mercoledì 21 febbraio 2024

INCONTRIAMOCI, FORMAZIONE

 Ultimo incontro di sette, la dottoressa Falzone oggi pomeriggio in carne ed ossa in Sala Cicuti, ad illustrarci diversi "segreti", strategie e suggerimenti per migliorare la vita scolastica, la quotidianità di una comunità attiva, molto attiva.
 Si parla di comunicazione, di ascolto, di tempo dedicato all'altro: come capire i bisogni, come migliorare l'autostima, come rispondere in modo costruttivo.
 Esigenze dei nostri alunni, mantenimento dell'attenzione, miglioramento dei rapporti tra pari: il campo d'azione è ampio, ricco e, a volte, difficile da gestire, ma l'obiettivo del corso è proprio questo.
 Un punto fondamentale che la dottoressa ha sottolineato è stata la strategia dei messaggi IO, senza minimizzare o sdrammatizzare le emozioni del nostro interlocutore dobbiamo puntare all'assertività.
 E poi la Falzone, dopo una pausa caffè, ci ha esortati a parlare, aprirci, sottoporle problemi concreti, realtà tangibili per un confronto di prospettive e punti di vista.

 Che fosse facile nessuno lo ha mai pensato, ma che servissero poteri speciali lo sto capendo giorno dopo giorno, anno dopo anno.

 LA MADRE SPECIALE di Erma Bombeck

Vi è mai capitato di chiedervi come vengano scelte le madri di figli con handicap? In qualche maniera riesco a raffigurarmi Dio che da istruzioni agli angeli, che prendono nota in un registro gigantesco.
- Armstrong Beth, figlio; Santo Patrono, Matteo.
- Forest Marjorie, figlia; Santa Patrona Cecilia.
- Rutledge Carrie, gemelli; Santo Patrono … diamo Gerardo. E’ abituato alla scarsa religiosità.
Finalmente, Dio passa un nome a un angelo e sorride ‘a questa diamo un figlio con handicap’.
L’angelo è curioso ‘perché a questa? Dio! E’ così felice!’
‘Esattamente – risponde Dio sorridendo – potrei mai dare un figlio così ad una donna che non conosca l’allegria? Sarebbe una cosa crudele’.
‘Ma ha pazienza?’ chiede l’angelo.
‘Non voglio che abbia troppa pazienza, altrimenti affogherà in un mare di autocommiserazione e di pena. Una volta superati lo shock e il risentimento, di sicuro ce la farà’.
‘Ma Signore, penso che quella donna non creda nemmeno in Te!’
Dio sorride ‘non importa. Posso provvedere. Quella donna è perfetta e dotata del giusto egoismo’.
L’angelo rimane senza fiato: ‘egoismo! E’ una virtù?’
Dio nega. ‘Ma se non sarà capace di separarsi ogni tanto dal figlio non sopravviverà. Si, ecco la donna cui darò la benedizione di un figlio imperfetto. Ancora non se ne rende conto ma sarà da invidiare. Non darà mai per certa una parola. Non considererà mai che un passo sia un fatto comune. Quando il bambino dirà mamma per la prima volta, lei sarà testimone di un miracolo e ne sarà consapevole. Quando descriverà un albero o un tramonto al suo bambino cieco, li vedrà come poche persone sanno vedere le mie creazioni. Le consentirò di vedere chiaramente le cose che vedo io … ignoranza, crudeltà, pregiudizio … e le concederò di elevarsi al di sopra di essi. Non sarà mai sola. Io sarò con lei ogni minuto di ogni giorno della sua vita, poiché starà facendo il mio lavoro, infallibilmente, come se fosse al mio fianco.
‘E per il Santo Patrono’? chiede l’angelo, tenendo la penna sollevata a mezz’aria?
Dio sorride: ‘basterà uno specchio’.



martedì 20 febbraio 2024

BIMBO, MERAVIGLIOSA CREATURA

  La notizia arriva come un fulmine a ciel sereno, un messaggio sul gruppo del volontariato: c'è una famiglia colpita nel cuore, chiamata ad una prova tanto difficile.

 Di nuovo il Paesello in allerta, quando l'emergenza riguarda un bimbo, un puttino, un piccolo angelo. Famiglia conosciuta perché numerosa, perché immersa nella vita attiva, perché colpita più volte da lutti inspiegabili.

 Si prendono subito contatti con i familiari, si cerca di capire cosa possa servire di urgente, come ci si debba muovere per alleviare un poco i pensieri, le preoccupazioni, le difficoltà quotidiane e materiali. 

 In queste situazioni nessuno si tira indietro, c'è un unico movimento di solidarietà perché lontano da casa, soli in una stanza, tutto si ingigantisce tutto sembra schiacciarti. 

Intanto nelle nostre preghiere si chiederà intensamente di tornare presto a leggere insieme in biblioteca, su quei morbidi divanetti con gli altri amichetti un po' Pinocchio un po' Capitan Uncino.

Si stanno organizzando via via intenzioni, raccolte, versamenti a breve, brevissimo termine per i primi piccoli grandi bisogni.

 Forza ❤️

domenica 18 febbraio 2024

CASA DOLCE CASA, QUATTRO CUGINE AL BAR

  Quando "torna a casa" mia sorella Angela che vive a Madrid in pianta stabile, ci dobbiamo incontrare, la chiamiamo cuginata, perché i legami di sangue contano.

 Famiglia paterna, otto cugine di base a cui si aggiunge anche la seconda generazione: non sempre riusciamo ad essere tutte presenti, dipende dal periodo, dagli impegni, dal lavoro, ma comunque un incontro ogni volta che la Spagnola torna al Paesello lo organizziamo. 

 E questa mattina ci siamo viste per un caffè normale, uno macchiato, un cappuccino, ma niente latte di soia che era finito...al bar con lo scopo prestabilito di aggiornamento: salute soldi successo.

 Sfortunatamente i guadagni sono sempre esigui, costantemente al di sotto dei sogni e dei viaggi desiderati, invece per controlli visite mediche e acciacchi la lista è stata diversamente breve. Mannaggia.

 Se proprio volessimo trovare un aspetto positivo a tutti questi "inconvenienti" salutari potremmo essere certe di trovare un consiglio, un numero di telefono, un'esperienza che qualcuna ha già sperimentato, trovato e testato.

 Non solo noi stesse, ma anche consorti, figli, generi e nuore, nipoti nel calderone sel servizio sanitario, per non farci mancare nulla.

 Sentirci per messaggio è normale, tra di noi ci sono cugine imparentate il doppio, alcune sono più legate altre meno, alcune chiacchierano tanto altre sono più riservate, ma al momento del ritrovo, della tavola rotonda, al sushi o in caffetteria, tutto si annulla e l'abbraccio di solidarietà ci piace, una lacrima pure.

 Poi ognuna torna alla propria base, nazionale o estera che sia, in attesa della prossima occasione.

 E per oggi ringrazio Sara, Angela, Elena e Sofia dell'ascolto e della compagnia. 

giovedì 15 febbraio 2024

GIRO DI BOA, PRIMO QUADRIMESTRE

 E allora fatti, gli scrutini, dico.

Tutte e tre le classi in Salvo, con una sola veloce calda pausa al distributore automatico, un po' di dolcezza pure per noi.

 Primo quadrimestre chiuso con la lettura dei voti dopo una articolata discussione su risultati aspettative giudizi globali comportamento e altre difficoltà.

 La Dirigente con noi per tutto il tempo, tra presentazione della classe, casi difficili, rapporti con le famiglie e strategie.

 I punti di vista sono plurimi, a volte distanti: un ragazzo più portato per le discipline STEM, chi invece rincorre le lingue straniere, chi ama cimentarsi con l'arte e la creatività, tutto questo sottovalutando o tralasciando altro? Amore per la materia, antipatia per il docente, ostruzionismo, difficoltà ritenute insormontabili, accumulo di ansia apatia lassismo...

 Studio, metodo, impegno: le ore che i nostri ragazzi trascorrono in casa corrispondono ad un buon lavoro di preparazione? Su quanto sia importante una guida che indichi il miglior percorso, gli schemi da utilizzare, misure giuste e forze in campo, tutti siamo d'accordo.

 Efficacia della lezione, trasmissione dei saperi, velocità della spiegazione e assimilazione dei contenuti: piani d'attacco, siamo come guerrieri che non si arrendono, dobbiamo mettere in campo ogni possibile espediente, senza tralasciare alcuna possibilità di miglioramento, alla ricerca della pietra filosofale, dell'arca perduta, del tempo perduto.

 Scuola, alunni, voti: non parliamo d'altro, ci confrontiamo, siamo speranzosi, temiamo risvolti futuri, soppesiamo le diverse opzioni, ci facciamo prendere dallo sconforto, ma a piccole dosi.

 Preso atto delle indicazioni, ponderati pensieri e parole, appuntati i casi da approfondire con colloqui sedute e molta calma, sciogliamo la riunione e torniamo mesti alle nostre abitazioni.

 Telefono casa.

mercoledì 14 febbraio 2024

VOLERSI BENE

 Ho una frase che rode come un tarlo, un'affermazione di un collega in una serata spensierata che però ha fatto presa nel mio inconscio.
 Dovere e obbligo, una volta assolti questi due punti, ma chi te lo fa fare?
 Il fatto è molto semplice: coscienza, incoscienza, desiderio di rivincita e rivalsa, sogno da realizzare... E potrei continuare per almeno tre o quattro righe.
 Scrivo, mi impegno, offro il mio tempo libero per sentirmi utile, per conoscere e frequentare tante persone diverse, amo il mio lavoro e ci metto pure tigna perché non mi reputo tanto brava, né preparata o inossidabile tanto meno inaffondabile.
 Ma cosa cambierebbe vivendo con una certa calma, un tranquillo ritmo alternato, un respiro profondo e un defilarmi ai margini della vita sociale?
 Mi affanno, arrivo a fine settimana con le ossa rotte e occhiaie da panda, fatico a capire come gira il mondo: ne vale la pena? Mi tengono un posto privilegiato dopo il trapasso?
 I miei articoli sono letti, magari anche commentati ma poi? Certi protagonisti neanche li condividono o li pubblicizzano, per non parlare dei complimenti mancati, mai recapitati o sottintesi.
 Collaborazioni scontate, richieste a pioggia, ore sottratte alla vita privata per sentirsi rivolgere a malapena un grazie, un caffè promesso, una pizza quasi raggiunta.
 Non venite a dirmi che fama e celebrità sono dalla mia parte, perché spesso non compaio neanche sulle pagine ufficiali.
 Sono alla continua ricerca di approvazione, spero di non essere invisibile, peccato poi non essere nella lista degli invitati; scrivo e celebro ma neanche una pacca sulla spalla raccolgo.

 Dovrei limitarmi al giusto, senza tante accortezze gioie smancerie, almeno la delusione di non registrare neanche il "mi piace" sarebbe minima, la dimenticanza è un peccato, ma l'indifferenza un supplizio.
 Dal mio modesto punto di vista.



sabato 10 febbraio 2024

PRESCRUTINI, RAFFAELLA RENATO E GLI ALTRI

  Corchiano, un po' per incontrarci a metà strada un po' per l'animazione canora: due tavoli, paralleli ma un unico cuore, scolastico.

 È venerdì, ma l'occasione è ghiotta per ritrovarsi davanti ad un giro pizza scacciapensieri, assieme ad altri banchetti, non siamo soli, meglio ci sarà più gente in pista.

 Come al solito, non solo un corpo docente ancora in attività, ma ci raggiungono anche colleghe in quiescenza, dall'espressione distesa di chi ne ha passate tante ma ce l'ha fatta, con nipoti ballerini che mai rinuncerebbero ad una serata carnevalesca.

 Si cena semplicemente aggiornando fatti e misfatti delle classi, metodi per attirare l'attenzione, redarguire i soggetti più ribollenti per riportarli alla giusta calma, informare i colleghi degli sviluppi tecnico-pratici.

 Parte il karaoke, non sia mai che lasciamo andare Massimo Ranieri così: a voce spiegata, microfono in mano e due gruppi, noi siamo quello del tavolo di lavoro... poi la voce si spande velocemente perché intanto arrivano per un saluto anche ex alunni, familiari e amici.

 E via tra una Carrà e i Ricchi e Poveri, dagli anni Sessanta al Festival, quando lavori a Civita, Pedro è di casa e pure Mammaria...

 Fumo in pista, i piccoli che non mollano neanche sui balli di gruppo: piano piano, dopo le torte, le foto, scartalacarta, tutti salutano, tranne il gruppo, in cerchio e braccia su!

 Di competenze, giudizi e traguardi: il lavoro con un gruppo affiatato è notevolmente meno pesante, più agile e ritmato. Da Trieste in giù.

 Grazie a Giada per le foto.



lunedì 5 febbraio 2024

CONOSCERE DON MILANI, PRIMO INCONTRO

 Per il centenario della nascita di don Milani l'Istituto Comprensivo XXV Aprile ha organizzato una serie di attività per gli alunni, un modo semplice ma efficace per conoscere un poco un'altra "vita" scolastica, le attività e le lezioni degli Anni Cinquanta, la visione pedagogica di don Lorenzo. 

 E così questa mattina sono stata invitata dalla Primaria V. Matteucci di Faleria ad illustrare la Scuola di Barbiana, presso le classi terza e quinta, due distinti incontri di circa un'ora, un primo esperimento che è riuscito molto bene, a mio modesto parere. 

 Siamo partiti da alcune immagini di Barbiana oggi, descrivendo i luoghi intatti, il mosaico della chiesina e l'officina in cui i ragazzi materialmente realizzavano gli strumenti di studio e apprendimento.

 A seguire alcune letture tratte dalle testimonianze di chi era alunno del Priore: le difficoltà del posto, il lavoro quotidiano, gli impegni agricoli, orari e modalità di studio.

 Raccontare di bambini felici di stare a scuola dodici ore al giorno per tutto l'anno, l'alternativa allo studio che erano le stalle e lo sconcimare, il carattere di don Milani non proprio accondiscendente: spero che sia comunque piaciuto l'incontro.

 A me tanto.

La scuola resta l'unica valida soluzione all'affermazione della personalità, alla formazione di una cultura solida e forte, l'importanza di essere se stessi e di pensare con la propria testa, utilizzando e capendo bene la parola "che fa eguali".

 Grazie dunque alle maestre Giovanna, Rossella, Eleonora, Julia e ai loro scolari per avermi contattata, ospitata e ascoltata con grande interesse.



sabato 3 febbraio 2024

Nati per Leggere, riunione solidale

  Il gruppo di Nati per Leggere di Viterbo è nato cinque anni fa, dopo un corso di formazione presso la Biblioteca di San Lorenzo Nuovo.

 Alcuni componenti sono cambiati, sostituiti o aggiunti, altri storici, comunque squadra per la promozione della lettura per piccoli zero-sei anni e oggi pomeriggio abbiamo festeggiato la ricorrenza all'Emporio Solidale di "Viterbo con amore" con una bella riunione!

 Ma c'era anche un piccolo buffet, naturalmente, fatto da cibo e bevande portati da ognuna delle sei partecipanti Valentina, Elisa, Giuliana, Alessandra P, Alessandra C ed Elena, perché confrontarsi parlare proporre argomentare riassumere viene meglio se alternati a cioccolatini fetta di crostata e un bicchiere di succo, la felicità.

 Abbiamo dunque stilato un ricco calendario di eventi dislocati sul territorio viterbese, dal Museo al Parco, dal Consultorio al Reparto, senza tralasciare un contatto in biblioteca e un sopralluogo a Teatro. Tutte le esperienze che abbiamo accumulato fino ad oggi sono state positive, siamo state fortunate ma anche brave a organizzare, ad invitare e a vagliare. 

 Punta di diamante la Settimana di Nati per Leggere che coincide con la Giornata dei Diritti dei Bambini, ma anche la valorizzazione di luoghi museali interessanti in cui "attirare" famiglie, magari sotto le stelle.

 Un occhio di riguardo anche a chi sceglie di vivere nel nostro Paese, chi parla un'altra lingua, chi straniero studia della nostra Università, abbiamo pensato proprio a tutti.

 Non resta che organizzarci, per marzo.

 E un grazie alla signora Laura, volontaria che ci ha fatto compagnia durante la riunione.



venerdì 2 febbraio 2024

#ascoltailtuopotere, impara regole e lessico

  Secondo incontro con la dottoressa Rossetti, sempre per non trovarsi impreparati, seguire la formazione, completare un percorso civico, condividere situazioni e raccogliere suggerimenti. 

 Il discorso si riaggancia a quello del primo seminario, sviluppando però alcune tematiche e introducendo una parte nuova: riconoscere l'emergenza, chiarire il ruolo di ognuno, rispondere in modo tempestivo alle richieste e non sottovalutare i casi.

 La dottoressa ha sottolineato l'importanza della sinergia scuola-famiglia, ha evidenziato il ruolo fondamentale degli adulti che detengono gli strumenti idonei a guidare il gruppo come il singolo ed ha ribadito l'importanza di non lasciarsi trascinare dai messaggi probocatori, dai pericoli della rete camuffati da facile celebrità.

 I bambini ci osservano, ottengono in regalo una vera e propria arma che potrebbero non saper usare, a cominciare dalle applicazioni che a noi appaiono innocenti e che invece nascondono messaggi fuorvianti, sfide massacranti e altri pericoli. Perché distinguere reale da virtuale è difficile, credere che siano due piani opposti anche, invece dobbiamo scrivere e condividere sui social solo ciò di cui non ci vergogneremmo anche di perdona, guardandoci negli occhi.

 E poi tutta una divertente parte sul nuovo dizionario di lessico giovanile da tener presente se vogliamo continuare a dialogare con i nostri preadolescenti in cerca di crush, tutti giochi e corsivo amio, noi donne boomer tendenti al cringe.

 Buona anche la seconda, organizzata dalla Dirigente S. Cicognola e dalla collega C. Parretti referente d'istituto per il bullismo: come contrastare questo fenomeno preoccupante, un buon nuovo passo in avanti.




giovedì 1 febbraio 2024

DESCRIVI IN MODO SCHERZOSO I TUOI COMPAGNI DI CLASSE

  Ci conosciamo sin da piccoli, alcuni compagni li frequento dalla scuola dell'infanzia mentre altri dalle elementari. 

Potrei paragonare i compagni agli abitanti del piccolo mondo dei Puffi, ognuno con le proprie caratteristiche caratteriali. 

 C'è il vanitoso che pensa di avere gli oggetti migliori rispetto agli altri, il puffo sapientino che sa tutto di ogni argomento e i golosoni da cui tener lontano la merenda. 

 Di certo non possono mancare i puffi sportivi che dedicano la giornata al calcio; di puffette ce ne sono poche e hanno tutte gli stessi interessi. 

 Il puffo artista e la puffetta permalosa sono gli ultimi che elenco.

 Concludendo la morale è sempre quella:

Con i pregi ed i difetti

Se siam puffi o studenti 

Noi siamo tutti perfetti. 

 Questo è uno degli elaborati scritti da un alunno della Salvo, compito per casa alternativa del tema svolto in classe.

Ogni tanto arriva anche una gioia spiritosa ❗️