Scrive Plutarco "Vita di Demostene XI, 1"
Contro i suoi limiti fisici conduceva una grande battaglia, come testimonia Demetrio Falereo dicendo di aver ascoltato il famoso Demostene quando era diventato anziano: (egli affermava) che (Demostene) correggeva e raddrizzava il timbro basso e la balbuzie della pronuncia portando sassi in bocca e declamando contemporaneamente discorsi e che invece allenava la voce parlando nelle corse e nelle salite alle sommità e pronunciando certi discorsi o versi con il fiato strozzato.
Demostene non era stato dotato da Madre Natura né di un fisico prestante né di un timbro di voce abbastanza alto da farsi sentire da un'assemblea, anzi, e addirittura era balbuziente, quindi faticava a parlare e le persone mal seguivano i suoi discorsi. Eppure con grande tenacia si è esercitato, da solo, per migliorare i suoi enormi difetti, considerando il sogno che voleva realizzare. Teneva i sassolini nella cavità orale per lasciare sollevata la punta della lingua e ottenere così le vibrazioni giuste per correggere la erre, che gli mancava.
Così fu e divenne un grande oratore, uno dei più conosciuti della storia ed è ricordato per aver composto le Filippiche contro Filippo di Macedonia.
Tutto questo per ricordare che, quando si vuole veramente raggiungere un traguardo, per quanto assurdo esso sia o possa sembrare assurdo al gregge, bisogna lottare con tenacia e coraggio anche contro la Natura e contro le opinioni della maggioranza.
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