domenica 15 ottobre 2023

FACILE A DIRSI

 Domenica scorre via placidamente. 

Silenzio quasi irreale, momento ideale per riflessioni cure pensieri soavi. Cominciano così i miei film mentali, anzi proseguono, dato che non mi abbandonano mai, né durante la settimana lavorativa né nei fine settimana.

 Ripenso a parole sbagliate pronunciate con leggerezza, sguardi incrociati carichi di aspettative, gesti di fredda cortesia, lunghi sospiri che hanno accelerato il battito e poi però l'ennesima delusione. Ormai dovrei esserci abituata, dovrei trovare da qualche parte il famoso callo. E invece nulla.

 Basta un messaggio, un invito, una promessa e il mio cervello corre a momenti da trascorrere insieme, appuntamenti tra amici, serate e ricchi pomeriggi. Poi, la realtà. 

 Parole di ringraziamento, non pervenute.

 Occasioni  organizzate, inesistenti.

 Discorsi scambiati, al via.

 O sono sbagliata io, o sono sbagliata io.

 Meglio il letargo, lungo carico invernale.

 Non merito, non sono simpatica e spigliata, non sono all'altezza, non sono abbastanza, non sono brava, come spero e voglio.

 Però pure voi non promettetemi la vostra attenzione, non pretendete le mie parole, non richiedete la mia presenza, non sperate in un articolo o in una pubblicità, che poi ci credo.

 E torno a casa sconvolta, lacrimosa, a bocca asciutta. Equilibrio mentale delicato, autostima sotterrata, umore nero.

 Ho bisogno di riflettere se questo mondo abbia effettivamente bisogno del mio sguardo, del mio giudizio, del mio affetto. 

 Forse no.

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