domenica 5 aprile 2015

UNA NOTTE PARTICOLARE

 Veglia pasquale, in attesa della Resurrezione, della gioia, della nuova vita.
Nel buio totale entra il cero in chiesa e pian piano si accendono le candele. Canto iniziale, forte emozione, non ci si abitua mai.

Le letture da Antico e Nuovo Testamento sono nove, ma questa sera ci siamo commossi tutti alla seconda - il sacrificio di Isacco, quando ad introdurla è stato chiamato al leggio un giovane signore che ha perso qualche anno fa il figlio, dopo una lunga e logorante malattia. Ha specificato che il Signore conosce il suo pensiero e sa che sta camminando "solo per rivedere un giorno il figlio". Straziante.

 Anche i piccoli hanno il loro momento di gloria con questo canto della tradizione ebraica e ripreso da noi cristiani:
Che cosa c'è di diverso questa notte
da tutte le altre notti? Da tutte le altre notti?
Che tutte le altre notti andiamo a letto presto
e non restiamo alzati. E non restiamo alzati.
Ma questa notte, questa notte
restiamo tutti alzati. Ma questa notte, questa notte restiamo tutti alzati.
Che cosa c'è di diverso questa notte
da tutte le altre notti? Da tutte le altre notti?
Che tutte le altre notti andiamo a letto presto
dopo aver cenato. Dopo aver cenato.
Ma questa notte, questa notte
abbiamo digiunato.
Che cosa c'è di diverso questa notte
da tutte le altre notti? Da tutte le altre notti?
Che tutte le altre notti andiamo a letto presto
e non aspettiamo niente. E non aspettiamo niente?
Ma questa notte, questa notte
restiamo ad aspettare. Ma questa notte, questa notte restiamo ad aspettare.
Che cosa c'è di diverso questa notte
da tutte le altre notti? Da tutte le altre notti?
Per restare alzati, per restare digiuni,
per restare ad aspettare. Per restare alzati, per restare digiuni, per restare ad aspettare

La celebrazione prosegue con i battesimi, tenerezza infinita.
Che notte speciale, tutti dovrebbero provarla almeno una volta.




Nessun commento:

Posta un commento