Ecco, quel famoso libro di cui vi parlo da svariato tempo, strada facendo, curva dopo curva, è pronto. Sarebbe da dare alle stampe più o meno. Ed io ho paura.
Letto, corretto, riguardato.
Ora? Quanti sono disposti a sfogliarlo, consultarlo, leggerlo, prenderlo in prestito o, addirittura, comprarlo? Non voglio arricchirmi, sia chiaro. Ho un ottimo lavoro che mi piace, mi occupa, mi completa, mi gratifica. Non è quello il fine della mia esistenza, ma certo sarebbe la causa di un'enorme soddisfazione.
Però tengo timore di essere sciapita, insulsa, insignificante, sciatta, qualunquista... E se non vi acchiappa?
E poi come si pubblica un libro? Parole e parole, nero su bianco, sensazioni ed emozioni mie senza illustrazioni, almeno per il momento.
Vi ho talmente assillato con questa storia del mio scritto, della libreria dagli scaffali di legno, del mio forte desiderio di essere apprezzata che probabilmente ho saturato l'ambiente, per non parlare dei social.
Calma e sangue freddo, respirare a fondo, inspirare espirare, occhi chiusi: non combinerò mai niente di buono nella mia vita, tanto meno all'età che ormai mi ritrovo sulle ossa. Ma come sono arrivata a questo momento? Anni che scivolano come acqua alla fonte.
È il mio grande sogno sin da bambina, tradirei quella piccola Alessandra se neanche ci provassi, ma come e con quale certezza ?
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