lunedì 29 luglio 2024

AMICI NEL BOSCO, ALLOCCO

 E da questo mattino nuova avventura, per il quinto anno consecutivo per la mia ragazza diciassettenne: campeggio in quel mondo a parte e allo stesso tempo a portata di camminata che è il Bosco Didattico, alle pendici del Monte Cimino.

 Sono in tredici ad avventurarsi, gruppo variegato per età e storia personale, esperienze e provenienza, tutti accomunati da spirito libero e scorta di curiosità.

 Accolti da Gianfranco e dagli esperti che compongono il gruppo di lavoro che per ventiquattro ore al giorno fino al prossimo venerdì si occuperanno di loro e delle loro esigenze, personali e collettive, a cominciare dal cibo, da prepararsi con sollecitudine.

 Ci siamo riuniti sotto alla pergola, abbiamo ascoltato un breve discorso introduttivo sulle attività con annessa presentazione delle figure professionali che ruoteranno intorno ai nostri figli; "investitura" del partecipante: ad ognuno il suo zainetto arancio contenente anche un borsello di panno e cuoio da agganciare alla cintura in vita, un'azzeccatissima novità. Brindisi al succo vitaminico per me.

 Il bello è stato raccogliere l'entusiasmo, abbracciarsi dopo un anno di distacco, ritrovarli grandi e cresciuti, un poco timidi e riservati alcuni, altri più intraprendenti. Dolci gli operatori, belli carichi delle novità, frizzanti di idee da mettere in pratica, un complimento gentile e azzeccato per tutti.

 Sono al livello più alto ormai, saggeranno le loro conoscenze e capacità per rimanere a pernottare nel bosco con un riparo costruito e montato da loro stessi, contando sulle loro forze idee e risorse.

 Aria di "sfida" e di immersione in natura, per tutti. In foto, ALLOCCO, ricavato dal tronco di un castagno, opera di Marco Ciorba, uno degli esperti del Bosco.

 Buona vita agreste, verde, muschiosa, boschiva, erbacea, legnosa, campestre, georgica, selvaggia, selvatica: Amicizia. 


martedì 23 luglio 2024

RIFLESSIONI DI LUGLIO

  A volte passano giorni senza scrivere alcun articolo, a volte scrivo in modo compulsivo specie se capitano fatti, ascolto sentenze, vivo momenti che scatenano i lobi del cervello mio.

 I social, ormai lo sapete, mi provocano veramente prurito: starei lì a rispondere a tutti per le rime, a quelli che digitano in un modo e si comportano all'opposto, a quelli che mi cercano in privato e mi snobbano in pubblico, a coloro che commentano con vezzeggiativi o superlativi assoluti decisamente fuori luogo.

 Poi ci sono quelli che per forza ti devono spiattellare in faccia quanto soffrono e quanto faticano sul lavoro, rispetto a tanti "fortunati" che invece se la godono; peccato poi che tralascino studi esami concorsi ore e impegni extra sfinimento e crisi esistenziali annessi a certi impieghi, statali per esempio.

 Devo giustificarmi? Dimostrare qualcosa?

 Messaggi e gruppi, gruppi e messaggi: in che rapporto sono? Se scrivi meriti risposta? Se chiedi sarai esaudito? Se domandi verrai apostrofato? Molti tacciono, preferiscono leggere, ma rimanere sulle loro senza esporsi e poi se provi a capire il motivo del loro silenzio, mettono avanti i troppi grattacapi, le giornate fuggitive, lo stress da contatto con persone animali oggetti...e quindi devi tacere, meglio sorvolare.

 Di coloro che vorrebbero condividere un caffè o un tè freddo già ho scritto altrove e più volte, così come di quelli che volevano assolutamente volevano una copia del libello, salvo poi dimenticarsene, quindi sorvolo.

 Non vuole essere un articolo polemico, solo ricordare a chi legge che è cosa buona e giusta far seguire alle parole i fatti, aprire bocca non per dare fiato, pesare e soppesare ogni verbo "divino" perché magari chi vi ascolta o legge quanto riportato in calce, poi ci crede e ci imbastisce un film mentale. O un articolo di blog.

 Scrivetemi. Cercatemi. Confrontiamoci. 

venerdì 19 luglio 2024

GREST DELLA SPERANZA, 2024

 Ultimo giorno di sei settimane, sei.

A Sant'Eutizio ci siamo ritrovati a festeggiare tutti, com'è giusto e consuetudine, il grest dell'estate 2024 con i nostri bambini e i nostri ragazzi. Il grest parrocchiale, che raccoglie partecipanti del contado tutto dal Paesello alle frazioni, è un'occasione unica e irripetibile di gioco condivisione crescita amicizia scontri e scambi vivaci di opinioni, perché no.

 In tutto il periodo si sono alternati più di duecento iscritti, che dal mattino al primo pomeriggio hanno seguito in modo più o meno disciplinato le indicazioni di Alice e del gruppo di animatori in maglia verde nel parco, in pineta, in piscina, con giochi diabolici freschi collettivi...

 Oggi un saggio delle loro doti canore e recitative, all'aria aperta davanti ad un pubblico attento e volenteroso di cogliere ogni attimo, dalla battuta al ritiro del diploma, agli abbracci finali conditi da qualche lacrima.

 E poi la proiezione di foto testimonianza delle attività e delle risate del gruppo.

 Bello il clima creato dai ragazzi con i bambini, con l'aiuto indispensabile dei parroci e dei seminaristi, un continuo scambio di battute, abbracci, bonarie prese in giro e collaborazione canora, appunto.

 Abbiamo chiuso nel migliore dei modi con una "merenda " sostanziosa, non sia mai che si perdano d'animo dopo le giornate a tema cocomero e crema spalmabile!

 Grazie a padre Valdo che ha permesso tutto ciò, alla pastorale parrocchiale e a chi ha dato fattivamente una mano; meravigliosi gli animatori più o meno vergognosi, coordinati, intonati, sportivi, comprensivi, comunque bellissimi.

 In finale, permettetemi di ringraziare per i complimenti che ho raccolto per due dei ragazzi in maglia verde...



giovedì 18 luglio 2024

BIANCA E SOFIA, GENERAZIONI A CONFRONTO

 Capitano quegli appuntamenti due volte l'anno, non di più, che ti cambiano prospettiva, ti ricaricano l'umore, ti aprono il cuore.
 Ecco, questa mattina così: ore 10:00 in un bar di Viterbo, ho ritrovato la mia professoressa del Liceo e Sofia un'altra sua alunna. La mia docente di italiano è sempre una bella donna, dal dolce sorriso, doppio paio di occhiali, sguardo innamorato verso di noi; più o meno Sofia ed io siamo alfa o omega dei suoni anni di servizio classico. Non solo, entrambe noi alunne abbiamo intrapreso la strada "maestra", tre generazioni quindi a confronto sullo stesso campo di battaglia, la scuola, prima da alunne poi da insegnanti.
 La professoressa Sarlo è un fiume in piena di confidenze, aneddoti e riflessioni sugli incontri nei luoghi di lavoro, i colleghi, il modus vivendi et operandi di genitori, ragazzi, Presidi. Da parte nostra c'è meno materiale naturalmente, comunque un certo numero di esperienze come studentesse e colleghe: molti fatti che la professoressa descrive me li ricordo come testimone oculare, certo attraverso la lente di studentessa adolescente problematica. 
 Sofia è soddisfatta del proprio cursus honorum, del superamento dell'anno di prova e del ruolo raggiunto, poi i cambiamenti urbani della coppia, un futuro più o meno da programmare, è giovane e bella, oltre che estremamente dolce nel parlare. 
 Ascolto con interesse, apprezzo l'apertura di fiducia, raccolgo le confidenze e semino consigli: alla scrittura non si comanda, se ti senti dentro il sacro fuoco della narrazione, del desiderio di essere ascoltata, di un senso di liberazione impellente, come puoi far finta di nulla, come puoi chiudere il lucchetto della memoria e arrestare il flusso di coscienza ?
 Ho già scritto spronata proprio dalla Sarlo un libello a riguardo, un "memoriale" stringato della mia vita RISPOSTA DI UNA BAMBINA DIVENUTA PROFESSORESSA, non posso che appoggiare a pieni voti un eventuale lavoro della professoressa a raccontare la sua di esperienza, anche a distanza di anni, anche ora che sta a riposo.
 La scuola è la scuola: la parità di trattamento, gli spunti culturali unici e inimitabili, gli strumenti del pensiero e del sapere a portata di tutti, l'onestà intellettuale e il rigore educativo, un valore aggiunto unico nell'esistenza di ognuno, di chi sa cogliere le sfide, di chi ci crede.
 E noi ci crediamo veramente, con forza e testardaggine, con impegno e lungimiranza. 
 Se la professoressa deciderà di mettere nero su bianco la sua vita da docente, confrontandosi con noi, io non posso che sentirmi lusingata e onorata di tale opportunità, mostrando il mio interesse e fornendo il mio appoggio incondizionato.
 Il sacro fuoco della scrittura continua ad ardere, anche per quanto riguarda me, ancora di più se si tratta di analisi, memorie, giustizia sociale.

Ad maiora semper.

lunedì 8 luglio 2024

PERCHÉ NON VOLO PIÙ?

  È vero stento a prendere il volo, non trovo lo slancio, arranco nella realtà a terra che mi tiene per le gambe e non mi allontano come spesso mi capitava da bambina. Vengono a salvarmi sempre gli albi illustrati delle letture ad alta voce e gli scaffali della Biblioteca Comunale. 

 Ho perso i sogni, i desideri, le aspirazioni, le aspettative? Desideravo tanto scrivere, vedere riconosciuta questa mia capacità; il libello seppure accolto con interesse non è stato quella rivelazione che ha scosso le persone. Tengo ancora da parte copie che mi sono state chieste, prenotate e mai ritirate.

 Ho sempre cercato l'approvazione degli altri, segno di insicurezza certamente, nel vicinato, in classe, ai giardinetti, nel parentato.

 Brutto anatroccolo, dal corpo sgraziato, ho sempre puntato sulla simpatia perché trovare amici con le stesse passioni e interessi comunicanti in età adolescenziale è veramente difficile, specie se si vive in una piccola realtà, se si vuole essere accettati nel gruppo senza dare troppo nell'occhio, se si sceglie una scuola superiore che assorbe ogni tua forza quotidiana per cinque anni.

 Ho voluto fortemente una famiglia numerosa, che non è proprio una passeggiata nel tempo e nello spazio: regole, studio, convivenza, economia, futuro, scelte importanti...

 Quando la sera, a fine giornata, tiro le somme mi rendo conto che non posso programmare i viaggi che vorrei, non sono vestita come si conviene, non ho mantenuto quel maledetto peso forma, non sono circondata dall'affetto di alcune persone su cui contavo... un piccolo magone mi viene, non lo nego, specialmente per certe "amiche".

 Magari è una nuvola passeggera e domani tutto cambierà...