Pinocchio un po' Capitan Uncino.

Si stanno organizzando via via intenzioni, raccolte, versamenti a breve, brevissimo termine per i primi piccoli grandi bisogni.

 Forza ❤️

domenica 18 febbraio 2024

CASA DOLCE CASA, QUATTRO CUGINE AL BAR

  Quando "torna a casa" mia sorella Angela che vive a Madrid in pianta stabile, ci dobbiamo incontrare, la chiamiamo cuginata, perché i legami di sangue contano.

 Famiglia paterna, otto cugine di base a cui si aggiunge anche la seconda generazione: non sempre riusciamo ad essere tutte presenti, dipende dal periodo, dagli impegni, dal lavoro, ma comunque un incontro ogni volta che la Spagnola torna al Paesello lo organizziamo. 

 E questa mattina ci siamo viste per un caffè normale, uno macchiato, un cappuccino, ma niente latte di soia che era finito...al bar con lo scopo prestabilito di aggiornamento: salute soldi successo.

 Sfortunatamente i guadagni sono sempre esigui, costantemente al di sotto dei sogni e dei viaggi desiderati, invece per controlli visite mediche e acciacchi la lista è stata diversamente breve. Mannaggia.

 Se proprio volessimo trovare un aspetto positivo a tutti questi "inconvenienti" salutari potremmo essere certe di trovare un consiglio, un numero di telefono, un'esperienza che qualcuna ha già sperimentato, trovato e testato.

 Non solo noi stesse, ma anche consorti, figli, generi e nuore, nipoti nel calderone sel servizio sanitario, per non farci mancare nulla.

 Sentirci per messaggio è normale, tra di noi ci sono cugine imparentate il doppio, alcune sono più legate altre meno, alcune chiacchierano tanto altre sono più riservate, ma al momento del ritrovo, della tavola rotonda, al sushi o in caffetteria, tutto si annulla e l'abbraccio di solidarietà ci piace, una lacrima pure.

 Poi ognuna torna alla propria base, nazionale o estera che sia, in attesa della prossima occasione.

 E per oggi ringrazio Sara, Angela, Elena e Sofia dell'ascolto e della compagnia. 

giovedì 15 febbraio 2024

GIRO DI BOA, PRIMO QUADRIMESTRE

 E allora fatti, gli scrutini, dico.

Tutte e tre le classi in Salvo, con una sola veloce calda pausa al distributore automatico, un po' di dolcezza pure per noi.

 Primo quadrimestre chiuso con la lettura dei voti dopo una articolata discussione su risultati aspettative giudizi globali comportamento e altre difficoltà.

 La Dirigente con noi per tutto il tempo, tra presentazione della classe, casi difficili, rapporti con le famiglie e strategie.

 I punti di vista sono plurimi, a volte distanti: un ragazzo più portato per le discipline STEM, chi invece rincorre le lingue straniere, chi ama cimentarsi con l'arte e la creatività, tutto questo sottovalutando o tralasciando altro? Amore per la materia, antipatia per il docente, ostruzionismo, difficoltà ritenute insormontabili, accumulo di ansia apatia lassismo...

 Studio, metodo, impegno: le ore che i nostri ragazzi trascorrono in casa corrispondono ad un buon lavoro di preparazione? Su quanto sia importante una guida che indichi il miglior percorso, gli schemi da utilizzare, misure giuste e forze in campo, tutti siamo d'accordo.

 Efficacia della lezione, trasmissione dei saperi, velocità della spiegazione e assimilazione dei contenuti: piani d'attacco, siamo come guerrieri che non si arrendono, dobbiamo mettere in campo ogni possibile espediente, senza tralasciare alcuna possibilità di miglioramento, alla ricerca della pietra filosofale, dell'arca perduta, del tempo perduto.

 Scuola, alunni, voti: non parliamo d'altro, ci confrontiamo, siamo speranzosi, temiamo risvolti futuri, soppesiamo le diverse opzioni, ci facciamo prendere dallo sconforto, ma a piccole dosi.

 Preso atto delle indicazioni, ponderati pensieri e parole, appuntati i casi da approfondire con colloqui sedute e molta calma, sciogliamo la riunione e torniamo mesti alle nostre abitazioni.

 Telefono casa.

mercoledì 14 febbraio 2024

VOLERSI BENE

 Ho una frase che rode come un tarlo, un'affermazione di un collega in una serata spensierata che però ha fatto presa nel mio inconscio.
 Dovere e obbligo, una volta assolti questi due punti, ma chi te lo fa fare?
 Il fatto è molto semplice: coscienza, incoscienza, desiderio di rivincita e rivalsa, sogno da realizzare... E potrei continuare per almeno tre o quattro righe.
 Scrivo, mi impegno, offro il mio tempo libero per sentirmi utile, per conoscere e frequentare tante persone diverse, amo il mio lavoro e ci metto pure tigna perché non mi reputo tanto brava, né preparata o inossidabile tanto meno inaffondabile.
 Ma cosa cambierebbe vivendo con una certa calma, un tranquillo ritmo alternato, un respiro profondo e un defilarmi ai margini della vita sociale?
 Mi affanno, arrivo a fine settimana con le ossa rotte e occhiaie da panda, fatico a capire come gira il mondo: ne vale la pena? Mi tengono un posto privilegiato dopo il trapasso?
 I miei articoli sono letti, magari anche commentati ma poi? Certi protagonisti neanche li condividono o li pubblicizzano, per non parlare dei complimenti mancati, mai recapitati o sottintesi.
 Collaborazioni scontate, richieste a pioggia, ore sottratte alla vita privata per sentirsi rivolgere a malapena un grazie, un caffè promesso, una pizza quasi raggiunta.
 Non venite a dirmi che fama e celebrità sono dalla mia parte, perché spesso non compaio neanche sulle pagine ufficiali.
 Sono alla continua ricerca di approvazione, spero di non essere invisibile, peccato poi non essere nella lista degli invitati; scrivo e celebro ma neanche una pacca sulla spalla raccolgo.

 Dovrei limitarmi al giusto, senza tante accortezze gioie smancerie, almeno la delusione di non registrare neanche il "mi piace" sarebbe minima, la dimenticanza è un peccato, ma l'indifferenza un supplizio.
 Dal mio modesto punto di vista.



sabato 10 febbraio 2024

PRESCRUTINI, RAFFAELLA RENATO E GLI ALTRI

  Corchiano, un po' per incontrarci a metà strada un po' per l'animazione canora: due tavoli, paralleli ma un unico cuore, scolastico.

 È venerdì, ma l'occasione è ghiotta per ritrovarsi davanti ad un giro pizza scacciapensieri, assieme ad altri banchetti, non siamo soli, meglio ci sarà più gente in pista.

 Come al solito, non solo un corpo docente ancora in attività, ma ci raggiungono anche colleghe in quiescenza, dall'espressione distesa di chi ne ha passate tante ma ce l'ha fatta, con nipoti ballerini che mai rinuncerebbero ad una serata carnevalesca.

 Si cena semplicemente aggiornando fatti e misfatti delle classi, metodi per attirare l'attenzione, redarguire i soggetti più ribollenti per riportarli alla giusta calma, informare i colleghi degli sviluppi tecnico-pratici.

 Parte il karaoke, non sia mai che lasciamo andare Massimo Ranieri così: a voce spiegata, microfono in mano e due gruppi, noi siamo quello del tavolo di lavoro... poi la voce si spande velocemente perché intanto arrivano per un saluto anche ex alunni, familiari e amici.

 E via tra una Carrà e i Ricchi e Poveri, dagli anni Sessanta al Festival, quando lavori a Civita, Pedro è di casa e pure Mammaria...

 Fumo in pista, i piccoli che non mollano neanche sui balli di gruppo: piano piano, dopo le torte, le foto, scartalacarta, tutti salutano, tranne il gruppo, in cerchio e braccia su!

 Di competenze, giudizi e traguardi: il lavoro con un gruppo affiatato è notevolmente meno pesante, più agile e ritmato. Da Trieste in giù.

 Grazie a Giada per le foto.



lunedì 5 febbraio 2024

CONOSCERE DON MILANI, PRIMO INCONTRO

 Per il centenario della nascita di don Milani l'Istituto Comprensivo XXV Aprile ha organizzato una serie di attività per gli alunni, un modo semplice ma efficace per conoscere un poco un'altra "vita" scolastica, le attività e le lezioni degli Anni Cinquanta, la visione pedagogica di don Lorenzo. 

 E così questa mattina sono stata invitata dalla Primaria V. Matteucci di Faleria ad illustrare la Scuola di Barbiana, presso le classi terza e quinta, due distinti incontri di circa un'ora, un primo esperimento che è riuscito molto bene, a mio modesto parere. 

 Siamo partiti da alcune immagini di Barbiana oggi, descrivendo i luoghi intatti, il mosaico della chiesina e l'officina in cui i ragazzi materialmente realizzavano gli strumenti di studio e apprendimento.

 A seguire alcune letture tratte dalle testimonianze di chi era alunno del Priore: le difficoltà del posto, il lavoro quotidiano, gli impegni agricoli, orari e modalità di studio.

 Raccontare di bambini felici di stare a scuola dodici ore al giorno per tutto l'anno, l'alternativa allo studio che erano le stalle e lo sconcimare, il carattere di don Milani non proprio accondiscendente: spero che sia comunque piaciuto l'incontro.

 A me tanto.

La scuola resta l'unica valida soluzione all'affermazione della personalità, alla formazione di una cultura solida e forte, l'importanza di essere se stessi e di pensare con la propria testa, utilizzando e capendo bene la parola "che fa eguali".

 Grazie dunque alle maestre Giovanna, Rossella, Eleonora, Julia e ai loro scolari per avermi contattata, ospitata e ascoltata con grande interesse.



sabato 3 febbraio 2024

Nati per Leggere, riunione solidale

  Il gruppo di Nati per Leggere di Viterbo è nato cinque anni fa, dopo un corso di formazione presso la Biblioteca di San Lorenzo Nuovo.

 Alcuni componenti sono cambiati, sostituiti o aggiunti, altri storici, comunque squadra per la promozione della lettura per piccoli zero-sei anni e oggi pomeriggio abbiamo festeggiato la ricorrenza all'Emporio Solidale di "Viterbo con amore" con una bella riunione!

 Ma c'era anche un piccolo buffet, naturalmente, fatto da cibo e bevande portati da ognuna delle sei partecipanti Valentina, Elisa, Giuliana, Alessandra P, Alessandra C ed Elena, perché confrontarsi parlare proporre argomentare riassumere viene meglio se alternati a cioccolatini fetta di crostata e un bicchiere di succo, la felicità.

 Abbiamo dunque stilato un ricco calendario di eventi dislocati sul territorio viterbese, dal Museo al Parco, dal Consultorio al Reparto, senza tralasciare un contatto in biblioteca e un sopralluogo a Teatro. Tutte le esperienze che abbiamo accumulato fino ad oggi sono state positive, siamo state fortunate ma anche brave a organizzare, ad invitare e a vagliare. 

 Punta di diamante la Settimana di Nati per Leggere che coincide con la Giornata dei Diritti dei Bambini, ma anche la valorizzazione di luoghi museali interessanti in cui "attirare" famiglie, magari sotto le stelle.

 Un occhio di riguardo anche a chi sceglie di vivere nel nostro Paese, chi parla un'altra lingua, chi straniero studia della nostra Università, abbiamo pensato proprio a tutti.

 Non resta che organizzarci, per marzo.

 E un grazie alla signora Laura, volontaria che ci ha fatto compagnia durante la riunione.



venerdì 2 febbraio 2024

#ascoltailtuopotere, impara regole e lessico

  Secondo incontro con la dottoressa Rossetti, sempre per non trovarsi impreparati, seguire la formazione, completare un percorso civico, condividere situazioni e raccogliere suggerimenti. 

 Il discorso si riaggancia a quello del primo seminario, sviluppando però alcune tematiche e introducendo una parte nuova: riconoscere l'emergenza, chiarire il ruolo di ognuno, rispondere in modo tempestivo alle richieste e non sottovalutare i casi.

 La dottoressa ha sottolineato l'importanza della sinergia scuola-famiglia, ha evidenziato il ruolo fondamentale degli adulti che detengono gli strumenti idonei a guidare il gruppo come il singolo ed ha ribadito l'importanza di non lasciarsi trascinare dai messaggi probocatori, dai pericoli della rete camuffati da facile celebrità.

 I bambini ci osservano, ottengono in regalo una vera e propria arma che potrebbero non saper usare, a cominciare dalle applicazioni che a noi appaiono innocenti e che invece nascondono messaggi fuorvianti, sfide massacranti e altri pericoli. Perché distinguere reale da virtuale è difficile, credere che siano due piani opposti anche, invece dobbiamo scrivere e condividere sui social solo ciò di cui non ci vergogneremmo anche di perdona, guardandoci negli occhi.

 E poi tutta una divertente parte sul nuovo dizionario di lessico giovanile da tener presente se vogliamo continuare a dialogare con i nostri preadolescenti in cerca di crush, tutti giochi e corsivo amio, noi donne boomer tendenti al cringe.

 Buona anche la seconda, organizzata dalla Dirigente S. Cicognola e dalla collega C. Parretti referente d'istituto per il bullismo: come contrastare questo fenomeno preoccupante, un buon nuovo passo in avanti.




giovedì 1 febbraio 2024

DESCRIVI IN MODO SCHERZOSO I TUOI COMPAGNI DI CLASSE

  Ci conosciamo sin da piccoli, alcuni compagni li frequento dalla scuola dell'infanzia mentre altri dalle elementari. 

Potrei paragonare i compagni agli abitanti del piccolo mondo dei Puffi, ognuno con le proprie caratteristiche caratteriali. 

 C'è il vanitoso che pensa di avere gli oggetti migliori rispetto agli altri, il puffo sapientino che sa tutto di ogni argomento e i golosoni da cui tener lontano la merenda. 

 Di certo non possono mancare i puffi sportivi che dedicano la giornata al calcio; di puffette ce ne sono poche e hanno tutte gli stessi interessi. 

 Il puffo artista e la puffetta permalosa sono gli ultimi che elenco.

 Concludendo la morale è sempre quella:

Con i pregi ed i difetti

Se siam puffi o studenti 

Noi siamo tutti perfetti. 

 Questo è uno degli elaborati scritti da un alunno della Salvo, compito per casa alternativa del tema svolto in classe.

Ogni tanto arriva anche una gioia spiritosa ❗️

mercoledì 31 gennaio 2024

STORIE, STRATEGIE E TEMPO

 Terzo incontro da remoto con la dottoressa Sandra Falzone, sempre coordinati dalla maestra Julia Ciavattini, funzione strumentale per l'inclusione dell'Istituto XXV APRILE di Civita.
 Sempre un grande gruppo di varie professionalità, ordine e grado, unico scopo il benessere dei bambini a scuola, un ambiente accogliente e strutturato. 
 Strutturato sì, è stata oggi la parola d'ordine per il tempo, per lo spazio, per le storie: agenda visiva, attività scandite, segmenti previsti di lavoro e riconoscimento, situazioni in cui rispecchiarsi per capire come agire.
 Si trattano casi quotidiani, le difficoltà in ogni classe sono molteplici: chi si rifiuta di lavorare, chi seleziona le parole, chi non riesce a rimanere seduto, chi cerca distrattori per attirare attenzione e via di seguito.
 Lo scopo è quello di calare l'alunno nella vita di classe, di gruppo, sociale, dal rendersi conto che non basta volere un oggetto per appropriarsene, esigere il rispetto per gli altri nonostante si possa chiedere scusa: riconoscere gli altri e il loro ruolo, capire gli stimoli a cui siamo sollecitati e far fronte alle diverse situazioni che potrebbero generare una crisi, piccola o grande che sia.
 Comunque l'educatore, l'adulto deve avere ben presente il fine da raggiungere, creando anche storie sociali adatte, apposite per stimolare emozioni, riflessioni, capire e nominare sentimenti e supportare i bambini nei possibili momenti difficili: passaggi, cambiamenti, perdite.
 E ci soni gli strumenti adatti a realizzare tutto questo: disegni, illustrazioni, frasi combinate, libri e materiale in rete, perché nulla sia lasciato al caso, seppur in buona fede.

 Anche oggi tosta, insomma, perché i casi e le combinazioni sono infiniti in una classe, perché il gruppo si modifica si adatta o sprigiona energia ogni giorno diversa, perché il rapporto scuola/famiglia è fondamentale, perché la coerenza prima di tutto, perché non basta sapere bisogna anche trasmettere questo sapere, cogliere il disagio, resistere alla provocazione, controllarsi e respirare forte, organizzare un ambiente adatto e trovare sempre le parole adatte.
 Poi anche spiegare Storia o correggere gli esercizi di grammatica.
 Noi ce la stiamo mettendo tutta, in-formazione.


martedì 30 gennaio 2024

AFFRONTARE LA SHOAH

  Per la giornata della memoria anche alla Salvo abbiamo organizzato diverse attività perché i ragazzi vanno sensibilizzati, perché non è mai troppo presto per affrontare argomenti importanti e perché la realtà quotidiana spesso supera la Storia, e questo non è un bel primato.

 Attività di lettura, riflessione, condivisione e spunti notevoli per agganciarci al presente, alle notizie dei quotidiani, alle celebrazioni nazionali. 

 Il libro del mese di gennaio, ovvero il testo che ogni alunno legge, recensisce e presenta alla classe è stato a tema shiah appunto: Liliana Segre, Primo Levi e ogni testimonianza è stata oggetto di grande interesse, grazie anche a testi di forte sensibilità, adatti ai ragazzi della secondaria del di primo grado, con l'ausilio di video e filmati d'epoca, quelli che mettono i brividi, senza tralasciare la musica dei grandi.

 La docente di inglese, Cristina Chiappini, ha affrontato in lingua la triste storia di Anna e del suo diario dalla copertina a quadretti rossi con l'ausilio di un cartone con i sottotitoli, che tutti gli studenti hanno seguito con forte interesse.

 Non ci stancheremo mai di leggere, cantare, interpretare, analizzare, guardare ogni tipo di fonte che parli di quel nero periodo della Storia Mondiale con i nostri ragazzi.