Gran finale del grest parrocchiale, dopo ben sei settimane intense forti piene.
Siamo a Sant'Eutizio frazione dove il convento dei padri passionisti ha accolto più di duecentoventi iscrizioni, tra alti alberi ombrosi e spazi aperti al gioco; caposquadra degli animatori e degli aiuto-animatori sempre la dolcissima Alice, sotto la supervisione di padre Fabio e gli altri fratelli di Sant'Anna, un gruppo unito e collaudato, pronto agli scherzi e al lavoro sodo.
La festa ha previsto diversi momenti canori e ballerini, per un pausa riflessiva e di preghiera al microfono si sono alternati padre Valdo e Marco Salvi, il vescovo della diocesi di Civita Castellana che ha elogiato l'impegno e la forza del gruppo, ha esortato le famiglie a stare in guardia e vegliare sui bambini: l'amore richiede impegno e sacrifici e la famiglia è la base di partenza.
Sempre una grande emozione ascoltare la parodia di alcuni testi adattati alle circostanze, le dediche, i ringraziamenti, vere e proprie dichiarazioni d'amore e fedeltà eterna al gioco di squadra, ai difetti, al sodalizio che si è creato, alla magia di alcuni incontri, alle amicizie di lunga data e a quelle appena sbocciate.
I ragazzi in maglia rosa e quelli in maglia gialla sono uno splendore, un fiorire di sorrisi e sguardi di intesa con i bambini, un corri corri con bicchieri dell'acqua, un trenino sgangherato di passi nella polvere, una canzone stonata e un richiamo da lupetti al G R E S T.
Gioia si respira, mista a terra naturalmente, siamo in aperta campagna, giochi di squadra a pallavolo e lunghe cavalcate nel campetto di calcio di tutti contro tutti, poi la carrellata di foto ricordo proiettate sul muro e il finale mangereccio, dove ogni proposito dietetico è stato dimenticato o affogato.
Sono di parte, lo so, ma la grande famiglia del campo estivo dell'Unità pastorale è un momento imprescindibile, in cui non ti senti solo o sbagliato, ma unico e perfetto nella tua imperfezione, senza temere giudizi, ma amato e accolto.
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