venerdì 29 aprile 2022

IL LIBRO DI NONNO LANNO, FASCISMO D'ANNATA

  Per il progetto di Educazione Civica oggi è venuta in nostro aiuto la professoressa Sara Creta che ci ha permesso di scoprire il sussidiario del nonno Lanno, classe 1929.

 Correva il XVII anno dell'Era Fascista, era il 1939 e Lanno frequentava la classe quinta inferiore, usufruendo di un interessante strumento di propaganda per il Regime, un libro di testo su cui approfondire religione, storia e geografia mondiale.

 Pagine da leggere e analizzare per capire come si proponevano fatti e alleanze, scoperte e civiltà, cominciando da una orazione per il re e una per Mussolini, naturalmente. 

 Razze, potenze alleate, scontri e sentimenti un tempo sopiti come l'amor di Patria: scorrere le pagine ingiallite dal tempo, con un foro originale di scheggia/granata?, soffermarsi su parole ormai desuete, trionfali per il Capo, ma anche percepire la distorsione della realtà o la descrizione di certi aspetti lascia perplessi ms allo stesso tempo affascinati. 

 In bianco e nero, bidimensionali le illustrazioni, lontane dal mondo tecnologia e abbacinante di oggi: i giovani di allora comunque disponevano di un linguaggio ricco, forbito, in una sintassi quasi barocca.

 Grazie alla professoressa Creta che ha introdotto l'argomento storico di educazione scolastica giovanile e ha letto vari passi ricchi di spunti, per capire com'era questa Italia ora un poco bistrattata e in affanno a livello mondiale, quando allora era cantata come vanto ed erede dell'Impero più eccelso che la Storia avesse conosciuto. 

 Continua il viaggio nel tempo e nello spazio alla ricerca di più informazioni possibili sull'educazione, OBBLIGO O VERITÀ.





giovedì 28 aprile 2022

CANTARE LA STORIA, OVVERO FACCETTA NERA

  Erano stanchi per la verifica di storia appena finita: sapevamo che sarebbe stato difficile attirare la loro attenzione in una lezione frontale tradizionale.  Così nottetempo ci siamo accordati, abbiamo confabulato: il professor Pianura ha organizzato una incursione nel mondo musicale del Ventennio, uno scoprire chi e cosa andava di moda, era ascoltato seguito riprodotto.

 Certo i ragazzi Duemila non possono rendersi conto effettivamente di come i loro bisnonni ascoltassero brani, imparassero testi o riproducessero le marce. Eppure la notorietà era tanta, il favore alle stelle e la diffusione capillare.

 Ancora oggi cantiamo il ritornello di Faccetta nera  così come ci appelliamo alla giovinezza: il mito della Patria, del vigore fisico, della bontà di Roma e del Re. I testi iniziali modificati, adattati al momento e alle esigenze di Partito unico, addirittura in romanesco: non si finisce mai di studiare e imparare, veramente. 

 Il testo, le motivazioni, gli Arditi, Beniamino Gigli: quanto c'è da approfondire in una semplice canzone, ma soprattutto la contestualizzazione, capire cosa spingesse un popolo ad osannare il Capo, a offrirgli la propria vita.

 Ci piace così la Storia, cambiare il punto di vista, prendere confidenza con quello che è stato, imparare a non commettere certi errori, soppesare le parole... Se non a scuola, durante l'ora di Storia, quando?

 Grazie ai miei colleghi preziosi sempre disponibili ad appoggiare idee un poco bislacche. 



mercoledì 27 aprile 2022

QUELLI DI SECONDA E IL LIBRO SILENZIOSO

  Ci siamo, manca poco, veramente poco: abbiamo le tavole finite, abbiamo l'indice degli artisti, abbiamo la presentazione spiritosa della classe. Mancano solo la copertina e un sunto preciso del progetto, poi andrò al laboratorio di grafica del Paesello mio per accordarmi con Agnese e rilegare il tutto, scegliere la copertina, chiudere.

 Si tratta del libro senza parole, il libro delle emozioni, quelle scelte dai ragazzi e messe su cartoncino: disegno e colori per animare la loro ira, la spocchia, la timidezza, l'euforia e tutto quanto sentono in classe, insieme, quando "sono gruppo". Quelli di seconda, la classe sgangherata, un poco confusionaria, a tratti insopportabile per l'effervescenza delle battute, dei rimandi, i giochi, le rimostranze contro chi li ha privati del campetto da gioco, contro i proprietari dei cani che insozzano i giardini pubblici...

 Abbiamo lavorato in particolare il lunedì mattina, alla prima ora, quando siamo in compresenza, così le emozioni e le parole oltre che in italiano le tirano fuori anche in inglese. Non che a loro servi il via per chiacchierare, ma quando si tratta di ascoltare gli altri e ragionare di conseguenza, allora faticano un poco. Dovevamo e dobbiamo ancora lavorare sull'empatia.

 Il progetto da dove tutto è principiato si intitola: Piovono libri come emozioni e di emozioni in questi mesi ne abbiamo provate tante, positive e no, forti e ribollenti.

 Grazie ai miei colleghi che mi hanno supportata, incoraggiata e aiutata: la docente di inglese Chiara Bannella e il professore di sostegno nonché fiduciario di plesso Matteo Santori.

 C'era una volta una classe sgangherata, composta da quindici supereroi nani abitanti degli umidi boschi tra Faleria e Calcata. Tra le missioni più ardue e difficili furono chiamati alla corte dell'italiana Cultura per combattere l'ignoranza attraverso disegni emozionanti.

 Si armarono di cartoncino e matite per forgiare un albo illustrato, un libro silenzioso di forti emozioni da sfogliare e interpretare, a piccole dosi.

 Buon assaggio!

Indice iniziale

Hanno partecipato alla realizzazione di questo silent book

 Maicbros, tristezza

 S1mon3, ira

 Pala, timidezza

 Ceru, spocchia

 Mattew, testardaggine

 Riccardo, ambizione

 Saturn, malinconia

 Sajzentino, vendetta

 Yume, sofferenza

 Flà, calma

 Hiba, nostalgia

 Leo, euforia

 Ari, pigrizia

 Giuggia, vanità

 Marty, indecisione

martedì 26 aprile 2022

CONSAPEVOLEZZA, OVVERO MOTIVAZIONE

  Corso con la psicologa, la dottoressa Rossetti, terzo incontro finalmente in presenza. 

 Sede centrale, Sala Cicuti: siamo a semicerchio intorno al maxi-schermo su cui leggere il materiale di supporto, le strategie di linguaggio, i passaggi di approccio al discente, la presa di consapevolezza che nessuno è perfetto. 

 Già perché di questo ci dobbiamo rendere conto: per quanto si voglia, per quanto ci si adoperi, in fin dei conti non possediamo tutte le risposte né disponiamo di tutti i rimedi. Però cerchiamo ogni tipo di soluzione dall'ascolto partecipato all'arte dell'accompagnamento.

 C'è un test per comprendere il livello di empatia, la capacità di ascolto e di raccolta delle informazioni: in certi campi siamo bravi, calmi e posati, in altri meno riflessivi e comunicativi.

 L'importante è dialogare, farsi capire e mostrarsi sempre sinceri e autentici: il linguaggio non verbale ci tradirebbe comunque. 

 I pensatori, i filosofi da approfondire: da Thomas Gordon a Carl Rogers, ognuno con la propria teoria per l'efficacia, la valorizzazione dell'altro e le emozioni. 

 Tutto sta nel non sottovalutare il problema, decodificare il messaggio, mostrarsi aperti e accoglienti ai ragazzi che cercano sempre e comunque un modello di riferimento, una figura a cui guardare nel lungo periodo scolastico della crescita.

 Il tutto per circa due ore e mezzo di "lezione" teorica, alla scoperta dei punti forti e dei punti deboli dell'insegnante di ogni ordine e grado, per potersi migliorare, perché ad imparare ci vuole impegno. 

 Il prossimo, ultimo incontro ai primi di maggio per un confronto diretto, lo studio delle problematiche reali e le possibili soluzioni.



lunedì 25 aprile 2022

SILENZIOSO?

  E già sembra che abbia attivato la modalità silenziosa al mio blog, ultimamente. Perché non ho più scritto nulla, non ho commentato alcun avvenimento, è passata sotto silenzio la mia/nostra vita.

 Non che non abbia il formicolio alla mano, mi attira sempre l'idea di redigere, aggiornare, condividere le mie idee e la mia quotidianità. Domani sicuramente leggerete degli impegni lavorativi perché seguirò un corso pomeridiano, che non lo vuoi raccontare poi?

In questi giorni ho letto, tanto, ho camminato e pulito, ho fotografato e condiviso social in forma breve e discorsiva, agile direi.

 Non voglio tediarvi, non ci tengo a passare per la rompiballe di turno, con una filosofia spicciola o la morale usa e getta, no. Ci tengo a scrivere per essere apprezzata, capita e magari condivisa. Non dimenticate che il fine ultimo è ottenere la notorietà, accedere alla fama, essere riconosciuta per strada e invitare come esperta.

 Allora, intanto vi preannuncio che mi hanno contattata per riprendere le letture ad alta voce, sto svolgendo un paio di progetti scolastici interessanti, ho scambiato profonde impressioni con una persona che vorrebbe raccontarmi la sua vita.

 Nonostante mi senta pressoché inutile, benché la mia autostima rasenti il pavimento, considerato che i miei sogni di gloria sono solo annunci senza conclusioni certe e pratiche, vi do appuntamento per domani con il blog e la vita reale.

 Intanto leggete, apprezzate e parlate di me ai vostri amici: il ponte per la celebrità è pronto. 



martedì 19 aprile 2022

UN CONFRONTO TRA PARI

  Ci siamo incontrati virtualmente, con una chiamata meet, il mio tutor ed io per scrivere, completare e confrontare le sensazioni e i lavori tra pari. Serve alla causa non di beatificazione, ma lavorativa, ci siamo quasi.

 Abbiamo lavorato gomito a gomito, come si dice, d'intesa e con profonde esortazioni a non autoflagellarsi, perché un poco sconsolati e timorosi si procede in questo anno di prova.

 Dunque, dicevamo, l'osservazione e la progettazione, il supporto e la differenziazione: ci sta tutto, insegniamo lettere ma siamo diversi, per genere età esperienze pregresse e, soprattutto, interessi: letture, cinema, aspirazioni, studi e specializzazioni. Come procedo io non procedono gli altri, seppure nel campo aperto della lingua italiana  - scritta e orale - della Storia e della Geografia. 

Tant'è che ai dipartimenti si sono scoperti argomenti e argomentazioni divergenti, punti focali opposti, poetiche vincenti e antologie povere, tanto per citare qualcosa. 

 Allora l'azione di osservazione, di studio in compresenza dovrebbe continuare, a mio parere, protrarsi oltre ed essere costante per una dichiarazione di intenti e arricchimento. 

 Francesco Ratano certo è più ferrato sul giornalismo/attualità poetica magari, mentre la sottoscritta frequenta autori per ragazzi o nonsocosa

 Ecco, il confronto che sia costruttivo, entusiasmante, non cattivo o pregiudiziale, ma che ci sia, sarebbe cosa buona e giusta, sicusicuramente tra le stesse materie, ma anche tra colleghi. Io, per esempio, non potrei che imparare quanto a dispositivi, tecnologie, lingue straniere, pazienza e perseveranza...

 E voi, che ne pensate, di un ponte tra pari?

mercoledì 13 aprile 2022

QUELLI CHE...AUGURI PASQUALI

  Ebbene, alla fine è arrivato anche il mercoledì della Settimana Santa,  ci simo salutati.

 Dopo le prove Invalsi di inglese, italiano e matematica, che hanno scosso non poco il fragile equilibrio psichico dei docenti tra apparecchiature connessione credenziali documenti e risposte multiple; dopo le riunioni per dipartimenti e una prima organizzazione d'esame; dopo le spiegazioni e le interrogazioni delle discipline, le giustificazioni e le scuse, è arrivato il 13 aprile.

 C'è da pianificare la scelta dei libri di testo, la quadratura delle supplenze per i concorsi, le celebrazioni di Liberazione e Legalità, ma non subito. 

 Gruppo di Faleria assortito, colorato, dolce e affamato, per fortuna le docenti di lettere e matematica di prima ci hanno pensato: maritizza per tutti e lavoretti per i pulcini, cuccioli loro.

 Abbiamo attraversasato momenti particolari anche quest'anno dal lutto, alla positività all'inserimento di una nuova unità ucraina. Sempre con il sorriso e qualche "scongiuro", facile non è, ma neanche impossibile.

 Che sia un momento di serenità in famiglia, con i vostri cari, con chi ritenete giusto trascorrere momenti coccolosi. 

 Vi augurano insomma una felice Pasqua '22 Rosa, Sabrina, Maela, Elena, Matteo, Simone, Mario, Giuseppe, Giovanni, Enrica, Silvia, Chiara, Sara, Alessandra e la preziosa collaboratrice Sabrina.



martedì 12 aprile 2022

DIPARTI-MENTI-PRONTI

  E poi i dipartimenti in un martedì già carico di suo di impegni: gli Invalsi, il test salivare, lezione con spiegazione, il saluto pasquale a sorpresa del Capo e ti fermi a pranzo per una riunione pomeridiana di due ore che diventano tre.

 C'è anche il prof Ratano collegato benché convalescente perché l'argomento tira, è importante discutere e decidere.

 Adalgisa Treglia conduce il dibattito: esami, griglia, conoscenze, competenze, argomenti, prove comuni. Intervengono tutti: ognuno con un proprio punto di vista, se ne trovano almeno tre in totale disaccordo, dislocati agli angoli dell'aula. 

 Ah i dipartimenti, ci piacciono i dipartimenti perché è in queste occasioni frontali e assolutamente libere che escono fuori le varie anime dei docenti: preparazione, sensibilità, maturità, apprendimenti. Come comportarsi con gli esaminati/candidati al loro primo appuntamento con la Storia? E poi quali modalità sostenere e quali tecniche scartare? I ragazzi che discuteranno che si sentano coinvolti, padroni della tematica e sicuri della valutazione, nella assoluta imparzialità della griglia. Dunque la valutazione: in difetto, per eccesso, con uno scarto, la percentuale del loro percorso scolastico, ammissione e scritti.

 E già perché gli scritti saranno due, quindi le conoscenze linguistiche stanno lì che scalpitano. E alla fine se ne vanno tutti, tranne quelli fortunati di lettere perché di tracce e testi non si finisce mai di narrare e descrivere.

 Avete qualche idea da buttare giù?

 A me intanto mi sale l'herpes da ansia d'esami e mancano ancora due mesi alla fine delle lezioni.


venerdì 8 aprile 2022

COSTITUZIONI-AMO

 Abbiamo scritto la nostra Costituzione di classe, siamo in 2 e stiamo percorrendo la strada di Educazione Civica con il progetto "Obbligo o verità".
 La classe seconda della secondaria di primo grado si presta particolarmente a questo tipo di riflessioni dato che il programma di Storia prevede Illuminismo e Rivoluzioni che portano alla presa di coscienza dell'uguaglianza, del diritto naturale, della fratellanza...
 I ragazzi hanno studiato la teoria, hanno elaborato una propria bozza di Legge universale per la scuola: questa mattina in classe ci siamo prodigati per mettere gesso su lavagna le idee tutte. Interessante, stimolante, acuto: la parte più critica - neanche a dirlo - l'articolo riguardante i social, l'utilizzo autorizzato o meno di messaggi confidenze.
 Difficile la coordinazione in questi casi, perché non sempre combaciano i punti di vista in famiglia, figuriamoci in un gruppo di quindici preadolescenti sull'orlo di una crisi ormonale - emotiva - ludica.

Art. 1
La Classe II A è formata da quindici alunni che godono degli stessi diritti scolastici.

Art. 2
Ciascuno ha il diritto di esprimere la propria opinione, nei limiti della correttezza verbale scritta e orale.

Art. 3
La classe lavora per sei ore giornaliere per cinque giorni settimanali, esclusi eventuali corsi pomeridiani, secondo le indicazioni ministeriali.

Art. 4
Gli alunni devono poter contare sul miglior insegnamento possibile per esaltare le proprie qualità.

Art. 5
Alunni e docenti lavorano d'intesa per creare un ambiente di apprendimento amichevole, stimolante e piacevole.

Art. 6
Lo scambio di opinioni è caldeggiato nel rispetto della persona e della sua situazione.

Art. 7
Non giudicare un compagno dalla copertina.

Art. 8
Ognuno è pienamente responsabile di ciò che scrive e condivide in ogni forma social.

Art. 9
Il punto debole di un compagno non va utilizzato a proprio vantaggio.

Art. 10
Rispettiamo la vita privata e le scelte personali di ciascuno, astenendoci dal giudicare.

Classe II A, Salvo D'Acquisto, Faleria.

mercoledì 6 aprile 2022

E POI IL COLLOQUIO

  Se c'è un giorno che mi mette ansia, preoccupazione e tanta agitazione, è proprio quello dei colloqui del secondo quadrimestre. 

 Oggi.

 E ci siamo collegati, dal primissimo pomeriggio: non più quelle care vecchie file di brontolii, di numeretto, scortesia e pettegolezzi, no. Adesso siamo telematici, lontani e sempre reperibili. 

 Io in cucina, ambiente ristretto caldo con una buona illuminazione, se solo ci fosse il sole. Piove pure. Li vedo nello studio privato, in pausa lavoro, in macchina al parcheggio, dalla cameretta con tutto l'armamentario dei giochi virtuali al fianco. Qualche alunno fa capolino, qualcuno sfugge, qualcuno fa il segno della croce, dai!

 L'ansia mi fa compagnia da una settimana, perché ho raccolto le mail degli appuntamenti, ho incastrato gli impegni dei genitori e miei, in modo quasi perfetto. Ho sovrapposto solo due famiglie, anzi, sono riuscita a risolvere in fretta.

 Come va? Come si comporta? Che mi dice, sta migliorando? Sono quasi tutte signore le mie interlocutrici, peggio per i figli perché i padri si sa sono sempre più buoni e accondiscendenti, ma le mamme... Chi promette tempesta, chi un taglio netto, chi dice di essere rassegnata e chi chiede invece un consiglio, collaborazione o conforto.

 I punti critici sono pochi, per fortuna, risolvibili. Bisogna collaborare, cercare la soluzione migliore, prendere coscienza del problema e agire di conseguenza: ma se non ama la lettura il pargolo, che si fa? C'è chi propone un audio-libro, chi la lettura a coppia, chi quelli della propria giovinezza. I genitori non si fanno certo scoraggiare dalla prole restia, la prof ringrazia di cuore.

 Meglio in presenza, certo, guardarsi negli occhi e stringersi la mano a fine chiacchierata, però per ora va bene così. Si tira fino a tardi, quando finisco non sono tanto fresca.

 La valutazione è questione spinosa, non semplice e ben dibattuta. Cerco di fare del mio meglio e di cogliere il momento propizio, che sia anche al rientro, dopo un approfondito ripasso.



martedì 5 aprile 2022

INCONTRO DI RIPORTO: COME TI PRESENTO IL MIO LAVORO

  Siamo stati saggiati, valutati, esaminati: esempi di lavoro di "programmazione" di organizzazione per traguardi e competenze. 

 Dopo vari incontri per elaborare il documento, oggi pomeriggio Massimo Angeloni in presenza e da remoto ci ha aiutati a guardare il nostro lavoro da un nuovo punto di vista, a considerare il nostro obiettivo per agire di conseguenza.

 Compito di realtà, far ragionare i ragazzi, presentare un problema da risolvere con l'aiuto del gruppo classe, ma soprattutto con il coinvolgimento di chi parte svantaggiato.

 Non solo chi ha strumenti e strumentazioni adatti, chi ha una famiglia d'appoggio, bisogna puntare i nostri sforzi su chi difficilmente si integra, chi ha problemi di lingua, chi si trova "spaesato" e rischia di abbandonare. 

Innanzi tutto autovalutazione del discente, con indicatori e descrittori chiari e coerenti, non basta trasmettere i contenuti perché i ragazzi devono incuriosirsi, desiderare apprendere e trovare risposte ai propri bisogni. 

 Le esperienze arricchiscono, si tratta di lavorare in sintonia, di squadra, in modo che si sviluppi un fare consapevole e si esaltino i punti forti, meglio ancora se si fa leva sull'affetto, sulla vicinanza e familiarità di quanto appreso.

 Un ottimo incontro di scambio di opinioni, con un impulso a collaborare per discipline e campi di esperienza, a guardare ogni competenza sviluppata grazie a più insegnanti.

 Per parte mia ho trovato stimolante lo spunto della biblioteca scolastica, di un paio di progetti da poter sviluppare tra classico e moderno, pagine scritte e messaggi multimediali, video racconti e presentazioni virtuali.

 Però tutti d'accordo ad utilizzare terminologia di lingua italiana, tecniche e metodologie moderne che richiamano il passato recente, come dice la professoressa Baldoffei che ha visto trent'anni e passa di giovani, dalla lezione frontale al palcoscenico, la scuola è un mondo meraviglioso. Anche vintage. 


lunedì 4 aprile 2022

LE LEZIONI DEL TERRORE: E. A. POE

 Il lunedì è un giorno azzeccatissimo per gli approfondimenti di un certo spessore: oggi in 3 per esempio abbiamo analizzato la tecnica di narrazione di Poe nei suoi Racconti del terrore. 

 Lezione tenuta in aula biblioteca dalla professoressa Chiara Bannella di inglese: power point di sottofondo, lettura ad alta voce del "Cuore" e due brevi episodi animati dei Simpson, che acchiappare parecchio.

 Tutto ci piace e ci interessa, dall'emozione chiave alla brevità del testo, dall'atmosfera cupa alla descrizione minuziosa dei tratti demoniaci: l'ora scorre veloce anche grazie ai video selezionati in cui ricorrono l'angoscia di chi ha commesso il fatto e la pazzia di chi immagina di percepire la presenza anche fisica di chi invece non è più vivo.

 Sono tutti incontri che ci permettono il confronto e lo scambio di voce, nuove tecniche e grandi idee sui possibili intrecci di materie ed espressioni, esperienze che avvicinano i ragazzi alla scuola superiore. 

 E poi la Letteratura, superba maestra di vita che deve aiutare i giovani a scoprire ed esternare emozioni e sensazioni, lavorare su se stessi e il forte sentire, rendersi conto che sono speciali ed unici per ciò che provano, vivono, pensano.

 E naturalmente grazie a Chiara Bannella che ha raccolto in modo egregio il nostro invito culturale.