Sembra proprio così, perciò siamo stati costretti a disdire la prenotazione per la visita naturalistica di Torre Alfina, frazione di Acquapendente.
Troppa la delusione per i miei pargoli. Decisione presa al volo, cambio di destinazione, si va a Bassano Romano, c'è il castello Giustiniani-Odescalchi aperto al pubblico.
Abbiamo effettuato la mossa giusta spostandoci presto, il pranzo domenicale blocca a tavola molte persone. Dopo aver sostato in un'anticamera in attesa che si formasse il gruppo, è partita la visita di questo splendido maniero dal cortile centrale al piano terra: la prima raccomandazione delle nostre guide riguarda il corrimano, troppo pericoloso per usarlo per salire al primo piano...
Le due volontarie del FAI che ci spiegano stanza dopo stanza la decorazione dei soffitti sono veramente brave, pacate, scelgono parole semplici, richiami culturali e storici al momento giusto, anche i miei bimbi grandicelli seguono con attenzione. Non è la prima volta che visito questo gioiello viterbese, ma la descrizione oggi mi piace particolarmente, le scene realizzate dalla scuola dei Carracci sono sorprendenti e spiegate così ti catturano ancor meglio.
Il percorso dura circa un'ora e mezzo, le signorine si congedano e scatta l'applauso del gruppo soddiscfatto, all'uscita chi non ha ancora contribuito lascia un'offerta nel bussolotto.
I visitatori intanto si accalcano all'entrata, i volontari cercano di soddisfare tutti formando gruppi di circa venticinque persone con a capo una sola guida.
Interessante la dimora che è stata set cinematografico de "Il Gattopardo" e "Il Marchese del Grillo" oggi completamente spoglia, priva di arredi e suppellettili, ma assolutamente da gustare quando grazie al FAI vengono aperti i suoi cancelli.
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