Ieri e oggi, sabato e domenica, due mattini impegnati con i gruppi di volontariato "che frequento" da alcuni anni ormai.
Trovare il tempo per incontrarsi, discutere e confrontarsi non è mai semplice, basta volerlo però dicono i più informati. Sabato i lettori di Nati per Leggere di Viterbo hanno trovato riparo alla Giostra Ecologica: si sono ritagliati un cerchio verde di prato per calibrare gli appuntamenti e fissare le date; oggi le Fate sono di nuovo impegnate con un mercatino di artigianato e articoli fatosi per raccogliere fondi in beneficenza.
Quello del tempo è l'argomento preferito da parecchi, sia tempus fugit sia temporis acti, sia come scusa che come problema di fondo. Non che il volontario abbia minuti in più giornalieri o da buttare via, ma cerca di spendere bene quel che ha a disposizione, non che sia immediato l'aggancio, anzi.
L'Italia intera si regge sul volontariato, dalla salute alla musica, dell'accoglienza alla mensa, dalla parrocchia all'ambulanza; non sono minimamente in grado di impegnarmi nel campo sanitario o assistenziale e ammiro chi riesce, per me un eroe.
Nel gennaio 2019 ho frequentato il corso per Lettori NpL, ho aderito al nuovo gruppo costituito e si procede: incontri di lettura, aggiornamento, riunioni, sensibilizzazione, testimonianza...
Sono stata coinvolta dalle Fatine, nate nel novembre 2018, prima come scriba poi come voce ufficiale, ora sono entrata nel gruppo di azione e lavoro vero e proprio.
La coesione non è scontata, i punti di vista sono tanti e spesso in contrasto, ma deve essere così per migliorare e crescere. Molto sta nella maturità della persona, nel rendersi conto dei limiti e delle problematiche dell'altro, nell'evitare i confronti e i paragoni, vedere il mondo a colori e non in bianco e nero.
Facile non è, se lo fosse non sarebbe così appagante.
Ah, un'ultima questione, di persone sensibili c'è sempre bisogno, di attaccabrighe non se ne sente mai la mancanza.
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