martedì 19 agosto 2025

APPUNTAMENTO IN FAGGETA, GIOVEDÌ 21

 Si ripete l'appuntamento annuale delle letture ad alta voce immersi nel bosco di faggi del Cimino.
 È tradizione, è piacere, è condivisione, è voglia di stare insieme: se vorrete ci si può incontrare già in mattinata, alla panchina gigante delle Vedutelle, per una passeggiata e qualche foto panoramica, poi ci potremmo trasferire proprio in Faggeta per stuzzicare qualcosa, assaporare il pranzo al sacco che abbiamo preparato in borsa, riposarci e ascoltare la Natura.
 La lettura vera e propria comincerà verso le 16, incontrandoci nell'area chiamata "aula didattica", per costituire il gruppo, per aggregarci, per incontrarci e presentarci.
 Lunedì 18 agosto ho effettuato un sopralluogo con la mia amica e cantante lirica Donatella e la figlia Lucrezia, anch'essa cantante: abbiamo esplorato l'area per capire meglio acustica e potenzialità del "palcoscenico", renderci conto di come e dove posizionarci per ottenere il miglior risultato di ascolto.
 È stato un esperimento veramente interessante, non capita tutti i giorni di camminare a fianco di due professioniste che si scambiano pareri su tono, diapason, diaframma e altri tecnicismi.
 Giovedì pomeriggio saranno con me, non potete non partecipare anche voi!
 
 Ricapitolando:
ci vediamo giovedì 21 agosto

ore 11:30 al parcheggio delle Vedutelle per chi fosse interessato
ore 13 pranzo al sacco, incontro parcheggio piazzale antistante la Faggeta 
ore 16 lettura, punto di ritrovo aula didattica.
 Tutti gli albi illustrati che saranno parte integrante della giornata provengono dai preziosi scaffali della biblioteca comunale di Soriano nel Cimino.

 Contattatemi per qualsiasi informazione: possono partecipare tutti, grandi e piccoli, muniti di cibo acqua teli per sedersi e scarpe adatte.

 Allego foto scattate in situ durante l'escursione di indagine e controllo, a giovedì!







domenica 17 agosto 2025

DOMENICA NORCINA, O NURSINA CHE DIR SI VOGLIA

 Abbiamo pensato di tornare a Norcia per questa domenica di metà agosto, lenta e tranquilla, senza pargoli. Siamo arrivati dopo un tragitto di circa novanta minuti in macchina e abbiamo parcheggiato in un'area libera, ma senza ombra, appena fuori le mura, con un apio di vicoletti siamo arrivati alle spalle dei monumenti principali.

 Non abbiamo avuto un'idea originale: c'è parecchia folla in giro, lungo la strada principale del paese, quello che dalla porta arriva alla Piazza con la statua di San Domenico, molte attività sono tornate alla vecchia sede, hanno riaperto le porte e ripristinato le vetrine, i banconi, gli scaffali, le attrezzature.
 Un caffè iniziale al baretto del parco giochi, spartano e fuori dal circuito, poi alla ricerca di prodotti tipici e acquisti golosi: quasi tutte le botteghe offrono pacchi famiglia, quantità scontate di confezioni di legumi in primis lenticchie, ma anche salse e tartufati, dolci e biscotti, profumo intenso appena si oltrepassa la porta d'entrata.
 Dopo diversi giri e riunioni decisionali abbiamo optato per un negozietto che offre panini farciti dai nomi accattivanti, nell'attesa la signora ci fa assaggiare un paio di fette di crudo tagliate al momento, se per caso ci fosse stato il bisogno di convincerci. Prendiamo e usciamo: si mangia in piedi oppure seduti ai muretti, sulle scale dei portoni, appoggiati a qualche parapetto, il famoso bivacco, che però qui ha un sapore diverso; numerosi intanto quelli che si fermano ai ristorantini e trattorie.
 Abbiamo gustato una crema caffè ad un altro bar per poter poi usufruire dei servizi, perché è consentito solo ai clienti: ci voleva proprio qualcosa di freddo e dolce, certe volte non basto io!
 Abbiamo acquistato una buona scorta di salumi e formaggi in una delle attività che ancora sono aperte nelle casette di legno: alcune oltre alla vendita offrono all'ombra di alberi tavolini e sedute per gustare taglieri e panini imbottiti, tutte lasciano la possibilità di assaggiare rondelline di salami e triangoli di caciotte e offrono anche la vendita on line.
 Qua e là ancora molte impalcature e reti di protezione arancioni, cartelli di lavori in corso e porte chiuse: il terremoto dell'agosto 2016 ancora è lì, non si può entrare in nessun monumento e anche quelli restaurati sono comunque cinti da reti protettive, con passaggio pedonale obbligato, alcune stradine interdette se si lascia il viale principale, ma si può ammirare il cosiddetto tempietto ad angolo. bello bello.

 Ce ne andiamo soddisfatti prima che il cielo si copra minacciosamente di grigio, forse un temporale estivo è in arrivo.

 







sabato 16 agosto 2025

INTANTO IL FERRAGOSTO A MADRID

 Per il giorno di Ferragosto la zia Angela e Aurelio mi avevano promesso una giornata in una piscina naturale, e così è stato. Non ho portato costumi con me, non era prevista alcuna gita acquatica, ma ci ha pensato la zia a prendere dall'armadio una delle scatole che compongono il suo guardaroba ed estrarre tutti i suo costumi colorati, alla moda, recenti o meno recenti e passarmeli alcuni per scegliere quello per me più adatto.
 Siamo usciti con comodo, dopo aver preparato i panini, tardi diciamo, diretti al fiume con un percorso in macchina di circa un'ora e mezzo: folla abbondante per cui abbiamo affrontano un chilometro di camminata in mezzo all'erba, siamo arrivati in mezzo alla montagna praticamente. Famiglie con bambini ed anziani super organizzati: tavolo enorme pieno di cibo, stile buffet, sedie in abbondanza e tavolini più piccoli; altre persone addirittura con le tende. Per rinfrescarsi tutti si facevano il bagno e stazionavano al bar vicino sempre pieno di persone; noi abbiamo giocato a carte, a Uno e Scala Quaranta. Siamo tornati sul tardi, ma abbiamo impiegato molto tempo, tanto che in macchina mi sono addormentata.
Sono stata veramente bene.

Maria Cristina
 




venerdì 15 agosto 2025

FERRAGOSTO REATINO

  Quando i pargoli non ci sono perché si sono organizzati con gli amici, i genitori vanno all'arrembaggio!

 Così noi questa mattina, sul presto, perché noi siamo quelli mattinieri, siamo saliti in macchina e abbiamo aperto il navigatore digitando Cittaducale, meta distante un'ora di macchina nella verde provincia di Rieti, che poco conosciamo.

 Arrivati abbiamo potuto parcheggiare vicino al centro storico ed effettuare un lungo giro comodi e silenziosi: poche macchine, pochi rumori dalle case dei residenti e solo un paio di coppie di visitatori zaini in spalla e interesse puntato ai cartelli di informazioni come noi.

 Abbiamo scovato il Vicoletto della lettura dove sono collocati diversi scaffali di legno colorati per lo scambio dei libri: prendi e se vuoi lasci o aggiungi e doni. Neanche a sottolinearlo ho trovato un paio di volumi adatti alla biblioteca della mia scuola, il bottino per settembre di sta arricchendo sempre più!

 Sonnacchiosa Cittaducale, molte attività commerciali con serrande abbassate e cartelli di affitto o vendita purtroppo; troviamo un bar sulla piazza centrale e ci sediamo ai tavoli esterni, dove un caffè macchiato freddo costa ancora un euro. Aspettiamo la fine della celebrazione per visitare anche la cattedrale che affaccia direttamente sulla stessa piazza monumentale e caratteristica.

 Interno della Cattedrale interessante e ben tenuto, troviamo con grande sorpresa e malcelata gioia addirittura un'opera di Cortona, quello che non ti aspetti un gioiellino!

Chiediamo ai baristi illuminanti consigli per un locale per il pranzo, buono ma non costoso, non abbiamo grosse pretese e con le spese ci vogliamo mantenere bassi. Tutti gentili e ospitali, fanno un paio di telefonate e ci confermano che i ristoranti più gettonati sono al completo, quindi ci indirizzano ai chioschi, sulla strada verso Antrodoco.

E così facciamo, seguiamo le indicazioni, perché ci godiamo sempre del giudizio dei residenti.

 Cibo di strada, chiosco con porchetta affettati e formaggi: taglieri panini o focacce, tavoli semplici senza tovaglia all'aperto, carta da pane per incarto e fazzoletti di carta, cosa chiedere di meglio? Abbiamo scelto la farcitura, per me salame e cicoria ripassata, Marcomio ne ha presi due, di cui uno bufala e crudo, spazzolati con gusto, in religioso silenzio.












LE VACANZE CONTINUANO, PER MAGIA

  Finalmente un po' di pace, in senso buono s'intende, ma ci voleva proprio: la mia famiglia è tornata in Italia ed io sono rimasta a Madrid ospite della zia Angela e di Aurelio, che hanno come unico scopo quello di coccolarmi!

 Per il primo giorno un programma molto interessante, intanto visita al Museo Thissen che avevo perso perché non stavo bene e avevo preferito rimanere a casa il giorno in cui l'accesso era gratuito e i miei sono andati. Ho visitato tutta la collezione da sola, con un biglietto da dieci euro: un sogno questa esposizione per chi è appassionato di Arte, il secondo piano e quello terra ottimi veramente, il centrale meno; semideserto il museo me lo sono goduto con la giusta concentrazione e il silenzio.

 Per la pausa pranzo sono andata con la zia nel ristorante di Harry Potter, una decisione presa al volo e fortunate noi ad aver trovato due posti liberi: abbiamo assaggiato di tutto un po' servito in modo da ricordare fatti e personaggi della mia Saga preferita.

 La zia Angela era al lavoro ed io l'ho raggiunta in autobus, aspettando che finisse: un bell'ambiente l'ufficio, mi sono sentita importante anch'io nell'attesa. Ho acquistato anche qualche oggetto, indispensabile direi, sempre a tema magia, per la mia collezione e il prossimo anno scolastico...

 Dopo gli acquisti e un bel giro per la città siamo tornate all'appartamento fresco e confortevole della zia e Aurelio, il quale mi ha regalato un francobollo del 2018 di Potter, è il primo che ho, che bella sorpresa!

In serata mentre eravamo al telefono con la famiglia italiana, Aurelio ha preparato anche una buona cena, cosa chiedere di più?




giovedì 14 agosto 2025

QUELLE CRISALIDI CHE SI CERCANO

 Abbiamo organizzato un incontro al volo, su due piedi, dall'oggi al domani, senza tanti preamboli: in tre ci siamo ritrovate al tavolo quadrato di un bar viterbese tra un'acqua tonica e un tagliere a chiacchierare per ristorarci, per mettere di nuovo i puntini al nostro "vecchio" rapporto di compagne di scuola, liceali a trentuno anni dal diploma.

 Una alle risorse umane di una grande azienda, una sostegno specializzata in caso umani e una professoressa "tarda" ma a posto, ognuna a suo modo in conflitto con la prole, perché si sa che a qualsiasi età i figli sono impegnativi e votati a sottolineare la tua inadeguatezza da colmare sia nella tecnologia che nelle faccende d'amore.

 Aggiornamento utile ed estremamente raccomandato per tenere le fila di vite lontane nello spazio, pendolari o sradicate dai contesti piccoli; si chiacchiera dei figli che crescono e scelgono la loro strada, di acquisti e investimenti importanti, di genitori anziani e amicizie fallite o ritrovate.

 Dopo questi discorsi vari ed eventuali il ragionamento ricade sempre sui vecchi compagni, sui docenti più o meno amati, sugli apprendimenti: perché non tornare a studiare e iscriversi all'università? Magari l'università della seconda età ci costerebbe meno, ma noi non siamo pronte per la seconda età, nello spirito siamo ancora sedute ai banchi del Buratti ad ascoltare la Sarlo spiegare la Divina o la Palombi alle prese con la politica di Atene e il concetto di cittadino della polis...

 Sarebbe bello incontrarsi faccia a faccia con le nostre professoresse, chissà se sarebbero disponibili.

 Basta un accenno per accendere in ognuna la fiammella giusta, chi storica chi greca perché si sa che il greco una volta entrato nelle vene non esce più e anche alla primaria mentre spieghi scienze ti ritrovi ad illuminare d'immenso una metamorfosi triste ma fondamentale, solo dalla crisis del bruco nasce una farfalla.

 Riusciremo a incontrarci di nuovo per festeggiarci?

 Diciamo solo la verità.

SORELLE DI SPAGNA

  Eh sì, è capitato! Si sono allineati i pianeti e finalmente siamo riusciti ad organizzare un viaggio di famiglia a Madrid per passare qualche giorno insieme alla zia Angela, mia sorella, che dimora in quella capitale da quasi cinque anni - in Spagna ci sta dai tempi universitari, ma quella è un'altra storia - e il suo compagno Aurelio.

 Vuoi per le scarse risorse finanziare, vuoi per impegni vari, vuoi per il difficile incrocio dei tempi tecnici non eravamo mai andati noi tutti e cinque fino allo scorso venerdì, quando invece ci siamo imbarcati; per me il quinto viaggio in aereo, mia sorella ne fa almeno cinque l'anno, questa la proporzione tanto per rendere l'idea della differenza abissale tra di noi. 

 Con una forte dose di ansia mista a previdenza, siamo giunti a Fiumicino con largo anticipo, mi guardavo intorno come un bambino al luna park: tutto un luccichio un corri corri un rimanere a bocca aperta, in più la mia totale inadeguatezza linguistica. Nonostante ritardo del volo, gelo dell'aria condizionata, eccitazione da neofita siamo giunti sani e salvi in terra iberica e quando si sono aperte le porte d'uscita la zia Angela si agitava tutta per attirare la nostra attenzione: lacrime! Che bella sensazione essere attesi!

 Per arrivare al nostro appartamento abbiamo impiegato circa un'ora di metropolitana e tre cambi, ma tutto era nuovo, parte del viaggio quindi istruttivo e fondamentale, come il biglietto da digitare, confermare, passare allo scanner.

 Abbiamo visitato la città, i suoi musei e i parchi storici più importanti incastrando gli ingressi gratuiti e usufruendo degli sconti per studenti - giovani - insegnanti, per quattro ingressi abbiamo speso solo quindici euro; una giornata invece è stata dedicata ad un parco naturale tematico per sorprendere il piccoletto del gruppo, ma anche noi grandi ne siamo rimasti affascinati.

 Tempo caldo secco, spesso sono stati superati i quaranta gradi, ma tra diffusori e fontanelle, parchi e monumenti con aria condizionata siamo beatamente sopravvissuti, nonostante le decine di chilometri macinati, perché non ci si può rilassare bisogna cercare di vedere il più possibile e girare in lungo e in largo, possibilmente in superficie e a piedi!

Questa la mia filosofia vacanziera, poverini loro!

  Cibo: pranzo al ristorante tipico per festeggiare il capofamiglia, due gelaterie artigianali e una pizzeria da asporto italiani, i panini con i calamari, un locale salvadoregno per le radici familiari e pure qualcosa di grande distribuzione internazionale per accontentare i ragazzi e provare cappuccini con ghiaccio, paninozzi e anime giapponesi, coni gelato con la punta a ricciolo.

 Trascorrere ventiquattro ore al giorno insieme, condividere tutti i pasti, convincere tutti della bellezza e della bontà di rimanere in fila per un'ora all'ingresso non è stato semplice, roba da mettere a dura prova i nervi e la resistenza di ognuno, ma anche questo fa parte del gioco.

 Dopo un sondaggio insistente - perché non sono mai presa sul serio - ho saputo che la parte migliore delle vacanze per il cucciolo di casa è stata la fattoria, sorvolando su Picasso il Rinascimento e la residenza reale!

 Bello tutto, ricominciamo a riempire il salvadanaio per la prossima meta.