martedì 1 maggio 2018

FIGLIO DI...

 E quest'oggi ricordiamo i lavoratori, tutti, a tempo determinato, indeterminato, part time verticale o orizzontale, con contratto di solidarietà, a progetto, a partita iva, a provvigione, a percentuale...
 E mi piace riflettere con voi sulla Parola ascoltata in chiesa; questo Vangelo mi colpisce sempre, per due motivi: il sottolineare il mestiere del padre come discriminante di riconoscimento e il famoso commento Nemo propheta in patria.
 Le proprie origini: niente di più nobile e onorevole, se il lavoro dei genitori assennati è onesto e pulito, di cui andare fieri per spiccare poi il volo della vita adulta, da emulare, da tenere come esempio, da seguire o perpetuare. C'è chi si vergogna di ricordare da dove è partito, chi preferisce rimanere laconico e vago, chi omette di citare la terra natale; chi invece sbandiera ai quattro venti il paesello suo e l'albero genealogico; dipende dalla reddito, dalla dichiarazione, dagli amici che frequenta o dal posto che cerca di occupare nella società?
 Ad ognuno il suo comportamento, pace agli uomini di buona volontà.
 E poi una delle citazioni evangeliche che prediligo: nessuno è profeta in patria; per invidia, per incomprensione, per inferiorità, per egoismo? Non saprei cosa rispondere, qualche volta si viene esclusi se si rischia di schiacciare il piede agli altri, se si rompono le uova nel paniere altrui, se non si accettano certe condizioni, se...
 E allora basta essere coscienti del proprio valore, continuare per la propria strada senza compromessi, rimarcare le proprie convinzioni...?
 E non rispondete in modo superficiale, perché la teoria è sempre chiara a tutti, poi nella pratica tra il figlio di un falegname e quello di un notaio...

In quel tempo Gesù, venuto nella sua patria, insegnava nella loro sinagoga e la gente rimaneva stupita e diceva: «Da dove gli vengono questa sapienza e i prodigi? Non è costui il figlio del falegname? E sua madre, non si chiama Maria? E i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle, non stanno tutte da noi? Da dove gli vengono allora tutte queste cose?». Ed era per loro motivo di scandalo. 
Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria e in casa sua». E lì, a causa della loro incredulità, non fece molti prodigi. Mt 13, 54-58.

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