Allora auguri a voi che entrate in classe ogni giorno con una motivazione nuova.
Auguri a chi brilla di idee, scrive progetti, costruisce una biblioteca, dona nuova vita a vecchi computer, intravede del buono in linee squadrate e macchie di colore.
Auguri a chi sceglie ogni giorno di spiegare in modo diverso la nascita di Venere vergine, Galileo che abiura e Giordano Bruno arso per le sue idee.
Auguri a chi sente un battito di emozione per Ettore che scruta Achille, Marie Curie che vince due nobel e la Deledda unica italiana.
A chi onora l'Agenda 2030, chi segue le Indicazioni Nazionali, chi venera quelle europee.
Auguri a voi che trovate il modo di tenere seduti composti e svegli per almeno cinque ore piccoli vulcani pronti a esultare.
Auguri a voi che dovete sostenere, incoraggiare, educare, esaltare, arricchire, comprendere, ammaestare, condurre per crescere il futuro.
Auguri a voi che sapete dipingere pur non essendo pittori, tagliare e cucire pur non essendo sarti, incollare e decorare pur non essendo calzolai, recitare e cantare pur non essendo attori, consolare e sorprendere pur non essendo dottori.
Auguri a chi attraversa la provincia per raggiungere un posto di lavoro desiderato e si sente un privilegiato, auguri a chi manda tutta la documentazione oltre l'orario di lavoro, auguri a chi anima il registro, a chi organizza le uscite, a chi spiega la procedura, a chi guida i dipartimenti, a chi redige il curricolo, a chi è referente di qualcosa, perché non avranno mai pace.
E auguri a chi si è trasferito per superare la prova.
Si sta come d'autunno alle cattedre gli insegnanti.
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