venerdì 30 dicembre 2022

ERAVAMO QUATTRO COLLEGHE AL BAR

 Anzi, in pasticceria. E già perché per ritrovarci tra dolci persone non si può non scegliere un locale storico appropriato, tra biscottini e tazze di cioccolata calda, nera ma senza panna, che ci teniamo alla linea. Dei numeri, forse, o del tempo.

 Un'insegnante di lettere, una di matematica e due di inglese accomunate dal servizio alle medie di Faleria, vedi tante volte il Fato.

 Perché, cosa fanno le insegnanti durante le vacanze natalizie? Oltre a ripulire a fondo la casa, riordinare il salvabile, studiare strategie di fine quadrimestre, correggere le verifiche e cucinare, le professoresse si cercano per trascorrere un paio d'ore insieme e chiacchierare. 

 Un concistoro, un consesso, un cenobio di docenti che discorrono di alunni, famiglie, difficoltà, orari e sedi distaccate, successi e insuccessi, paradossi e prospettive, nel dichiarato intento di consigliarsi coccolarsi confrontarsi: colleghe e prime donne, riunioni straordinarie, continuità e ruolo.

 Bello ritrovarsi a distanza di mesi, lontane di stanza, vicine di cuore.

 Chi fa carriera, chi ha chiuso il pentamestre, chi chiede di tutelare la vita privata, chi racconta gli esami, chi rimpiange il serale, chi organizza la famiglia: sopravvivenza alla quotidianità, e non è semplice.

 E poi ci rincontreremo, magari sempre a Viterbo, però per una pizza...

giovedì 22 dicembre 2022

CI TENIAMO AGLI AUGURI

  Sono finite le lezioni, ci prendiamo una pausa, intima familiare domestica.

 Si torna a casa nel vero senso della parola, perché alcuni colleghi hanno le loro radici lontane, oltre il confine provinciale, oltre il confine regionale.

 Ultime ore di lezione tra dibattiti, letture ad alta voce, suoni e strumenti: piccola sede pochi alunni, grande famiglia, è passato anche il Capo per un veloce saluto, due chiacchiere, tre sospiri di ansia dei professori e quattro sorrisi a ragazzi, collaboratrice e mogli ex alunne.

 Anche una delegazione dell'Amministrazione comunale a consegnare borracce per tutti, un dono simbolico per ricordare il rispetto dell'ambiente, del futuro, della vita.

 Ieri i nostri si sono prodigati di forbici, colla, giacenze di lana e cotone, brillanti nelle loro idee decorative, semplici fogli di cartoncino colorato o di riuso che si trasformano in stelle, abeti e forme natalizie, grazie alle indicazioni della docente di Arte e Immagine Talotta.

 Scambio di libri al buio per grandi e piccoli lettori, costretti da quella perfida di lettere.

 E per finire l'onore dei saluti delle ragazze che lo scorso anno erano in terza, oggi alunne superiori alle prese con la nuova sede, i nuovi compagni e grandi impegni. Belle loro.

 E allora tantissimi auguri per un periodo di serenità per ricaricare anima e corpo, idee e buoni propositi, per accogliere le prove del nuovo anno e resistere agli imprevisti sempre con un sorriso, in particolare da Liliana, Biagio, Cristina, Maria Teresa, Carlo, Valeria, Massimiliano, Mariele, Enrica, Roberto, Matteo e Alessandra, una squadra fortissimi a tratti distaccati.





domenica 18 dicembre 2022

QUANDO A FINE A SECONDA SERATA...

 ...Tutti erano soddisfatti, sorridenti, felici.

 Quelli della Compagnia teatrale in dialetto della Vojola, attori coinvolgenti e simpatici, le Fatine e il pubblico in sala, numeroso e assortito: spettacolo godibile dalla prima all'ultima battuta sia per la spensieratezza di alcuni passaggi sia per la riflessione nata sul finire, al momento di tirare le fila del discorso.

 Il connubio Fatine Compagnia teatrale funziona bene, molto bene, per gli spettatori che gremiscono ogni occasione, per il soggetto che acchiappa parecchio, per l'armonia tra le parti: ci piace realizzare questi incontri di Arte, Cultura, Passione, Solidarietà.

 Il Presidente Romana Perugini ed io abbiamo avuto l'onore di accogliere il pubblico con un veloce discorso prima di cominciare, arrampicate sulla scaletta di ferro, emozione tanta forse troppa di sbagliare di risultare ridicola o noiosa, però onorata di tanta fiducia.

 Ma te ne vene? Sì, per tanti validi motivi, perché ripagano i sorrisi, gli abbracci, i baci, le strette di mano, i sospiri di sollievo, le storie raccontate, gli ostacoli superati, i desideri espressi, le difficoltà condivise, i giochi al parco, le letture ad alta voce, le strutture sportive, i buoni pasto, le festicciole colorate, le serate a teatro, i lavoretti intorno al tavolo e la colla a caldo sempre pronta.

 Riflettere sul Natale poi è stato fondamentale per riscoprire la gioia di stare insieme, chiamare a raccolta chi ci stima e ci apprezza, per ridere di gusto, per trascorrere una parentesi spensierata, per ringraziare uno ad uno chi ha deciso di donare e contribuire alla nuova idea, al nuovo progetto.

 Sono già quattro gli anni di attività delle Fatine, tante energie messe in campo per supportare chi attraversa un momento di difficoltà e quando il lavoro viene coronato da due serate a teatro tutto esaurito non si può che commuoversi.

 GRAZIE.



sabato 17 dicembre 2022

RITORNO AL TEATRO, TALE E QUALE

  Spettacolo in un unico atto di circa cinquanta minuti, Compagnia teatrale amatoriale affiatata e collaudata, gruppo di volontari magici e raccolta fondi.

 Dopo qualche anno di silenzio, il teatro ha ritrovato l'unione tra le Fatine e la Vojola ed è stato bellissimo: la magia del Natale da salvaguardare, la realtà storica e religiosa, l'interpretazione moderna e la deformazione social. Riflettere sulle nostre scelte, cercare l'approvazione degli altri, accontentarsi di quanto si trova a buon mercato e a portata di mano, mascherare il sentimento con un'imitazione.

 È sempre un piacere ascoltare gli attori recitare in dialetto, ridere all'unisono di una battuta, osservare le espressioni serie di un attore comico che cerca l'approvazione del compare.

 Ci siamo ritrovati in tanti tra platea e galleria, per ridere di gusto e fermarci a considerare che effettivamente oggi ci si accontenta troppo del superficiale perdendo di vista l'essenziale, il messaggio originario di amore incondizionato e pace tra gli uomini.

 Mentre scrivo queste poche righe di cronaca della serata mi arrivano messaggi, foto, video che mi commuovono perché sentirsi parte di un gruppo che infonde coraggio, raccoglie idee e regala sorrisi in modo totalmente gratuito e solidale è una gioia immensa.

 Ho portato qualche frase sulla scaletta di ferro accanto al Presidente dell'associazione per ricordarci che donare non è un dovere ma un privilegio, che cercare di alleviare il dolore è una missione e che nulla in questa Vita purtroppo è scontato.


giovedì 15 dicembre 2022

E ULTIMO VENNE L'INCONTRO, BIBLIOTERAPIA

 Ultimo incontro, quattro ore, due parti: una prima lezione di libri metodologie e premi, una seconda di lavoro pratico su obiettivi e domande guida.

 Due relatori, Marco Dalla Valle e Maria Greco, esperti e formatori, una cinquantina di partecipanti insegnanti di secondaria di primo grado, appassionati lettori.

 Leggere il libro giusto, trovare la storia adatta, staccarci dalla modalità docente/discente prestazione/valutazione, la biblioterapia è altro dalle attività didattiche, a cominciare dall'assetto della classe, i gruppi di lavoro e le parole. 

 Scegliere il libro facile non è, ci deve conquistare, suscitare interesse per essere terapeutico e vicino al sentire dei nostri ragazzi, provare anche la poesia, la costruzione di rime versi e pagina scritta. Magari seguendo il caviardage. 

 Premi, progetti, giornate di incontri e laboratori: accattivare alla lettura, convincere i ragazzi a lasciare andare giochi e telefonini è una sfida continua, quasi impari se non si possiedono le giuste "armi", benissimo gli albi illustrati o i libri senza parole, da sfruttare anche in modo interdisciplinare.

La seconda parte è stata un confronto tra colleghi divisi in piccoli gruppi di lavoro: suggerimenti di letture, pagine significative e obiettivi calibrati su ipotetici alunni.

Nel mio gruppo le colleghe di Civita e altre tre per discutere di coraggio, punti di vista, carattere dei personaggi e prese di posizione, in un mare in cui nuotano coccodrilli e la scuola viene abbattuta, nonostante sua stata edificata dal lavoro congiunto delle famiglie. 

 La formazione, la passione e i titoli che ti rimangono impressi. Biblioteca per biblioterapia, pronti ad un'altra sfida.


venerdì 9 dicembre 2022

POESIA CONTEMPORANEA, BIBLOS

  In trasferta, a Monterosi presso la Biblioteca curata dall'Associazione Biblos con la mia amica Paola Sanna per presentare la sua seconda raccolta di poesie, dal titolo IO SONO.

 Sala raccolta, intima  accogliente ingentilita dalla presenza di tre tele di Paola Sanna, astratte colorate interessanti, che diventano tema di chiacchierata.

Arte, passione, scintilla: esiste e si può spiegare l'ispirazione? Quanto passa dall'opera allo spettatore, dall'artefice al fruitore?

 Parole lette, immagini delineate, emozioni che vibrano: in ognuno di noi convivono più personalità, più lati o aspetti emotivi che rmergono o si nascondono a seconda di chi incontriamo, di chi entra con noi in contatto.

 Spiritualità, forte sentire, incontro di anime affini o respingenti, passioni travolgenti che non lasciano mai indifferenti chi ne viene investito. 

 Pubblico attento e partecipe, una buona parte di artisti amici e sodali di Paola in varie mostre, collettive, eventi artistici in giro per la provincia di Viterbo.

 Trascorrono due ore abbondanti ricche di confronto, di diversi punti di vista ed esperienze di vita, dal conoscere sé stessi e gli altri all'accettazione dell'altro.

 Una nuova occasione per conoscere altri centri di cultura, nuovi spazi bibliotecari, allargare il cerchio degli amanti dell'Arte a trecentosessanta gradi, che siano pittura scultura scrittura ceramica ed ogni forma di espressione del proprio essere.

 Ogni tanto fa molto bene cambiare punto di vista, raddrizzare il tiro, ascoltare altri, essere giudicati dagli altri per il proprio lavoro o i risultati raggiunti, senza ansia ma con un pizzico di emozione che non guasta mai. 

Alla prossima occasione. 




domenica 4 dicembre 2022

SOSTENERE: VOLONTARIATO

  Oggi vi racconto di un gruppo di bancarelle, tavoli, furgoni, macchine private e altri mezzi di fortuna che si sono ritrovati sulla pizza maggiore del Paesello mio alle 9:00 del mattino sotto un cielo plumbeo carico e minaccioso, ma fermi e decisi hanno allestito l'esposizione.

 Gazebo più o meno resistenti, a prova di scrosci di pioggia e folate di vento sotto cui hanno trovato dimora lavori fatti a mano, oggetti di ogni sorta di bravura, ma anche biciclette, maglie, attrezzature, panettoni, pacchi regalo, biglietti della lotteria, pasta fresca, Santi patroni, insomma merce varia a ricordare di donare per aiutare, acquistare per aiutare, comprare per aiutare.

 Le associazioni di volontariato del territorio si sono riunite dunque sotto la supervisione dell'assessore alle Politiche sociali per dimostrare la forza a la determinazione a supportare la comunità, a raccogliere fondi per progetti e situazioni di emergenza e soccorso, altruismo e solidarietà.

 Sotto al gazebo tentennante blu c'erano quattro Fatine del Sorriso, con i loro materiali, i colori e l'allegria di sempre, solo un poco congelate e bagnate, convinte a rimanere fino al segnale di riposo dopo il suono della sirena dell'orologio delle dodici. Molti sono comunque passati per un saluto, nonostante l'incertezza delle nuvole, qualcuno ha chiesto, qualcuno ha acquistato, altri hanno prenotato un dono, un omaggio, un presente di buone feste.

 Facile organizzare non è, rimanere saldi in postazione risulta a volte complicato, un caffè al bar aiuta ma non risolve eppure i volontari del Paesello restano, si salutano, si stringono la mano o si scambiano una pacca sulla spalla, specialmente gli sportivi. Bella atmosfera, calda e cordiale, specie quando scende in campo la banda in alta uniforme a suonare gli auguri, a scaldare gli animi, a ricordarci  il Santo Natale in musica.



sabato 3 dicembre 2022

UN POMERIGGIO POETICO

 Tra le mie amicizie vanto anche la presenza di una scrittrice del Paesello mio, Paola Sanna,  alla sua terza pubblicazione.
 Abbiamo presentato la sua prima raccolta di poesie nel febbraio 2016, un successo di pubblico in quella occasione, poi varie collaborazioni in giro per la provincia. Una volta con Concetta Cappelletti è stata anche gradita ospite delle mie classi a Faleria.
 Oggi pomeriggio ci siamo incontrate per mettere a punto un nuovo appuntamento: Monterosi, la biblioteca ci aspetta per venerdì 9 dicembre.
 Parole, virgole, versi: come si costruisce un testo? Quante volte ci si deve "tornare sopra" per la perfezione del messaggio?
 Paola Sanna ha pubblicato questo nuovo testo poetico, che ho avuto modo di conoscere in un gradevole pomeriggio all'ombra dei faggi del Cimino, ora sono chiamata io ad affiancarla "fuori sede", a Monterosi appunto.
 E ci siamo confidate aspettative, delusioni, progetti per il futuro e rimpianti del passato davanti ad una tisana e un cappuccino: onorata di essere stata interpellata, lusingata dai complimenti di Paola e pronta a sostenerla per uscire dai confini noti, con qualche idea anche per prossime collaborazioni. 

 La poesia ci circonda, i versi sono espressione della Natura, sta a noi cogliere il bello, il ritmo, i colori, i profumi, il battito della vita.

 Proviamo a raccontarlo venerdì 9 dicembre, alla Biblioteca Biblos.

giovedì 1 dicembre 2022

Continuità e Orientamento, dalla Matteucci in Salvo

   Martedì 29 novembre, ore 9:15.

 Appuntamento concordato da tempo: alla scoperta della classe quinta primaria di Faleria/Calcata, mi aspettano le insegnanti maestra Nunzia e maestra Antonietta Teresa con ben ventisei alunni, scolari, discepoli, discenti bellini, composti, dai grembiulini bianchi e blu.

 Grande l'aula, dal pavimento a scacchiera, a desta della cattedra una bella mostra di libri per ogni gusto e palato lettore: cominciamo a parlare, il mio compito sta nel portare avanti una piccola lezione dimostrativa e riassuntiva delle scuole medie.

 I bambini della primaria frequentano il tempo pieno, rimangono a mensa, sono già stakanovisti dello studio e dell'impegno forte, non li spaventano certo le trenta ore settimanali del prossimo anno da grandi.

 Loro ci tengono subito a presentarsi attraverso le parentele: fratelli o sorelle maggiori, cugini vari che hanno già frequentato o frequentano la Salvo e sono stati miei malcapitati alunni, alcuni li riconosco per somiglianza, faccette birbe!

 Scansione oraria delle lezioni, libri di testo, progetti di approfondimento e poi chiacchiera a braccio: ci piace scambiare impressioni sulle emozioni, a cominciare dall'empatia. Ho portato proprio il libro senza parole realizzato lo scorso anno con la classe seconda e il volume dalla copertina rossa di Galimberti sulle emozioni: la lettura ad alta voce trova sempre uno spazio nelle mie lezioni, anche in trasferta.

 Le insegnanti di classe mi affiancano, ascoltano, commentano e sollecitano gli alunni a rispondere, raccontare, interagire: qualcuno è timido ha bisogno di essere spronato, qualcuno invece alza sempre la mano per intervenire e raccontare della sua vita, della famiglia e delle fisse. Già le fisse che ci distinguono e ci rendono più simpatici: tutti ne abbiamo, perché vergognarsi?

Sono carini, spigliati, e mano a mano che passa il tempo neanche tanto intimoriti, passiamo a darci del tu che è meglio! Classe numerosa, composta dai bimbi nati nel 2012 dei due Paesi Faleria e Calcata al confine con la provincia di Roma e qualcuno magari neanche passerà alla Salvo, vista la prossimità di altri Comuni e le esigenze familiari, noi ci contiamo ad annoverarli!

 Chissà chi sarà la loro docente di lettere il prossimo anno, dal momento che la decisione ultima dell'assegnazione spetta alla Dirigente: io intanto li ho conosciuti, sotto il segno della biblioteca che non c'è.

 Grazie ai ragazzi che mi hanno accolto con i loro sorrisi sdentati e alla professionalità delle maestre.

https://www.ic25aprile.edu.it/

domenica 27 novembre 2022

CRITICA, CRITICARE, CRITICALE

  Sto leggendo qualche commento al veleno, dispettucci, manfrine di persone adulte, sane e vaccinate si diceva una volta.

 I famosi leoni da tastiera che esprimono rabbia e risentimento per come gira - o non gira - il mondo secondo il loro punto di vista, costringendo amministratori di gruppi o proprietari o semplici utenti a bloccare, fermare, oscurare tanto veleno.

 Peccato, perché già la vita si presenta tanto amara, che aprire i social e trovare tanta cattiveria ti peggiora l'esistenza. E non puoi far finta di nulla, almeno io non riesco a dissociare reale da virtuale, pagina da piazza. 

 E pensare che qualcuno al Paesello mio ha avuto a che ridire anche dal mio blog, dei miei pensieri, delle mie parole scritte e firmate.

 Chi mi ha tacciato di essere mandata da qualche forza politica, chi mi ha attaccato per aver acceso i riflettori sul malcostume locale, chi avrebbe voluto utilizzarmi come arma letale contro i suoi nemici e ha trovato picche. 

 Il blog è mio, esprimo come meglio credo i miei convincimenti, a ragion veduta senza infangare nessuno, ma negli anni ho abbandonato certe battaglie sterili, inutili, infruttuose.

 Anche certi argomenti sono stati accantonati, perché sono stati interpretati male: io mi sono esposta in prima linea, poi al dunque valgono sempre di più gli amici loro, e gli amici degli amici.

 Vivo ai margini ora, e ci sto bene.

 Evito proprio, che è meglio diceva quel Puffo.

sabato 26 novembre 2022

IL FAMOSO LIBRO? PRONTO, IN UN CASSETTO

   Ecco, quel famoso libro di cui vi parlo da svariato tempo, strada facendo, curva dopo curva, è pronto. Sarebbe da dare alle stampe più o meno. Ed io ho paura.

 Letto, corretto, riguardato.

 Ora? Quanti sono disposti a sfogliarlo, consultarlo, leggerlo, prenderlo in prestito o, addirittura, comprarlo? Non voglio arricchirmi, sia chiaro. Ho un ottimo lavoro che mi piace, mi occupa, mi completa, mi gratifica. Non è quello il fine della mia esistenza, ma certo sarebbe la causa di un'enorme soddisfazione.

 Però tengo timore di essere sciapita, insulsa, insignificante, sciatta, qualunquista... E se non vi acchiappa?

 E poi come si pubblica un libro? Parole e parole, nero su bianco, sensazioni ed emozioni mie senza illustrazioni, almeno per il momento.

 Vi ho talmente assillato con questa storia del mio scritto, della libreria dagli scaffali di legno, del mio forte desiderio di essere apprezzata che probabilmente ho saturato l'ambiente, per non parlare dei social.

 Calma e sangue freddo, respirare a fondo, inspirare espirare, occhi chiusi: non combinerò mai niente di buono nella mia vita, tanto meno all'età che ormai mi ritrovo sulle ossa. Ma come sono arrivata a questo momento? Anni che scivolano come acqua alla fonte.

 È il mio grande sogno sin da bambina, tradirei quella piccola Alessandra se neanche ci provassi, ma come e con quale certezza ?

martedì 22 novembre 2022

LA SCIENZA? A PORTATA DI SORRISO

 Lezione extra moenia per quelli della Salvo di Faleria che sono andati, pulmino muniti, alla sede centrale a Civita Castellana, plesso Largo Iannoni, unendosi alle altre classi d'istituto per gustare esperimenti, prove, metodi e soluzioni geniali e trasformarsi in moderni pitagorici, illuminati da Archimede, provvisti della macchina di Hofmann, intelligenti per strofinio e sciolti in soluzioni zuccherine, per non parlare di liquidi cromatici, regine fenicie con il pallino della semicirconferenza e acqua che brucia.

 Ecco in poche parole spiegata la mattinata di martedì 22 novembre tutta dedicata al sapere scientifico, al metodo sperimentale e alle formule che ti spiegano la realtà sotto un nuovo punto di vista. E allora i ragazzi hanno tirato alla fune la pressione del vuoto, hanno stretto la mano agli atomi di ossigeno e visto con i loro occhi che si può anche sprigionare la scintilla dall'acqua o far esplodere l'idrogeno.

 Tutte le postazioni interessanti, gli esperti giovani e simpatici: lezioni di scienze pratiche e coinvolgenti per tutti, dalla prima alla terza, nessuno sbadiglio nessuna distrazione, anzi.

 Grazie alle professoresse che hanno organizzato nei minimi dettagli, sempre entusiaste del loro lavoro e della divulgazione alla portata di ragazzi.

 Uniti tutti, docenti e discenti, sotto il segno del Pi greco fino ad esaustione.




domenica 20 novembre 2022

IL COLORE DELL'ACQUA, SFUMATO SOLIDALE

  Domenica di diritti dei bambini, il 20 novembre riveste un'importanza particolare da quando sono genitore, da quando sono insegnante, da quando appartengo al gruppo delle Fatine del Sorriso.

 Troppo spesso camminiamo accanto a persone in difficoltà e non prestiamo attenzione, immersi in mille impegni pensieri negativi e lavoro logorante: fermiamoci a riflettere, guardiamo nella stessa direzione di chi è meno fortunato, di chi non riesce ad avvicinarsi allo sport o ad una passeggiata su circuito cittadino se non con strutture, congegni o carrozzelle, accompagnato e supportato.

 Manifestazione di grande importanza per la nostra comunità: si contribuisce all'acquisto di un elevatore per la piscina comunale, un miglioramento delle strutture sportive a disposizione di tutti, senza alcuna distinzione. Raccolta fondi, donazione, contributo, aiuto, ma anche un semplice saluto, un chiarimento, una parola di incoraggiamento, un sorriso di approvazione, un abbraccio fraterno, un stretta di mano di vicinanza.

 Solidarietà, collaborazione, procedere sulla stessa strada, guardare insieme allo stesso obiettivo, unire le forze per raddoppiare la spinta, appoggiarsi all'altro, trovare una spalla di conforto o un incitamento a proseguire: tutto questo oggi dalla piazza centrale a girare ad anello per il Paesello, con i colori autunnali a scaldare il cuore e le mani, nel giorno del decimo compleanno di Marta.
 E tante associazioni di volontariato: quelli con la bike, a piedi, quelli della ricezione turistica, quelli solidali, quelli della natura, il mondo del volontariato del Paesello è grande accogliente inclusivo e, soprattutto, unito.

 Camminano nonni e nipoti, grandi e piccini, sportivi e pigri, adulti e bambini, quelli in forma e quelli sformati, quelli pettinati e quelli scapigliati, con la spilletta rotonda, il palloncino colorato, il cappello di lana o lo scaldacollo. Ad ognuno il suo nuovo accessorio fatato.

 E fortemente grazie a chi ha donato - lasciato - inserito - regalato - offerto - contribuito, con il cuore e un'offerta al Sorriso degli altri.












sabato 19 novembre 2022

TRA GENITORI E FIGLI, METTI UN LIBRO

 Per un'ora e mezzo ci siamo prese una pausa da famiglia e impegni per ritrovarci ad ascoltare la dottoressa Novella Adamini, ospiti di Valentina nella sua fattoria di Giostra ecologica.
 Sabato pomeriggio a due settimane di distanza dal primo incontro, oggi il secondo e ultimo per incontrarsi su un terreno tanto importante quanto delicato di comunicazione ed emozioni, empatia e resilienza, comunicazione e ascolto.
 La dottoressa Adamini ha affrontato vari punti critici nel rapporto genitori - figli e famiglia - scuola: autonomia, autorevolezza e regole, tempo di ascolto e il giusto peso alle emozioni.
 Nessun manuale del perfetto genitore né formule magiche, neanche tanta programmazione potrebbe essere utile, però un libro in molti casi aiuta.
 Leggere, condividere la storia, ascoltare, sedersi vicini, ma anche lasciare da parte il volume e calarsi nei panni del bambino che detta i tempi e il modo di giocare: ascoltare le esigenze dell'altro e mettersi al suo livello intanto.
 E inoltre in famiglia si può urlare e discutere, per comunicare il proprio disagio o semplicemente il punto di vista oppure l'opinione, nessuna falsità ma cercare il confronto e sfogarsi.
 Tra il pubblico, in maggioranza femminile, molte insegnanti di ogni ordine e grado, in cerca di spunti e conferme, suggerimenti e appunti presi per il rapporto con i genitori, per la scelta delle priorità, per osmosi emotiva.
 E ancora titoli di albi illustrati per affrontare lo svezzamento, il pannolino da togliere, la perdita dei dentini, il conflitto generazionale, il ciuccio...
 Per concludere una lettura ad alta voce di Vittoria Arena che ha interpretato "Il sentiero" di Dubuc per affrontare in modo delicato il passaggio di testimone, le prove da superare prima insieme ad una guida adulto esperto poi da soli, un passaggio di testimone insomma.
 Bello incontrarsi per un confronto, per lo scambio di esperienza, per esprimere un assillo e se poi fai gruppo con le amiche volontarie di Nati per Leggere ancor meglio!
 Grazie a Valentina Pinzaglia per la sua preziosa ospitalità, torneremo presto, molto presto sempre animati dal sacro fuoco della lettura.





LETTURA CON ARTISTA

 Biblioteca Comunale, appuntamento di lettura ad alta voce sui diritti dei bambini che si è trasformato in un interessante, colorato, allegro incontro con Valeria Troncarelli, una giovane illustratrice del Paesello che ha recentemente pubblicato il suo primo albo illustrato.
 Tutto è nato lo scorso venerdì quando Valeria ha presentato la sua opera in biblioteca, l'ho invitata a raggiungerci per il sabato successivo e così è stato: Valeria è stata disponibile e carinissima con i piccoli intervenuti.
 Idee, intuizioni, tavole realizzate a mano e poi lavorate in digitale, ma anche i personaggi animali abbinati a nomi azzeccati, la scelta dei caldi colori autunnali rispetto al freddo azzurro, l'accostamento delicato del viola.
 Come e quando nasce un libro? Quale taglio rende migliore l'idea che frulla nella testa dell'artista?
 Valeria ha spiegato tanti piccoli segreti ai bambini presenti con l'aiuto anche degli strumenti del mestiere, ma soprattutto la passione del disegno innata e seguita. Perché poi il discorso è arrivato anche a considerare la scelta della scuola superiore, l'importanza di un adulto che appoggi e motivi un minorenne, un discente spronato dal docente, la visione del futuro, la scoperta di un talento, gli sbagli e le correzioni.
Pianti, ripensamenti, emozioni e timore di non aver imboccato la strada giusta, però poi si raggiunge l'obiettivo, si corona un sogno, si diventa quello che si è sempre desiderato.
 Bello, coinvolgente, completo momento di condivisione tra giovani e giovanissimi lettori e una giovane promessa del nostro panorama culturale.
 Poi, naturalmente, abbiamo anche letto qualche albo dagli scaffali della biblioteca, in particolare i capolavori di Beatrice Alemagna e Leo Lionni, per ricordarci che siamo tutti splendidamente speciali e unici così come siamo, spontanei e imperfetti.
 Grazie infinite ai ragazzi della Biblioteca Comunale di Soriano, a Valeria Trobacarelli, ma soprattutto alle mamme e ai bambini che hanno reso ancora una volta indimenticabile la lettura ad alta voce.


RIUNIONE "BARTOLINE"

 È veramente tardi.

Capita quando per quella cena annuale ti ritrovi con una decina di coetanee a chiacchierare in un parcheggio vuoto del supermercato in disuso.

 Siamo ancora munelle? No.

Dolori articolari, memoria a tratti scarsa, crisi delle maniglie dell'amore, difficoltà di digestione forse, cervicale perché da ragazzette non ci siamo asciugate i capelli.

 Figli e mariti sistemati ci siamo incontrate ai giardinetti, come le pischelle automunite.

 Antipasto a mezzo, pizza de gustibus, dolce di fuoco e caffè: non ci facciamo mancare nulla, per smaltire c'è tempo. Chi si aggiorna, chi racconta della scuola, chi si lamenta dei figli, chi non conosce nessun pettegolezzo: con calma raccontiamo ogni particolare.

 Si cena, si brinda, si ride; scorrono le ore e qualcuna torna a casa: il lavoro fa suonare la sveglia troppo presto.

 Poi c'è l'immancabile angolo dei ricordi dei professori delle medie, del ragazzetto innamorato, le marachelle e infine arrivano i problemi quotidiani, pochi o molti, ognuna i suoi.

 L'importante è curarsi, il cuore o la traccia di sofferenza, il ginocchio pure. E poi scopri parti del corpo che potrebbero infiammarsi e procurare noia, fastidi e molte battute a doppio senso. Anche esplicite.

 Siamo rientrate dopo i nostri figli, perbacco. 

 Serata Classe 75, donne. Un brindisi a noi e alla tigna, nonostante tutto.


martedì 15 novembre 2022

E LA BLOGGER?

  Dov'è finita la blogger dai contenuti interessanti, dalle polemiche spicce, dalle battaglie civiche, dalle battute pronte?

 Scrivere è sempre stato una mia necessità, prima di tutto privata, poi ho creduto che fosse la strada giusta per la celebrità curare un diario quotidiano con tante sfaccettature, da condividere social per allargare il pubblico, commuovere coinvolgere e appassionare.

 Ha seguito, il blog, passo passo la mia evoluzione da sfigata cronica a insegnante, da casalinga impantanata a professionista, attraverso l'impegno di Classe e il Santo, gli incontri, le collaborazioni, l'anno di prova, sempre Scassopunto munita, però. 

 Ultimamente ho molto elaborato nella mia testolina, cioè tema centrale che catalizza la mia attenzione e formulazione continua di pensieri e parole a corollario. Ma ho poco tempo, poca voglia, minima stima di me stessa per portare nero su schermo.

 Tutti ci sono riusciti, io no. Tutti sono diventati virali, io no. Tutti hanno un seguito, dei seguaci adepti discepoli, io no. Probabilmente pure quei pochi amici reali neanche mi sopportano più.

Non è una lamentela, né un capriccio: che si sia prosciugata la vena aurifera? Che sia spento il fuoco sacro del sapere? Che sia inaridita la fonte virtuosa?

 Francamente, non saprei.

E il libro mio? Anche quello langue, in attesa.



mercoledì 2 novembre 2022

QUEI PICCOLI GRANDI DIPARTIMENTI

  La riunione per dipartimenti comincia sempre in orario, ma non rispetta mai la fine prevista. Ci allunghiamo sempre a chiacchierare, spiegare, correggere, considerare quanto e come lavorare con le classi parallele, interdisciplinari, trasversali...

 Segnalati da Gioia, si snocciolano i punti all'ordine del giorno, sempre corposo: referenti da scegliere, giudizio, continuità da programmare tra ordini e orientamento in uscita, scuola-aperta per accogliere, lezioni alternative ma accattivanti, uscite didattiche e, per chiudere in bellezza, l'educazione civica.

 Ci siamo confrontati, senza discussioni: la parte migliore sta sempre nella scelta delle mete da raggiungere, accompagnatori ne abbiamo? Facciamo la conta! Ci sono e si divertono anche: tra la Toscana, l'Umbria, l'Abruzzo e la Campania, siamo proprio un gruppo vulcanico, sotterraneo, archeologico, storico, naturalistico, medievale, laboratoriale, di armi e bagagli.

 La valutazione è stata stabilita, il tema civico pure, gli abbinamenti da "spostati" a posto, i contatti con maestre, educatori e istituti superiori non fanno una piega, postazioni per l'accoglienza da ideare in fase di allestimento. A braccio o a sentimento, siamo pronti anche a soddisfare richieste e dubbi dei piccoli e delle loro famiglie, tra novembre e dicembre, che poi a gennaio si perfezionano le iscrizioni e la quadratura del cerchio deve comporsi.

 Le ultime battute solo per limare qualche idea d'esame, che il tempo vola.

giovedì 27 ottobre 2022

BIBLIOTERAPIA: PRIMO INCONTRO

  Era stato annunciato a fine giugno ed è arrivato puntuale: un corso specifico sulla lettura, l'insegnamento e la trasmissione del piacere di leggere, senza altre sovrastruttura. Come formatore una personalità di spicco, così si dice, Nicola Galli Laforest dell'Associazione Hamelin di Bologna.

 Ci siamo collegate in tre, colleghe di lettere, sempre in-formazione, in-formate.

 Un incontro che definire interessante sarebbe riduttivo: spunti stimolanti, ricca bibliografia, continui rimandi ad esperienza sul campo, consigli di organizzazione scolastica, bacchettate anche ai metodi scolastici educativi degli insegnanti che inquinano la voglia di leggere, il piacere della scoperta della storia con relazioni, schemi, schede di critica...

 Si comincia con Pennac e il trentennale di Come un romanzo, poi Adam Chambers fino ad arrivare alle numerose zie che regalano libri senza la giusta passione di coinvolgimento emotivo; snocciola il formatore gli studi statistici che riguardano il numero dei lettori forti meno forti deboli o nulli in Italia a seconda delle fasce d'età: non ci siamo ora, ma il discorso parte dall'avvento della Scuola Media per toccare l'esistenza dei social, degli audio-libri e delle nuove realtà hashtag con cui comunicano i giovanissimi, sembra milioni di visualizzazioni. Allora il problema non sta nei libri ma nella comunicazione?

 La lettura è una delle attività intellettuali più difficili, che richiede impegno, tanto, ma il bello sta nell'esperienza che si guadagna, che sia unica e inconfondibile: dobbiamo restituire questa unicità al libro che conquisti il lettore, che lo coinvolga nei sensi lasciando indietro altre distrazioni.

 Dalle statistiche dei giovani lettori alla letteratura per l'infanzia il passo è breve: libri ne abbiamo che piacciano e basta o devono essere educativi, pedagogicamente validi ed equilibrati?

 Intanto si legge se abbiamo a disposizioni libri: biblioteca comunale, di quartiere, librerie, scambi; organizzare la biblioteca scolastica in più punti sia in classe che di Istituto, lungo i corridoi, nell'atrio anche, aggiornarla e arricchirla il più possibile, sparpagliare volumi in punti strategici e facilmente raggiungibili. Gli insegnanti stessi sono i primi chiamati a dare il buon esempio come lettori, ma senza costrizioni: sta a noi creare un rapporto sentimentale tra un lettore e quella storia, senza dimenticare che la promozione della lettura non è da intendere come materia scolastica, perché il nobile e ultimo fine è la lettura in sé.

 Altra indicazione da tener presente un sito per ragazzi in cui scovare suggerimenti e recensioni, idee e pagine da consultare, una sperimentazione dalla Lomellina SBLAM.

 E poteva mancare un decalogo?

 Tanti stimoli, per chi ama legger, per chi vuole trasmettere questa passione, per chi di mestiere si appassiona ai ragazzi e alle storie dei libri e non solo.

https://hamelin.net/author/nicola/

https://sblam.net/


mercoledì 26 ottobre 2022

QUEI LIONS DI SECONDA

  Ed oggi abbiamo approfondito una tematica di quelle serie e importanti, che vanno oltre il nostro piccolo ambiente, oltre il credo religioso o l'idea politica: siamo partiti da una citazione del Dalai Lama per arrivare a realizzare qualcosa di buono da proporre ad un concorso.

 La docente di Arte e Immagine, Liliana Talotta ha iscritto anche la classe 2A della Salvo D'Acquisto di Faleria al concorso indetto dai Lions a tema, appunto, la guida e la compassione.

 Il concorso prevede la realizzazione di un disegno su supporto cartaceo, un'opera d'arte che esalti queste due sfere, senza però il richiamo a soggetti già ampiamente utilizzati, simboli specifici, numeri o lettere: devono proporre la loro idee di compassione e di guida, il mondo dei grandi visto con gli occhi dei ragazzi.

 La nostra riflessione è partita dall'etimologia latina, c'è sempre il latino alla base, imprescindibile: patire, soffrire insieme, rendersi conto delle difficoltà o della sofferenza intorno a noi, cercare aiuto e cercare di aiutare, non sentirsi estranei lontani o al riparo; non mostrarsi indifferenti e riuscire ad organizzare l'aiuto materiale e morale, rimettere a posto il mondo, tornare sulla direzione giusta della condivisione e della mano allungata al prossimo, accanto a noi, nessuno escluso.

 Cercare di capire chi sia una guida per ragazzi di dodici-tredici anni è stata un'esperienza di autocritica: i genitori, senz'altro, assieme ai nonni e a vari altri parenti adulti, ma anche gli insegnanti hanno un ruolo importante, già solo a considerare le ore di impegno attivo in classe, sei al giorno per cinque giorni: i ragazzi si sono mostrati "gentili e ben disposti" ad accordare questo ruolo, gratitudine.

 Il prodotto sarà comunque valido, apprezzato dai professori e se proprio non raggiungerà il primo riconoscimento resta l'impegno e la fantasia di classe, gli spnti filosofici, il giudizio espresso dai minori nei confronti degli adulti.

 E gli adulti? Riflettono mai sul fatto che sono costantemente sotto lo sguardo vigile dei ragazzi?

https://www.iltk.org/il-dalai-lama-la-sofferenza-la-compassione-e-lessere-uno-studente-perenne/

https://www.icgenoinodacquisto.edu.it/circolare-n-14-del-21102022-concorso-un-poster-per-la-pace-guidare-con-compassione-di-lions-clubs-international/#:~:text=Il%20tema%20del%20concorso%20per,questi%20di%20forti%20tensioni%20internazionali.