lunedì 31 agosto 2020

NATI PER LEGGERE AL MUSEO

  Di domenica pomeriggio, a Viterbo presso il Museo della ceramica, centro storico.

 Dalle 16:00 alle 18:00 divisi in due gruppi, si sono alternati all'ascolto dei volontari di Nati per Leggere tanti bimbi accompagnati da genitori e nonni, una grande soddisfazione per chi ha organizza e chi ha letto.

 L'obiettivo di NpL sta nel diffondere l'amore e l'interesse per la lettura, nel coinvolgere gli adulti e i bambini in un abbraccio sicuro di emozioni, nel costruire un rapporto forte e duraturo di ascolto.

 Gli ambienti del museo sono particolarmente indicati per stare comodi seduti in cerchio, attorniati da vetrine ricche delle raccolte storiche, colori e forme di ogni tipo, testimonianze del passato e ricchezza per il futuro, padrona di casa Cristina.

 Le letture si sono svolte dunque sia all'interno dei locali, in un primo momento quando il cielo minaccioso si era scurito, sia all'esterno quando timidi raggi di sole di fine agosto hanno invogliato le famiglie a rimanere nel cortile, sotto il controllo di un grande leone di peperino.

 I libri sono stati scelti dagli scaffali della Biblioteca Consorziale di Viterbo e dalle librerie dei volontari per raccordare le collezioni del Museo alle storie: mostriciattoli, cavalieri e principesse, draghi e prove da superare e, naturalmente, il mondo visto con gli occhi dei più piccoli.

 Grazie a chi ha partecipato e a chi ha reso possibile usufruire dei locali del Museo: una delle idee per l'autunno e la ripresa delle attività del gruppo NpL di Viterbo è proprio valorizzare i luoghi della cultura avvicinandoli al mondo dei bambini.

https://www.facebook.com/Museo-della-Ceramica-della-Tuscia-1426456461008150/?__tn__=%2Cd%2CP-R&eid=ARAdxucQ6XyGRDiTsAZDRRFkMybm2dQNmdbDmtFJZ-nysfeF1POr8CE97xooBCEFjrEvdzZs4Lcz50y5







lunedì 24 agosto 2020

MI INDICHERAI IL SENTIERO DELLA VITA

  Nulla di più terribile, nulla di più tremendo: questa mattina abbiamo salutato per l'ultima volta Maria, giovane donna: la nostra piccola comunità ha perso un'altra insostituibile mamma, una preziosa figlia, una giovane moglie, un'affettuosa sorella, una zia divertente, un'amica gioviale...

 Vita difficile, esistenza fragile, come ha ricordato don Enzo, ma non per questo meno fondamentale per la madre, per i figli, per la grande famiglia, per il gruppo della parrocchia e tutti gli amici presenti e stretti nell'ultimo abbraccio in duomo.

 In queste occasioni la mia fede vacilla, già ne ho scritto: tante le prove affrontate, tanti gli ostacoli frapposti alla serenità personale e tanta sofferenza, perché? Siamo consapevoli del mistero del percorso che è la vita, del destino che non ci appartiene, del trapasso a miglior vita, si dice così, eppure come non piangere per quei bambini che cercano la loro mamma, per quella donna ormai anziana che ha accompagnato il feretro della figlia, per il marito, per i fratelli e tutti coloro che hanno avuto modo di frequentarla?

 Forse abbiamo sentito tutti una stretta al cuore per la breve esistenza concessa a Maria, per lo strazio negli occhi dei parenti, per il baratro che si apre quando una famiglia rimane senza la guida e lo spirito di sacrificio della mamma.

 Già un sacrificio, un sacrificio che non si dovrebbe chiedere a nessuno, figuriamoci a piccoli innocenti e madri già provate dalle complicazioni quotidiane; certo, Maria siede tra i Giusti del Signore, ma oggi questa consolazione non mi basta, il cammino è ancora lungo per i figli e affrontarlo senza il sorriso della mamma e la sua mano stretta non sarà mai semplice.

https://www.youtube.com/watch?v=50gYvsr0h7A

sabato 22 agosto 2020

NpL A CAPRANICA, AL PARCO

  Un sabato pomeriggio all'insegna della lettura a bassa voce, con i bambini da zero a sei anni al parco pubblico incantati dalle musiche, dalle parole e dalle immagini delle volontarie di Nati per Leggere del gruppo Ronciglione-Capranica.

 Sono quattro, con la maglietta bianca e il logo, ad attendere i partecipanti, sono emozionate e pronte a spiegare il messaggio e lo scopo del gruppo, la formazione e i prossimi impegni: il parco è grande, verde, a misura di bimbo e arrivano via via famiglie intere, una gioia scoprire la presenza anche dei padri, non sempre scontata.

 Le volontarie si dividono per arrivare meglio ad ogni piccolo, ma prima hanno fatto ascoltare qualche canzoncina di quelle che accompagnano le filastrocche illustrate, una goduria, specie per i piccolini.

 Bello tra le lettrici e gli adulti potersi confrontare, raccontarsi le esperienze di lavoro e di vita, portare qualche testimonianza dal Nord e dal Sud, sia nel bene che nel male: i libricini cartonati, tattili, curiosi, colorati aspettano sui teli di essere guardati, toccati e ascoltati, sono tutti lì per le parole.

 Grandi sorrisi, dolci parole, cacchine e pinguini smontati dall'urlo della mamma; c'è chi ascolta rapito, chi ricorda una lettura a distanza, chi sceglie la storia tra le tante proposte: ogni bimbo a modo suo si appropria del momento, si concede la pausa, si siede e attende.

 Le due ore scivolano via impegnative, ci si lascia al prossimo appuntamento, settimana ricca.

https://www.facebook.com/events/2578650715779036/



PASSEGGIATA DI FAGGETA

  Sabato mattina appuntamento al parcheggio antistante l'entrata, ore 10:00, ma noi siamo sempre in anticipo e il gruppo si forma via via col passare dei minuti: ci accolgono Eleonora e Marco.

 Si tratta di una passeggiata ad anello gratuita, organizzata dal Comune di Soriano, una replica considerata la grande affluenza del primo incontro effettuato la scorsa domenica: Eleonora si occupa da archeologa del nostro territorio da molti anni e ha il compito di accompagnarci alla scoperta delle bellezze nascoste del passato, ma anche di quelle verdi assieme a Marco dell'Associazione Soriano Terzo Millennio.

 Accoglienza e raccomandazioni anti-virus, poi l'ascesa alla vetta, con impegno, ma senza strafare: prima tappa l'aula didattica per raccontarci del bosco di faggi, del Patrimonio Unesco e delle sue regole. Ci siamo inoltrati nella Silva Cimina invia atque horrenda, seguendo i gradini di rami e il sentiero battuto e polveroso per raggiungere appunto la torretta e ascoltare altri particolari, altre curiosità sugli scavi universitari e i ritrovamenti, le palizzate e le libagioni agli dei.

 Per tornare al punto di partenza abbiamo imboccato l'altro sentiero e scoperto ciclamini, massi cubici e altri tronchi caduti, lasciati così come le indicazioni naturali dettano: tanta buona aria, come si prescriveva un tempo ai malati da curare con la tranquillità e la pace dei boschi, bene, lo faceva anche Pirandello con la sua famiglia!

 Ultima attrazione, il Sasso Naticarello o Rupe tremante, naturae miraculum: non ci facciamo mancare nulla, al paesello nostro.

 Sempre un piacere ascoltare Eleonora, semplice e chiara nella divulgazione di fatti storici e verdi verità, quello che serve per accogliere famiglie e visitatori curiosi.

Vi lascio l'indirizzo di un articolo scritto nel luglio 2014 sugli studi effettuati IN VETTA AL CIMINO, PRIMA DEGLI ETRUSCHI

https://www.blogger.com/blog/post/edit/4119322915047333564/2383148911996179724







martedì 18 agosto 2020

CORTONA, SEMPRE

  Tappa fissa delle nostre escursioni estive, per via della passione di mio marito per la fotografia, la città di Cortona ci accoglie sempre con grande bellezza, movimento di turisti, locali attrezzati e assortiti.

  Per le vie e nei palazzi, in tono minore, ma comunque è in corso la mostra fotografica: grandi firme di artisti dell'obiettivo, a tema - e non poteva essere altrimenti - virus, come è stato affrontato e vissuto da semplici cittadini, personale sanitario e industrie, in Italia e nel mondo, dal basso e dal satellite.

 Ci muoviamo con una certa facilità tra le sedi delle esposizioni, ci aggiriamo per il centro tranquilli ma sempre con interesse e scatto pronto: qualcosa risulta cambiato, dalla biglietteria alle sedi, manca addirittura un catalogo ufficiale.

 Per raggiungere il Poggio, la parte più alta e panoramica, ci incamminiamo a piedi, di buon passo, tra vicoli e stradine ricamate di muretti, cancelli, cappellette, gioielli di chiese che attendono i visitatori e i fedeli per una preghiera, Cortona abbraccia tutti, anche sotto la pioggia, anche sotto un cielo grigio.

 Per la pausa pranzo quando il sole torna a scaldare, una puntatina in pizzeria da asporto, per uno spicchio semplice, magari una birra fresca e poi il gelato, a cui guardiamo come il premio per tanto sforzo di cultura e di arrampicata!

 Ultima parte della visita ai giardini, freschi e rilassanti, anche troppo.

https://www.cortonaonthemove.com/











lunedì 17 agosto 2020

MONTEPULCIANO ROSSO

  Siamo tornati molto volentieri in terra di Siena, per una giornata enogastronomica, naturalmente.

 Eravamo passati da queste parti due anni fa, poi avevamo esplorato Montalcino, interessante certo, ma non ci sono paragoni nell'accoglienza e nella generosità: giro gratuito e assaggi in una delle prime cantine che si incontrano all'imbocco della salita, a colpo sicuro.

 Si scende nelle grotte, nei cunicolo che legano i palazzi nobiliari in superficie, sono lavori portati avanti dai proprietari che ora rivendicano con giusto orgoglio l'intuizione, la spiegano con particolare fervore all'ingresso, senza impegno però ti tirano dentro con grande maestria.

 Arnesi e strumenti di lavoro agricolo e contadino, strumenti di tortura, ma anche la conservazione del cacio, la lavorazione del vin santo, la pulizia delle botti, la motivazione dei diversi costi per una bottiglia di vino, gli abbinamenti con il cibo: la visita guidata dura un'oretta, poi la parte migliore. Si comincia con un goccio di bianco, poi le stelle delle annate migliori e il vero vin santo appunto, che non si abbini ai cantucci, perlamordidio.

 Quasi nessuno esce dal locale storico senza un ricordo, sarebbe un peccato, neanche noi abbiamo certo resistito.

 Poi giro di foto per le strade del paese, tutto aperto per quanto riguarda locali e localetti da bere e gustare; gli altri esercizi di vendita di artigianato e ricordini si fermano solo per una veloce pausa pranzo: ci sono tante persone in giro, curiose e ben disposte a chiedere, informarsi, comprare che non si lascino scappare.

 Ci piace tutto, peccato per la piazza centrale poco visibile, occupata da transenne, spalti e attrezzatura varia "abbandonata" per un qualche evento.

 La Toscana non si smentisce mai, sapori e profumi non sono mai scontati, la vocazione turistica primeggia e gli addetti ai lavori conoscono bene come viziare un viaggiatore e "costringerlo" a tornare.








domenica 16 agosto 2020

FERENTILLO, DI MUMMIE E ABBAZIA

  Siamo approdati a Ferentillo a seguito del grande rumore creato intorno al Museo delle mummie, molto pubblicizzato: vi chiarisco subito che il paesino lascia a desiderare, poco accogliente diciamo, non complimentoso come di solito si trovano in Umbria.







Il Museo si trova a poca distanza dalla strada principale, dove si parcheggia con comodo e liberi da tariffe, una piazzetta e un bar: ci si arrampica giusto per una rampa e si accede al grande ambiente, un cimitero a tutti gli affetti con un paio di bare grossolane di legno  e teche che mostrano corpi di adulti e bambini. Non si possono scattare foto, nel rispetto del luogo e del riposo dei morti.

 Il biglietto intero per tutta la famiglia offre uno sconto se viene accorpata la visita alla poco distante abbazia, così abbiamo pensato, anche perché il giro delle ossa non dura più di una mezz'ora, con la lettura dettagliata del pieghevole rilasciato alla cassa da parte del piccoletto tutto preso dall'insolito spettacolo delle mummie settecentesche. Poi un giro nella chiesa superiore, di rifacimento barocco.

  Per giungere all'abbazia bisogna salire in macchina, percorrere poca strada principale e poi accedere a sinistra per una stradina di campagna in salita tra gli ulivi, il silenzio e la pace.

L'arte dell'abbazia invece è spettacolare, incanta per le tematiche e la resa degli affreschi, splendido gioiello longobardo-romanico, insomma da ammirare e capire, grazie sempre ad un pieghevole rilasciato all'entrata, ad ogni visitatore.






martedì 11 agosto 2020

E FAI RUMORE

  Fai rumore con un gruppo affiatato, di amici e volontari che hanno raccolto una grande sfida: aiutare gli altri, quelli che si trovano in difficoltà  e nella sofferenza di una malattia. Notte di San Lorenzo, la serata ideale per alzare lo sguardo al cielo e cercare di raccontare Stella, una delle quattro piccole fate, a cui è dedicata l'associazione.

 Fai rumore, leggi una dedica, una poesia, componi una filastrocca sulla pupù, apri un libro e cerca la descrizione dei buoni e dei cattivi: i bambini saranno coinvolti, euforici, messi in gioco e prenderanno il microfono per non lasciarlo più, per il gusto di leggere, la gioia di essere protagonisti, la voglia di mettersi in gioco.

 Fai rumore con la maglietta bianca, ma anche verde, con il cerchietto di stelle sui capelli, con la collana di perla, con il timore di sbagliare e la gioia di esserci, sempre.

 Fai rumore e sbatacchia palloncini, carica braccialetti luminescenti, lancia in aria un pensiero che si impiglia e comincia ad urlare al vento di spingerlo in alto.

 Fai rumore con Resy, con la musica dal vivo, con tante canzoni d'amore o divertenti, romantiche o ironiche, afferra il microfono anche tu e accompagna il battito delle mani, il ritmo del suono

 Fai rumore e tuffati a bomba in acqua, dopo il conto alla rovescio, con i tuoi amichetti e scappa dall'abbraccio della mamma che ti vorrebbe fuori dalla piscina, asciutto e pettinato, quando invece si sta una favola anche in notturna e puoi ridere e provare la capriola.

 Fai rumore per raccontare i tuoi dolci ricordi, i motivi amari delle tue lacrime, la fine della speranza e la ricerca impossibile dei perché, il dolore non diminuisce, non si placa né alcuno potrà sottrartelo, ma ti sentirai meno solo e più audace a soccorrere gli altri, a valutare le esperienze della tua vita, il percorso della tua esistenza.

 Fai rumore quando avvisti una stella cadente, indicala con il dito e chiama chi sta al tuo fianco, esprimerete insieme un desiderio, un desiderio di felicità condivisa vale il doppio e riempie il cuore.

 Fai rumore, ma non ti arrendere, la vita va difesa, cantata e vissuta, anche con gli amici, quelli speciali. https://www.facebook.com/lefatinedelsorriso.odv/?epa=SEARCH_BOX