Io sono qui, come sempre, ad aspettarla sul tavolo di lavoro aperto e occupato, in cameretta, dove Mamma cerca di pulire e sistemare, perché regna massima confusione, ma con scarsi risultati.
Miss, la creativa di casa, non sopporta la geometria quasi maniacale di Mamma: il mondo intorno è colorato, curvilineo e ricco di vita da reinventare, nulla si butta e tutto si ricicla.
Sono uno dei suoi compagni di lavoro preferiti, poi ci sono Riga, Pistola, la famiglia Penne e quella Matite, i Pennelli vivono da un'altra parte, ma con questa didattica siamo stati tutti ingaggiati, sul piano e circondiamo Miss, che riesce a vedere oltre gli oggetti e i semplici materiali.
E quando Mamma si infuria ci urla contro e già, se la prende con rotoli, bottiglie, tubi, veline, stoffe, bottoni, stracci, polveri colorate che fermi lì aspettano di cambiare forma per trasformarsi in astucci, vasi, contenitori, agende, portapenne.
Babbo, è più tranquillo, tollerante e simpatico, a Miss compra tutto il materiale che serve per infiocchettare, abbellire, cucire e riparare quello che passa sotto le sue mani; Miss lo sa e un po' se ne approfitta, meglio per noi! Quando arriva il corriere con un pacco, Miss è la prima ad accoglierlo per sfettucciare la plastica, le bolle e sopratutto la scatola, sta in fissa con le scatole lei.
Mamma vorrebbe che si impegnasse nello studio con tanta passione quanta ne mette nel creare una midori, un portachiave o il segnalibro, ma Miss è così sempre sulle nuvole della fantasia, concentrata nel trasformare, nell'organizzare librerie, nell'assemblare e aggiustare, nell'incollare, sperimentare le sfumature di colori da diluire.
E allora, Mamma si arrende, perché si accorge che usare me, Forbice, non è poi così semplice e scontato, che ognuno nasce con certe capacità speciali, che rendono speciali, si vede proprio che la bravura artigiana ha fatto un salto generazionale e da Nonna è passata direttamente alla mia Miss.
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