giovedì 27 ottobre 2022

BIBLIOTERAPIA: PRIMO INCONTRO

  Era stato annunciato a fine giugno ed è arrivato puntuale: un corso specifico sulla lettura, l'insegnamento e la trasmissione del piacere di leggere, senza altre sovrastruttura. Come formatore una personalità di spicco, così si dice, Nicola Galli Laforest dell'Associazione Hamelin di Bologna.

 Ci siamo collegate in tre, colleghe di lettere, sempre in-formazione, in-formate.

 Un incontro che definire interessante sarebbe riduttivo: spunti stimolanti, ricca bibliografia, continui rimandi ad esperienza sul campo, consigli di organizzazione scolastica, bacchettate anche ai metodi scolastici educativi degli insegnanti che inquinano la voglia di leggere, il piacere della scoperta della storia con relazioni, schemi, schede di critica...

 Si comincia con Pennac e il trentennale di Come un romanzo, poi Adam Chambers fino ad arrivare alle numerose zie che regalano libri senza la giusta passione di coinvolgimento emotivo; snocciola il formatore gli studi statistici che riguardano il numero dei lettori forti meno forti deboli o nulli in Italia a seconda delle fasce d'età: non ci siamo ora, ma il discorso parte dall'avvento della Scuola Media per toccare l'esistenza dei social, degli audio-libri e delle nuove realtà hashtag con cui comunicano i giovanissimi, sembra milioni di visualizzazioni. Allora il problema non sta nei libri ma nella comunicazione?

 La lettura è una delle attività intellettuali più difficili, che richiede impegno, tanto, ma il bello sta nell'esperienza che si guadagna, che sia unica e inconfondibile: dobbiamo restituire questa unicità al libro che conquisti il lettore, che lo coinvolga nei sensi lasciando indietro altre distrazioni.

 Dalle statistiche dei giovani lettori alla letteratura per l'infanzia il passo è breve: libri ne abbiamo che piacciano e basta o devono essere educativi, pedagogicamente validi ed equilibrati?

 Intanto si legge se abbiamo a disposizioni libri: biblioteca comunale, di quartiere, librerie, scambi; organizzare la biblioteca scolastica in più punti sia in classe che di Istituto, lungo i corridoi, nell'atrio anche, aggiornarla e arricchirla il più possibile, sparpagliare volumi in punti strategici e facilmente raggiungibili. Gli insegnanti stessi sono i primi chiamati a dare il buon esempio come lettori, ma senza costrizioni: sta a noi creare un rapporto sentimentale tra un lettore e quella storia, senza dimenticare che la promozione della lettura non è da intendere come materia scolastica, perché il nobile e ultimo fine è la lettura in sé.

 Altra indicazione da tener presente un sito per ragazzi in cui scovare suggerimenti e recensioni, idee e pagine da consultare, una sperimentazione dalla Lomellina SBLAM.

 E poteva mancare un decalogo?

 Tanti stimoli, per chi ama legger, per chi vuole trasmettere questa passione, per chi di mestiere si appassiona ai ragazzi e alle storie dei libri e non solo.

https://hamelin.net/author/nicola/

https://sblam.net/


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