mercoledì 29 aprile 2015

MI RICORDO...UN RIONE VERDE

 Questo non vuole essere un post polemico, né nostalgico, estimatore dei bei tempi andati, però...Se torno indietro con la memoria, non posso che ricordare una fitta trama verde tutt'intorno alla strada in salita che porta fuori dal paese.
 Quando frequentavo l'asilo comunale, percorrevo un lungo viale alberato, intrigato come i cespugli di rovi del castello della Bella Addormentata; più grandicella andavo a giocare con il resto della banda al parco, con tanto di panchine appena fuori porta, proprio come in un picnic, si raccoglievano pinoli per la torta, ci si riparava all'ombra di grandi e possenti tigli...
 Oggi molto di tutto questo è sparito, ogni giorno attrezzi e uomini indaffarati provvedono a depauperare il mio rione di un pezzo di verde, importante per me e penso per tanti altri. Certo, la sicurezza delle persone e delle auto prima di tutto, ma si potrebbe provvedere a piantare altro?
 Ho constatato con orrore che hanno messo a nudo un esteso pezzo di parco, ne è rimasto solo lo scalpo ormai, nudi e tristi macigni, massi aggrappati al costone, dicono che sia privato, nulla si può obiettare.
 Parcheggi, campetto da calcetto, posti auto proprio lì dove ho visto in libertà agili scoiattoli dalla folta e marrone coda arrampicarsi avvolgendosi lungo il tronco di pini ormai andati. Spero solo di portare un giorno i miei pargoli di nuovo a cercare pinoli a due passi da casa...









martedì 28 aprile 2015

Va' dove ti porta l'arte...

  Si ragiona con gli amici pittori, specie se ci si incontra ad una mostra di arte contemporanea, di altri artisti di cui si conosce provenienza, percorso formativo e soprattutto valutazione.
 Gli artisti hanno una loro particolare visione dell'esistenza, è questo che li rende unici, importanti ed "eletti". Ma il bello, o il brutto dipende dal punto di vista, sta nel trovare quel particolare mecenate, quell'esperto disposto a sborsare quanto si chiede di compenso. Chi decide il valore?
 Le risposte sono molteplici: il popolo, i clienti, i cultori, gli appassionati, l'artista stesso.
 Come si può essere apprezzati, considerati degni di attenzioni economiche? C'è chi risponde che ci vuole una sostanziale dose di fortuna, chiamiamola così, chi dice di organizzare armi e bagagli e di andarsene. Rimanere ancorati al paese non paga, la globalizzazione è appena fuori la porta, va dove ti porta il cuore, oserei dire.
 Lavorare, occuparsi di altro per tutto il giorno e poi dipingere per amore e passione, per rilassarsi a fine giornata, oppure perseguire i propri ideali, la vena artistica, l'estro e andare dritti per il proprio percorso artistico?
 Impegnativa la domanda, alcuni si lasciano andare, schiacciati dal mercato dell'arte beffardo e ingannatore, altri perseverano, convinti che un giorno saranno "scoperti" e amati da chi veramente conta.
 Mi piace pensare che un giorno diventerò famosa per le mie idee, per come le scrivo, per la passione che ci metto; intanto per il momento, senza compenso alcuno, "digito nero su schermo" per amici e conoscenti che mi chiedono qualche riga, poi per vivere svolgo tutt'altro lavoro, quello sì serio.




domenica 26 aprile 2015

BOMARZO: ARCHEOLOGIA, NATURA E ARTE CONTEMPORANEA

 Domenica mattina l'appuntamento è alle 8:30, si parte presto per evitare le ore più calde.
 Scarpinata, un saliscendi continuo in mezzo al bosco, alla scoperta di una angolo del territorio al confine tra i Comuni di Soriano Bomarzo e Vitorchiano, il "Triangolo di pietra".
 Ci guida l'archeologa Francesca Ceci, spumeggiante, come sempre, chiara e mai noiosa, anche per i tanti bambini del gruppo. Alla scoperta della Piramide fino ai resti di S. Cecilia, in compagnia di Salvatore, esperto custode di questi luoghi incantevoli.

 Nel pomeriggio invece siamo tornati da soli a Bomarzo, nel centro storico però, per visitare la mostra collettiva ospitata nel Palazzo Orsini, ultimo giorno. Bene, molto bene.
































































SABATO A ROMA, SI RESPIRA ARIA ORIENTALE

 Fiera di Roma padiglioni 7, 8 e 9, prima volta per noi, Festival dell'Oriente: colori, suoni, danze, armi, tamburi, ma anche profumi e sapori, inebriante e coinvolgente, magico per i bambini.