Avverse
condizioni meteo, molto avverse: Viterbo, Pianoscarano.
I
Giovanissimi avrebbero dovuto affrontare una trasferta,
carichi dall'ultimo risultato vincente in casa - sabato scorso
addirittura messe a segno cinque reti.
Ritrovo
al campo sportivo, caricate divise e attrezzature varie, via in auto
private destinazione capoluogo con minacciose nuvole in cielo... Che
hanno scaricato acqua e grandine in abbondanza sul campo di terra
rossa del quartiere Pianoscarano, appunto.
I
genitori, sempre amanti del rischio e nonostante l'umidità
insidiosa per le loro stanche ossa a fine settimana, si sono
appostati sugli spalti deserti, dopo una puntatina al bar, almeno
quello di vizio e di piacere...
Ma
i nostri magnifici hanno fatto a malapena in tempo a scendere in
campo, riscaldare i muscoli e inzupparsi dalla cima dei capelli alla
punta dell'alluce, quando lo scivolone di un adulto addetto al
controllo del campo ha fatto scattare il fermo, l'arresto, neanche il
fischio di inizio.
Certo,
i pargoli ormai erano troppo sporchi e fradici per poter ritornare a
casa, quindi abbiamo dovuto attendere anche la loro doccia, mai
lasciare il campo in disordine!
E
niente, tutto rimandato; la prossima settimana li attende un incontro
in casa, credo proprio che dovrò
partecipare per avere qualche probabilità
in più
di scrivere di un trionfo…
E
poi: ma vi immaginate se avessi spedito il mio campione sotto la
pioggia per una commissione, per raggiungere un convegno o una
presentazione letteraria? Quante rimostranze? Invece per il calcio,
per i suoi amici e per la squadra si affronta con gioia anche la
grandine! Ed io ne sono fiera, lo spirito di appartenenza ad un
gruppo, il sacrificio e il rispetto per gli impegni presi, al primo
posto.
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