Ore 18, fremono gli artisti, fremono i curatori, siamo tutti riuniti nell'ampio salone d'entrata, dove campeggia un'enorme scultura in ferro di Tommaso Cascella intitolata "Colonna", si attendono gli ultimi ritardatari, le autorità.
Paolo Berti con voce ferma e squillante richiama l'attenzione, momento d'obbligo di ringraziamenti e saluti; accanto a lui sono presenti il presidente dell'associazione Bomarte, un assessore di Bomarzo in rappresentanza dell'amministrazione e la gallerista romana Tiziana Todi.
Vengono anche appellati in ordine alfabetico gli artisti che espongono e per chi risponde scatta l'applauso, è un'atmosfera elettrizzante.
Denominatore comune dei discorsi pronunciati è la ferma volontà di continuare a produrre arte, a rispondere al momento critico attuale con una notevole capacità di coinvolgere chi fa arte e chi la fruisce, chi è intermediario e chi compra, si parla di "cooperativa di teste pensanti".
La mostra vera e propria si snoda su due piani, due sale al piano terra, altre cinque al piano nobile, mentre nei sotterranei si svolge un'altra esposizione a cura invece dell'associazione Bomarte, che presenta un mix di arti figurative e musica.
Gli artisti si fanno fotografare davanti alle loro creazioni, è un momento suggestivo, la prova del nove direi, perché l'esecutore ci mette la faccia, stando lì presente capta immediatamente l'umore del pubblico, può intuire se la sua creazione interessa o meno.
Più di ottanta opere, tra quadri appesi alle bianche pareti e sculture, meravigliosa opportunità di respirare cultura, produzioni del genio umano, alcuni prodotti artistici mi intrigano più di altri, de gustibus.
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