Terza ora di lettere, in terza: presentazione simulata, intervista con pubblico e moderatore, Leonardo e gli altri.
Mettersi in gioco, raccontare e raccontarsi davanti alla classe in uscita: dalla lettura del mese al diario delle elementari fino al blog. I ragazzi hanno partecipato con gusto, si sono prestati e interessati, a cominciare da Leo che conoscendo il libello ha formulato alcune domande iniziali da cui far partire il confronto.
Don Milani, la visita a Barbiana, i vari articoli che accompagnano la quotidianità, ricercare i testi che parlano di loro alunni; ma i miei interlocutori sono anche interessati agli anni di servizio, ai profitti della pubblicazione, alle difficoltà liceali.
Ho risposto a tutte le domande, ho dato la parola ad ogni braccio alzato e ho scoperto punti di vista particolari: merita di essere raccontata ogni esistenza? Professoressa o scrittrice? Quali lavori per mantenersi gli studi? Il prossimo libro? E la fama?...
Bello, semplice. E commovente. Avevo la voce incrinata e gli occhi umidi. Prima o poi riuscirò a non commuovermi. Non con i miei ragazzi però.
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