mercoledì 26 aprile 2023

NEL NOME DEL PADRE

Ci siamo ritrovati nella stessa piazza, all'ombra della stessa croce: la prima volta era un piovoso pomeriggio autunnale e salutavamo Federico nel suo ultimo viaggio, oggi con un caldo sole primaverile ci siamo stretti attorno ad un'alunna di terza.
 La nostra è una piccola realtà scolastica sospesa sul ponte tra Faleria e Calcata, così come è intima la vita quotidiana tra questi due borghi tufacei al confine della provincia romana; non possiamo non conoscerci tutti, grandi e piccoli, docenti e discenti, non possiamo non entrare in contatto empatico con ognuno, sia solo per un saluto, il tragitto in pulmino, la sosta davanti al bagno, la biblioteca.
 E così una terribile notizia ieri ha spezzato il clima festivo, ha sconvolto pensieri e parole, ci ha schiaffeggiato spegnendo il sorriso.
 Tutto perde equilibrio, nulla sembra più scontato e quello che un attimo prima è saldo e forte subito dopo sfuma tra lacrime amare.
 Ultimi due mesi di scuola, preparazione frenetica, crescita e maturazione, consolidamento delle amicizie, scoprirne di nuove, battiti di cuore per cotte e primi amori: ora siamo come congelati, attenti alle parole, riflessivi e pronti a sostenere chi è stato travolto dai fatti.
 I professori a volte servono anche a questo, un abbraccio forte forte.

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