Sempre un grande gruppo di varie professionalità, ordine e grado, unico scopo il benessere dei bambini a scuola, un ambiente accogliente e strutturato.
Strutturato sì, è stata oggi la parola d'ordine per il tempo, per lo spazio, per le storie: agenda visiva, attività scandite, segmenti previsti di lavoro e riconoscimento, situazioni in cui rispecchiarsi per capire come agire.
Si trattano casi quotidiani, le difficoltà in ogni classe sono molteplici: chi si rifiuta di lavorare, chi seleziona le parole, chi non riesce a rimanere seduto, chi cerca distrattori per attirare attenzione e via di seguito.
Lo scopo è quello di calare l'alunno nella vita di classe, di gruppo, sociale, dal rendersi conto che non basta volere un oggetto per appropriarsene, esigere il rispetto per gli altri nonostante si possa chiedere scusa: riconoscere gli altri e il loro ruolo, capire gli stimoli a cui siamo sollecitati e far fronte alle diverse situazioni che potrebbero generare una crisi, piccola o grande che sia.
Comunque l'educatore, l'adulto deve avere ben presente il fine da raggiungere, creando anche storie sociali adatte, apposite per stimolare emozioni, riflessioni, capire e nominare sentimenti e supportare i bambini nei possibili momenti difficili: passaggi, cambiamenti, perdite.
E ci soni gli strumenti adatti a realizzare tutto questo: disegni, illustrazioni, frasi combinate, libri e materiale in rete, perché nulla sia lasciato al caso, seppur in buona fede.
Anche oggi tosta, insomma, perché i casi e le combinazioni sono infiniti in una classe, perché il gruppo si modifica si adatta o sprigiona energia ogni giorno diversa, perché il rapporto scuola/famiglia è fondamentale, perché la coerenza prima di tutto, perché non basta sapere bisogna anche trasmettere questo sapere, cogliere il disagio, resistere alla provocazione, controllarsi e respirare forte, organizzare un ambiente adatto e trovare sempre le parole adatte.
Poi anche spiegare Storia o correggere gli esercizi di grammatica.
Noi ce la stiamo mettendo tutta, in-formazione.
Nessun commento:
Posta un commento