domenica 14 aprile 2024

COMPAGNIA, MAESTRI DI EMOZIONI

 Sabato sera a teatro, tra amici come una grande famiglia che si riunisce per le occasioni importanti: va in scena in nuovo spettacolo, che poi tratta anche di scuola in qualche modo, non possiamo proprio mancare.
 Anche se il titolo dell'opera richiama il protagonista maschile dell'inizio, poi si passa il testimone ad altri personaggi, altri ruoli, altre guide.
 Dagli Anni Sessanta ai giorni nostri, dal mito al film, dai burattini alla realtà multimediale: come raccontare la Storia le storie, la realtà con la fantasia, come raggiungere i ragazzi e appassionarli alla Conoscenza. 
 Sui banchi di legno, tra le pagine di un libro, nelle parole di una panchina, nei quadri "ricostruiti", siamo quello che sentiamo, siamo quello che leggiamo ascoltiamo apprendiamo e, naturalmente, rimandiamo agli altri.
 Emerge forte anche l'idea della forma che si tramanda da insegnante ad alunna, che a sua volta diventa professoressa e cerva di coinvolgere i propri alunni nella fruizione dell'Arte.
 La scelta dei testi, delle storie, dei miti, degli episodi storici più significativi è molto interessante, certo la Caverna di Platone ha un suo forte impatto mentale, così cone ho molto apprezzato la visita guidata al museo tra cori calcistici, disvelamento di identità e dichiarazione amorosa.
 Bravi tutti nelle parti recitate quanto nelle parti cantate, per i balletti e le musiche che animano spesso la scena; pubblico coinvolto nel ritmo e nell'entusiasmo, con fragorosi applausi a scandire le battute.

 E quando si riaccendono le luci in sala pensi proprio di aver scelto un mestiere fondamentale, unico, privilegiato.

 Torniamo sempre volentieri in quel teatro per La Compagnia delle emozioni su invito della professoressa Serena Panti, un faro non solo scolastico per mia figlia Maria Cristina.

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