Mi capita di ripensare ad alcuni episodi del passato, alle imperfezioni delle mie risposte, al tragico patema d'animo che mi assaliva in alcune circostanze. Capita anche che rifletta sull'importanza che ho sempre concesso, prodigato, sperperato per alcune persone che poi mi hanno invece delusa e abbandonata.
Capita, vero. Non dovremmo avvelenarci la vita con certe sofferenze e travagli interiori, i legami non hanno tutti lo stesso sapore, non sanno tutti di buono, eppure mi sono arrovellata il cervello e corroso l'animo per atteggiamenti a me ostili.
E che dire di coloro che ho seguito come un dovere, spronato per amicizia, abbracciato per vicinanza e supporto che, invece, non sono stati presenti ai miei appuntamenti, alle "mie serate", ai miei "eventi"?
Opportunismo, capacità mimetica, buon gioco, invidia, noia, patetismo?
Poi invece ci sono le persone che ti stimano incondizionatamente, che ti cercano nonostante siano passati gli anni di silenzio, che appoggiano le tue idee strambe, che non vorrebbero seguirti, ma poi non possono dirti di no e allora sono i primi lancia in resta!
Amici del passato, compagni di avventura, vecchi colleghi e nuovi compagni di viaggio, sinceri rompiscatole e critici severi ma giusti, spiriti liberi e anime in pena che capiscono lo sconforto, non sopportano il muso e preferiscono vederti sorridere.
Si parte in tanti, si procede ognuno col proprio ritmo, ognuno intento a rallentare il passo o fermarsi all'uopo e, qualche volta, trovi chi si arresta e ti aspetta, per godere del risultato, insieme.
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