Sto leggendo qualche commento al veleno, dispettucci, manfrine di persone adulte, sane e vaccinate si diceva una volta.
I famosi leoni da tastiera che esprimono rabbia e risentimento per come gira - o non gira - il mondo secondo il loro punto di vista, costringendo amministratori di gruppi o proprietari o semplici utenti a bloccare, fermare, oscurare tanto veleno.
Peccato, perché già la vita si presenta tanto amara, che aprire i social e trovare tanta cattiveria ti peggiora l'esistenza. E non puoi far finta di nulla, almeno io non riesco a dissociare reale da virtuale, pagina da piazza.
E pensare che qualcuno al Paesello mio ha avuto a che ridire anche dal mio blog, dei miei pensieri, delle mie parole scritte e firmate.
Chi mi ha tacciato di essere mandata da qualche forza politica, chi mi ha attaccato per aver acceso i riflettori sul malcostume locale, chi avrebbe voluto utilizzarmi come arma letale contro i suoi nemici e ha trovato picche.
Il blog è mio, esprimo come meglio credo i miei convincimenti, a ragion veduta senza infangare nessuno, ma negli anni ho abbandonato certe battaglie sterili, inutili, infruttuose.
Anche certi argomenti sono stati accantonati, perché sono stati interpretati male: io mi sono esposta in prima linea, poi al dunque valgono sempre di più gli amici loro, e gli amici degli amici.
Vivo ai margini ora, e ci sto bene.
Evito proprio, che è meglio diceva quel Puffo.
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