giovedì 26 luglio 2018

QUANTO AL CARATTERACCIO...

 Ecco allora che mi sorge spontanea una riflessione, di cui vi metto al corrente, naturalmente, ormai sapete che siamo entrati in sintonia e possiamo discutere, conversare, trattare di tanti argomenti, tutti quelli che la quotidianità ci pone davanti.
 Questa volta confrontiamoci sul cosiddetto caratteraccio, personalità, particolarità, stranezza... Come preferite, il concetto rimane lo stesso: chi ha un'indole diversa dalla media, appunto particolare, strana, ha la scusa buona per ogni proprio capriccio? Mi spiego meglio e parlo in modo generico, attingendo a tanti esempi tratti dal mio vissuto.
 Una persona si può sentire autorizzata a comportarsi in modo maleducato o strafottente facendo rimanere male chi le sta vicino? Possiamo sempre accampare la scusa di conoscere la personalità dell'altro e quindi discolpare un suo atteggiamento sconveniente, giustificare la ricorrente bizzarria, perdonare l'ennesima stramberia?
 Chi ha una pessima natura, deve comunque essere accantonato, lasciato in disparte fino a quando non ritorna in sé, bisogna sempre passarci sopra?
 Tra moglie e marito si crea un clima particolare, una complicità che è sconosciuta a tutti, ma poi l'uno o l'altra godono di ogni giustificazione nel maltrattare, rispondere o soverchiare il compagno di vita?
 Sono abbastanza accondiscendente di natura, cerco di non aggravare mai una situazione, preferisco lasciar perdere, piuttosto che affondare il coltello, cercare il lato positivo della situazione, non badare al singolo momento, ma vedere la totalità del rapporto e della persona che ho di fronte, stavo però pensando se fosse ancora giusto - alla mia veneranda età - assorbire ogni colpo, cercare di capire ogni colore dell'arcobaleno, o se magari qualche volta bisognerebbe spedire qualcuno all'altro capo del discorso, tanto per rimettere a posto la parità per non passare da fessa, esprimendo il proprio disappunto legittimo rispetto ad un atteggiamento sgradito, che mi lasci molto amaro in bocca.

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