Martedì 29 novembre, ore 9:15.
Appuntamento concordato da tempo: alla scoperta della classe quinta primaria di Faleria/Calcata, mi aspettano le insegnanti maestra Nunzia e maestra Antonietta Teresa con ben ventisei alunni, scolari, discepoli, discenti bellini, composti, dai grembiulini bianchi e blu.
Grande l'aula, dal pavimento a scacchiera, a desta della cattedra una bella mostra di libri per ogni gusto e palato lettore: cominciamo a parlare, il mio compito sta nel portare avanti una piccola lezione dimostrativa e riassuntiva delle scuole medie.
I bambini della primaria frequentano il tempo pieno, rimangono a mensa, sono già stakanovisti dello studio e dell'impegno forte, non li spaventano certo le trenta ore settimanali del prossimo anno da grandi.
Loro ci tengono subito a presentarsi attraverso le parentele: fratelli o sorelle maggiori, cugini vari che hanno già frequentato o frequentano la Salvo e sono stati miei malcapitati alunni, alcuni li riconosco per somiglianza, faccette birbe!
Scansione oraria delle lezioni, libri di testo, progetti di approfondimento e poi chiacchiera a braccio: ci piace scambiare impressioni sulle emozioni, a cominciare dall'empatia. Ho portato proprio il libro senza parole realizzato lo scorso anno con la classe seconda e il volume dalla copertina rossa di Galimberti sulle emozioni: la lettura ad alta voce trova sempre uno spazio nelle mie lezioni, anche in trasferta.
Le insegnanti di classe mi affiancano, ascoltano, commentano e sollecitano gli alunni a rispondere, raccontare, interagire: qualcuno è timido ha bisogno di essere spronato, qualcuno invece alza sempre la mano per intervenire e raccontare della sua vita, della famiglia e delle fisse. Già le fisse che ci distinguono e ci rendono più simpatici: tutti ne abbiamo, perché vergognarsi?
Sono carini, spigliati, e mano a mano che passa il tempo neanche tanto intimoriti, passiamo a darci del tu che è meglio! Classe numerosa, composta dai bimbi nati nel 2012 dei due Paesi Faleria e Calcata al confine con la provincia di Roma e qualcuno magari neanche passerà alla Salvo, vista la prossimità di altri Comuni e le esigenze familiari, noi ci contiamo ad annoverarli!
Chissà chi sarà la loro docente di lettere il prossimo anno, dal momento che la decisione ultima dell'assegnazione spetta alla Dirigente: io intanto li ho conosciuti, sotto il segno della biblioteca che non c'è.
Grazie ai ragazzi che mi hanno accolto con i loro sorrisi sdentati e alla professionalità delle maestre.
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