giovedì 7 maggio 2020

DALLA GERMANIA, IN CONTATTO

 E ormai il giovedì in 2A - Scuola S. D'Acquisto Faleria - viene dedicato alla conoscenza/approfondimento di tematiche importanti, europee: oggi abbiamo intervistato il padre di Tommaso, che lavora da circa sei mesi in Germania come cuoco in un ristorante italiano.
 Alessandro risiede a Ulma, la cittadina sulle rive del Danubio nota per aver dato i natali ad Albert Einstein e ha potuto testimoniare ai miei ragazzi come si vive ai tempi dell'emergenza sanitaria, quali decisioni sono state prese dalla Stato e quali differenze corrono tra le due Nazioni.
 Intanto la vita scorre piacevolmente senza grande differenza: nessun allarmismo, pochi ma efficaci accorgimenti, si passeggia nei parchi e ci si prepara alle belle giornate all'aperto lungo le sponde del Danubio con i vari impegni acquatici.
 Nessuna paura attanaglia i Tedeschi, messa in campo la strategia della calma e del controllo, perché il fisico non si indebolisca non si è creato quel clima di terrore che invece regna nel nostro Paese; anche se il settore della ristorazione soffre per la chiusura, presto si tornerà alla normalità abbandonando la cassa integrazione.
 Forte l'economia del Paese, ottimi i servizi alle famiglie con le strutture a portata di bambino e donne che lavorano: in famiglia non si ricorre facilmente ai nonni, che rimangono a margine dell'educazione, più liberi e meno presenti; anche la burocrazia non soffoca il cittadino, tutto risulta più organizzato e funzionante, meno complicato.
 Per quanto riguarda la cucina, lascia molto a desiderare il gusto teutonico, il palato non proprio sopraffino delle scelte e degli accostamenti e poi scorre molto alcol.
 Mancano dell'Italia il sole, la spiaggia e l'affabilità, ma anche l'abilità di risolvere i problemi, le questioni che via via si parano davanti, insomma quell'arte di arrangiarsi che non abbandona mai chi soffre di organizzazione poco perfetta.
 Non è difficile ambientarsi, però bisogna imparare la lingua e per una buona carriera anche l'inglese, altrimenti si viene tagliati fuori anche dagli stipendi più alti; tante le comunità che si sono impiantate, soprattutto i Turchi  e dall'Est Europa, ma fondamentale è trovare lavoro per poter restare, altrimenti si rischia di venire allontanati.
 Vivere in un Paese nordico non risulta semplice, ma offre molte opportunità di lavoro e di sviluppo, accompagnate da buoni guadagni: cosa decideranno i nostri ragazzi? Viaggiare, scoprire, studiare: l'Europa racchiude molte strade, crogiolo di popoli e di culture, sta al singolo capire la propria aspirazione, il sogno da tentare.
 E noi ci stiamo provando, a suggerire qualche soluzione, ascoltando i grandi che si mettono a disposizione delle domande dei ragazzi, che spiegano a si raccontano, con un po' di emozione.

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