giovedì 20 giugno 2024

ORALI, IMPRESCINDIBILI SCAMBI DI OPINIONI

 Siamo al primo giorno di orali, esaminiamo la terza in Salvo.
 A ferro di cavallo tutto il corpo docente, capitanato dalla Vice di Istituto Gloria Mastrantoni, in tutto dodici paia di occhi e orecchi ad ascoltare, annuire, domandare, correggere, chiedere, informarsi per valutare la preparazione, la sintesi, il lessico e ogni campo disciplinare di quei cari e dolcissimi alunni, malcapitati sotto le nostre grinfie.
 Si comincia alle 8:30, belli freschi e pimpanti, plichi di compiti alla mano perché dopo il colloquio ci sono anche gli scritti da visionare, da inglese a francese passando per matematica e italiano.
 Abbiamo ascoltato di tutto un po': obiettivi civici, proposte per migliorare il mondo, donne che hanno "combattuto" per la loro istruzione, dialoghi europei, Premi Nobel e attivisti che hanno pagato cara la loro libertà di parole, crollo di muri e spazi infiniti.
 Tutti gli alunni erano visibilmente emozionati, chi più chi meno elegante - anche se le ragazze mostrano sempre e indiscutibilmente un gusto e una raffinatezza di un livello superiore, diciamolo! Qualche lacrima di ansia mista a quasi liberazione, occhioni troppo espressivi e sorrisi di fine "tortura".
 Fuori i primi otto candidati, usciamo a prendere aria, foto di gruppo.
 Pausa pranzo, che bisogna sempre rifocillare il corpo oltre che la geniale mente: ristoro, chiacchiere, insalata finto dietetica, gelato abbondante, ultime novità e aggiornamenti anche con le collaboratrici che ci affiancano per tutto il giorno.
 E così scorre via il giovedì: esposizione, domanda/risposta, opinione personale e poi il momento cruciale, la valutazione. E come ogni famiglia che si rispetti le decisioni sono sofferte, la visione peculiare differente e mai subito concorde, perché ci sono gli umanisti, i matematici, gli idealisti, i visionari, i creativi e perfino i virtuosi, i romantici, i patriottici, i musicisti.
 E poi le discussioni non finiscono in aula, ma proseguono nel parcheggio, in macchina, per messaggio: gli insegnanti hanno sempre qualche sottigliezza da specificare, lessicale argomentativa o cartesiana che sia.

 A proposito una menzione speciale per la tenacia della professoressa Ferrante nelle ombre della storia della musica.
 E domani saremo di nuovo in Salvo, per la chiusa.


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