Un nuovo incontro questa mattina a scuola, alla Salvo D'Acquisto di Faleria, con una signora di circa cinquecento anni, direttamente dalla memoria storica di Vetralla. Riprende in questo modo il progetto "La biblioteca che non c'è" alla scoperta di ogni forma di cultura e sapere legata al libro stampato.
La professoressa di lettere, Claudia Pianura, ha narrato ai ragazzi di terza di una donna relapsa, conosciuta dalla comunità come levatrice e all'occorrenza guaritrice, ma anche fine conoscitrice di erbe e infusi contro i mali, una vedova di nome Laurizia. La donna ha dovuto difendersi per la seconda volta dalle accuse mosse dai suoi concittadini e da altre persone provenienti dai comuni limitrofi davanti al tribunale secolare, perché nel territorio governato dal cardinal Farnese.
La tesi della Specialistica della docente è diventata un libro interessante e ricco di curiosità che vede come protagonista questa povera donna, appunto, a cui sono stati contestati i più disparati delitti e sortilegi, legati soprattutto alle tragiche morti di teneri fanciulli, un capro espiatorio che avrebbe dovuto essere poi arso per purificare il mondo, la realtà semplice e superstiziosa della nostra provincia.
Abbiamo scoperto del malleus maleficarum, dei vari particolari per individuare e smascherare una strega, per torturarla, ad esempio con la tecnica detta strappata, ma poi le streghe piangevano perché soffrivano o solo per impietosire gli inquisitori? E quali poteri venivano loro attribuiti?
Indubbiamente tutti argomenti che hanno catturato l'immaginazione e l'attenzione dei ragazzi, dai pentoloni agli ingredienti, dalla scoperta che si poteva essere accusati di accendere le candele al contrario all'essere viste in giro di notte senza fiaccola o altro fuoco: quanto hanno patito e subito le donne nei secoli e quanto hanno pagato.
Le lezioni che ci piacciono, le docenti "interne", l'organico da valorizzare, che si offrono gentilmente a raccontare dei propri studi e delle scoperte universitarie, sottolineando quanto ci sia da imparare, catalogare, recuperare e conservare, ancora nell'archivio civico e in quello diocesano di Viterbo, ma non solo.
https://www.facebook.com/claudia.pianura
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