Ho capito ormai come prenderli per la gola letteraria, i miei ascoltatori: assaporano con gusto le pagine di cui ricordano meglio le immagini giovanili, che lasciano riaffiorare tanti pensieri e considerazioni passati; una signora ci tiene a sottolineare che era il fratello maggiore a leggere i giornaletti della Tigre ed ella, solo di rimando, ne poteva usufruire.
Intanto vi confesso subito che ogni incontro con questi signori per me è una nuova scoperta e un momento di sorpresa, per la cultura, l'interesse e l'attenzione che mettono, per la conoscenza vasta di tante opere e per l'interesse profuso quando ci riuniamo a cerchio nel salone centrale.
Oggi poi, con quel tempaccio, sembrava l'unica attività possibile l'ascolto e poi la condivisione dei ricordi; perché così succede, che dopo le parole si passa ai fatti, ai racconti, si lascia spazio alla memoria e alle belle immagini di attori e momenti giovanili di spensieratezza.
Anche i nostri anziani sono stati giovani, hanno vibrato per le stesse nostre passioni, si sono appassionati a sceneggiati e attori famosi, senza però tutti i canali e le immagini di oggi; la loro cultura letteraria risulta molto vasta, hanno sfruttato il loro tempo libero a consultare libri o testi magari prestati o a fascicoli regalati dai giornali; cosa che non ritrovo spesso nei giovani, rimbambiti dal cellulare e dalla musica sparata nelle orecchie dalla cuffiette con cui si isolano dal resto del mondo.
Bene e lunedì prossimo ritornerò nella casa di riposo per l'ultimo appuntamento con i miei amici, che hanno espresso vivo interesse per le vicende raccontate ne "Il richiamo della foresta", che molti di loro conoscono e vorrebbero riascoltare. Hai capito!
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