Oggi pomeriggio ho portato i pargoli in centro...al Sacrario di Vt per giocare a "campana".
Splendida giornata di sole, sembrava primavera, merenda tradizionale - pane e olio/pomodoro/crema di nocciola/zucchero/mortadella/marmellata e da bere solo acqua liscia, naturale, offerta e tanti giochi diretti dagli scout del capoluogo.
Ai miei tempi - eppure non sono tanto vecchia - era attività quotidiana uscire in cortile con gli amichetti del quartiere per tutto il pomeriggio, dopo i compiti, e sporcarsi e cadere e sanguinare (e per fortuna anche i miei figli praticano questa attività).
Oggi invece lo spiegava la neuropsichiatra infantile, come comportarsi con i figli, come lasciarli sfogare all'aria aperta e magari non assillarli con l'igiene. In un angolo, sotto un gazebo, tra i cuscini, un'arzilla signora anziana leggeva fiabe a piccoli diavoletti eccitati e scalzi. E poi tanti passatempi da tavola, per esercitare l'olfatto, per solleticare il tatto, per smaltire il pranzo domenicale. Il più gettonato dai miei bimbi è stata la pista dei tappetti delle bottiglie da tirare con una "schicchera", come dice il nonno.
Niente tecnologia e nessuno, sembrava, ne sentisse il bisogno.
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