E così si sta spegnando anche questo mio quarantottesimo compleanno, di domenica poi ancora più festa, non potevo lasciar scorrere via l'occasione di una riflessione, l'ennesimo articolo che parla di me, delle emozioni provate e dei pensieri spuntati come funghi.
Sono giorni che vado elaborando considerazioni, perché non mi piace essere ripetitiva e, soprattutto, vorrei sempre comunicare qualcosa di profondo e mai banale; utilizzo il blog e le sue parole, una forma di comunicazione a me congeniale, ma non per altri, non tutti mi hanno regalato o regalano parole e pensieri come io ho fatto con loro: molte pretese, piaceri o richieste, poi...
Ecco allora cosa ho potuto riassumere dall'esperienza incamerata.
Grazie a tutti voi che mi avete raggiunto tramite social, però trascorrere una giornata tra muri amici possiede tutto un altro sapore, un gusto particolare, un sorriso inestimabile.
Sono anni che mi e vi racconto, elucubrazioni che poi si sono condensate in un libello di cui vado fiera, come se fossi una intellettuale vera, invece sono solo una docente di lettere con velleità artistiche, scarso talento e produzione a tratti noiosa.
Essere amati, coccolati, compresi, ascoltati, accolti: non accade solo in famiglia, anzi certe volte è proprio la parentela a sparire. Non bisogna mai dare nulla di scontato né in famiglia, né con gli amici né con i conoscenti: la parentela non protegge da fregature, incomprensioni o dimenticanze, tantomeno gli amici devono sopportarti o supportarti ad ogni costo, ci sono dei limiti, dei fossati, dei paletti anche solo da una delle due parti, magari per un periodo, magari per un caso o un luogo.
Ho afferrato bene che le richieste di aiuto non sempre sono raccolte, che le risposte che ti lasciano di stucco arrivano da più parti, anche da chi non ti aspetti; che le scuse per scaricarti possono essere delle più frivole e spudorate, senza scrupolo.
Si cresce e si migliora non solo con le fregature, anche con i complimenti, ma non siamo il numero dei "mi piace" che riceviamo, che l'invidia acceca e distorce la realtà, che spesso non c'è nulla da temere se non la propria coscienza. Ognuno risponde alla propria coscienza.
Per quanto tu possa pensare e credere di aver realizzato e offerto il meglio, i tuoi pargoli avranno comunque da lamentarsi, da ridire, da recriminare, da confrontare.
La vita non procede mai in linea retta, non esiste un prima e un poi per tutti, le prove e le difficoltà sbucano fuori senza preavviso e quelli che tutto sommato non si dovrebbero lamentare, cercano il pelo nell'uovo, insoddisfatti o rimborsati.
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